Il capo della Lega Matteo Salvini é tornato a Lucca, stavolta in piazza San Giusto, nel centro storico, a pochi passi da piazza Napoleone, per sostenere la candidata a governatrice della Regione Toscana, Susanna Ceccardi, in vista delle imminenti elezioni.
E così, nella tarda mattina di questo 8 settembre, sostenitori, militanti, figure politiche di partito, simpatizzanti e tanti cittadini incuriositi, hanno atteso i due esponenti leghisti. Dopo essere stati entrambi accolti con entusiasmo e calore, é iniziato il comizio. Ceccardi ha parlato per prima e tra le priorità ha messo in evidenza le case popolari che vanno ai toscani, come del resto ha già fatto durante il suo mandato di sindaco a Cascina. Fondamentale sarà anche un secondo punto, ovvero il recupero del rapporto con i sindaci, e qui ha aperto una piccola parentesi per ricordare il suo percorso politico cascinese. A tal proposito ha voluto sottolineare, facendo una critica costruttiva nei confronti della giunta Rossi, l'attuale presidente della Toscana, di non aver mai ricevuto una chiamata da parte sua per capire quali indicazioni seguire per il bene dei cittadini.
Nel corso del suo breve, ma intenso, comizio, non é mancato il tema relativo alla sanità. Tra i compiti essenziali da affrontare quello di riportare al centro dell'attenzione i medici e valorizzare maggiormente i pazienti. La giovane leghista ha ribadito che la nostra Regione ha molte eccellenze in campo medico, ma purtroppo sono costrette a fuggire altrove o direttamente all'estero. Certo, la sanità é significativa e altrettanto importanti sono le infrastrutture e l'economia manifatturiera e quella basata sul turismo: "Io ho fatto il sindaco e so cosa vuol dire" ha commentato, mentre dall'altra parte della piazza arrivava Matteo Salvini più stanco del solito e con una giornata ancora lunga da affrontare.
Sin da subito il leader del Carroccio si è avvicinato al gazebo e ha iniziato a parlare pubblicamente. Che cosa ha detto? Ha puntato il discorso su diverse tematiche tra cui il troppo tempo che si impiega per raggiungere in treno Firenze S. M. N da Lucca, ma anche l'elevato costo della tassa dei rifiuti, il trasporto toscano e il mondo della scuola. "Sul palco dove oggi siede la Azzolina, negli anni hanno seduto Benedetto Croce, Giovanni Spadolini, Aldo Moro e il Presidente Mattarella. Noi siamo passati da Spadolini alla Azzolina con quello che ne consegue" ha detto l'ex ministro dell'interno. "Mancano 60 mila insegnanti, diecimila aule, migliaia di bidelli e i misuratori di febbre e le mense. In tutta Europa la scuola è già iniziata tranne che in Italia. Se la Azzolina non é capace, vada a casa!" sono state le parole del senatore.
Prima di giungere alla conclusione del comizio, Salvini ha infine parlato della legge Fornero: "Se provano a tornare alla legge Fornero, faremo le barricate dentro e fuori dal Parlamento" ha affermato con toni duri, prima di passare al tema immigrazione e ai recenti sbarchi fuori controllo.
Insomma, la salute, il lavoro e la vita degli italiani viene prima della richiesta dell'Europa. Prima vengono i toscani, poi il resto del mondo.
Ovviamente non sono mancati i consueti selfie a fine discussione.
Foto di Ciprian Gheorghita