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Scritto da aldo grandi
Ce n'è anche per Cecco a cena
23 Febbraio 2024

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Forse a qualcuno può essere sfuggito, ma a noi no. Sarà, probabilmente, per via di quella sensibilità spiccata che, ormai e dopo 35 anni di (dis)onorata professione, si accende automaticamente, fatto sta che quello che abbiamo letto nel breve passaggio inviato dall'ufficio stampa della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, ci ha sorpreso. E anche molto. Il rettore dell'università IMT - una istituzione che si è sempre caratterizzata, a meno che non ci sia sfuggito qualcosa in questi anni, per la sua professionalità, indipendenza e autonomia, per la sua 'estraneità', apoliticità e apartiticità - ha sentito il bisogno di condannare gli atti di violenza avvenuti questa mattina a Pisa a seguito di una dimostrazione pro Palestina e contro la guerra, portata avanti - anche - da studenti. Nel corso di questa manifestazione la polizia ha caricato il corteo e, visto che gli studenti erano sistematicamente tutti schierati a sinistra e contrari a Israele, i partiti di opposizione al Governo si sono subito gettati nella mischia accusando il ministero dell'Interno, i vertici della polizia e quei poveri disgraziati che per guadagnarsi il pane devono anche andare in strada rischiando di beccarsi un sanpietrino sulla testa. Noi non eravamo presenti, ma tutte le volte in cui abbiamo assistito anche a Lucca a manifestazioni portate avanti dagli studenti e dai manifestanti antagonisti o roba del genere, siamo stati testimoni che i primi a tentare di forzare i cordoni di polizia, i primi a scatenare la violenza, i primi a provocare, sono stati sempre e comunque loro. Ricordiamo benissimo cosa accadde a Lucca in occasione di un evento del G7 quando eravamo in compagnia per la pubblica via del compianto e rimpianto Leonardo Leone capo della Digos. Quindi, prima di condannare gli agenti, vorremmo ricordare al rettore universitario il cui mandato scade, tra l'altro, a ottobre prossimo, che schierarsi non è proprio da rappresentante delle istituzioni, soprattutto, quando si è in uno stato di diritto e non di polizia, quando non si è in un paese sottoposto a dittatura - vedi il caso di Giulio Regeni - quando quelli che prendono botte senza aver fatto nulla - carabinieri e polizia - vanno per strada non solo per fronteggiare politicanti e manifestanti, ma anche e, in particolare, per difendere la sicurezza di tutti noi. Rocco De Nicola, pur essendo a capo di IMT Lucca, ha avvertito il bisogno di inviare un messaggio che, pur essendo contro la violenza, lascia intendere che essa sia avvenuta da una parte sola, ossia dalla parte della polizia: SCONTRI DI PISA, ANCHE LA SCUOLA IMT CONDANNA FERMAMENTE QUANTO ACCADUTO QUESTA MATTINA. Anche il Rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Rocco De Nicola, esprime, a nome di tutta la comunità accademica, la propria preoccupazione per gli scontri avvenuti questa mattina a Pisa e a Firenze in cui alcuni studenti sono rimasti feriti. La Scuola IMT, luogo di libera espressione del pensiero, istituzione universitaria fondata sui valori della democrazia, si unisce pertanto alla condanna già espressa dagli altri atenei toscani e ribadisce la ferma condanna verso ogni forma di violenzaChissà cosa ne pensa il nostro caro amico e, si mormora, futuro candidato e possibile presidente di IMT Nicola Lattanzi, lui sempre lontano anni luce da polemiche politiche e tendente a mantenere ben distinto e distante l'aspetto professionale da quello politico. O no?

Così, abbiamo scoperto che IMT, che ha la sua sede a Lucca dove non è accaduto alcunché, scende in campo per un evento accaduto a Pisa. A meno che il rettore non abbia intenzione o abbia già manifestato il suo pensiero a proposito di altri scontri analoghi avvenuti in altre università italiane cosa che, se è accaduta, chiediamo venia, ma ci è sfuggita. No, caro rettore, questo suo intervento ci è parso superfluo. Checché ne voglia dire, lei si è messo dalla parte di chi critica a prescindere le forze di polizia. Non ci pare, creda, una scelta azzeccata poiché lei rappresenta non se stesso e nemmeno soltanto l'università IMT, ma anche la città di Lucca che, magari, prima di esprimere giudizi, vorrebbe conoscere la realtà dei fatti. Se una manifestazione, come dicono, non è autorizzata, ogni tentativo di attuarla e di forzare i cordoni della polizia costituisce un reato. Quanto, poi, al fatto che si tratti di manifestanti pro Palestina, inutile aggiungere che noi, al contrario, avremmo sì manifestato pacificamente, ma per Israele e per quello che è avvenuto il 7 ottobre.

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