Cresce la preoccupazione sulla possibile scelta da effettuare quando la concessione Geal cesserà i propri effetti, il primo gennaio 2026: pare, a detta dell’associazione Quellichelacquaunisce, che concretamente la scelta debba rivolgersi verso Gaia spa o Acque spa, se davvero si vogliono mantenere tariffe accettabili per i lucchesi, realizzare i necessari investimenti in fognature e acquedotto nelle molte zone in cui sono tuttora carenti o inesistenti e dare un futuro professionale al personale ora in Geal.
“Abbiamo iniziato a marzo 2023 ad intervenire ripetutamente sul servizio idrico del comune di Lucca, chiedendo agli amministratori sia di mettere le fondamenta per riunire la gestione del SII della piana lucchese, ora divisa tra due gestori diversi, sia di evitare di arrivare senza una strategia e senza trattative precise e concrete a ridosso della scadenza del 30 giugno 2024, data limite per AIT per iniziare le procedure per trasferire la gestione del SII del comune di Lucca in Gaia spa - spiega l’associazione- Noi auspichiamo che il comune di Lucca voglia rispettare i risultati del referendum del 2011 che sancirono la volontà del popolo italiano di avere una gestione del bene comune acqua non basata su interessi privati speculativi. Riflettere su questo porta in questo momento in una direzione: quella di far confluire Geal verso quell'unica società pubblica esistente in Toscana, che si chiama Gaia”.
Certo, affermano ancora, è necessario che prima di entrare in Gaia spa, o anche in Acque spa, avvenga una trattativa basata su alcuni elementi fondamentali: tariffe, investimenti, tutela del personale Geal e ruolo dei vertici apicali di Geal nella nuova società, ruolo del comune di Lucca nel cda e nell’assemblea della nuova società e, infine, salvaguardia della falda idrica.
Fatto altrettanto certo è che la trattativa deve essere politica, condotta da sindaco e consiglio comunale e non da società di consulenza finanziaria o di certificazione. “Noi abbiamo parlato con chiarezza e per tempo, ormai fra meno di 2 mesi il tempo scade e partono le procedure- conclude Quellichelacquaunisce- Abbiamo sempre ribadito di voler collaborare e resta valida la nostra disponibilità anche a fornire consulenza gratuita all'amministrazione, per affrontare gli argomenti citati; infatti, nessuno degli interlocutori apparsi fino ad ora ha dimostrato le necessarie conoscenze giuridiche ed economiche per sostenere una trattativa con AIT e altri gestori, in modo tale da trasformare quello che a molti appare un evento negativo, il termine della concessione Geal/comune di Lucca, in un vantaggio e un’opportunità per i cittadini lucchesi”.