Un pareggio casalingo per 3 a 3 che ha il sapore della beffa. Pur allungando la striscia positiva di risultati, la compagine rossonera non riesce a conquistare la prima vittoria allo stadio Porta Elisa. In Vantaggio per 3 ad 1 al 62’, dopo essere andata in svantaggio allo scadere del primo tempo ed averla ribaltata, meritatamente, nel primo quarto d’ora della seconda frazione. La squadra di mister Gorgone, si è vista raggiungere dalla Pianese, prima con un rigore, molto discutibile, comminato dal direttore di gara, per poi subire, in superiorità numerica, il definitivo pareggio, con una parabola maligna che si è insaccata alle spalle di Palmisani. Nella conferenza stampa del dopopartita, Mister Gorgone ha esternato tutto il suo risentimento, con parole che hanno trasmesso la sua grande amarezza, per un risultato pieno sfumato solo nel finale, ma in seguito a decisioni arbitrali sempre a svantaggio della propria squadra.
“Il rigore per la Pianese mi è sembrato inesistente ma, al di là di questo – ha commentato il mister – stiamo avendo arbitraggi in cui i direttori di gara sbagliano tanto, troppo. Non voglio pensare alla malafede ma, dopo gli episodi di Ferrara e quelli con il Rimini credo che, per fugare tutti questi dubbi, sarebbe necessario introdurre il Var anche in serie C”. Effettivamente sul 3-1 la vittoria della Lucchese sembrava in cassaforte anche grazie ad un secondo tempo interpretato magistralmente, giocato in attacco e finalizzato in rete con tre azioni da applausi. Poi il rigore per la Pianese. “La partita era praticamente chiusa – ha continuato mister Gorgone – ma è stata riaperta da un rigore inesistente. Occorre maggiore attenzione da parte dei direttori di gara perché ci sono giocatori professionisti ed uno staff di persone che lavorano, va trovata una soluzione a fronte di errori grossolani. Ogni settimana mi gioco la vita e ditemi se posso arrabbiarmi o no a fronte di tutti questi episodi. I miei ragazzi avrebbero meritato la vittoria, nonostante una partenza un po’ macchinosa su di un campo indecente, senza offesa per nessuno. Mi fermo qui, ma così non va bene”.