Ce n'è anche per Cecco a cena
L'Islam sta mettendo le radici e la Sinistra lo aiuta pensando di raccoglierne i voti: si va verso una guerra civile e gli italiani saranno soli a combatterla
Ormai è evidente a tutti. Non passa giorno senza che gli immigrati, regolari o irregolari non importa, commettano reati di varia natura e la fortuna (sic!) è che non si siano radunati per farlo tutti insieme così da uscirne impuniti. Droga, rapine, scippi, furti, violenza sessuale, c'è di tutto e le forze di polizia hanno non solo le mani, ma anche i piedi legati dalla politica e, in particolare, da una Sinistra che ha distrutto ogni senso di sicurezza e di identità, accogliendo a braccia aperte tutti senza distinzione, difendendoli, mantenendoli, pagandoli, privilegiandoli. Non hanno capito che gli islamici non li voteranno mai, anzi, come accade altrove, quando saranno in maggioranza, li disprezzeranno e massacreranno come sono abituati a fare. C'è un solo modo per reagire: cacciarli indietro, rispedirli a casa loro, stroncarli senza alcuna pietà perché la pietà non è propria di uno Stato che vuole considerarsi tale, ma, semmai, di una fede e il cristianesimo, lo sappiamo, non potrà mai farlo pervaso com'è dalla cultura del perdono e del martirio. Ecco perché non bisogna aprire moschee e quelle che sono aperte chiuderle, perché l'Islam considera una moschea terra propria e chiunque vi attenta, un nemico da eliminare. Le moschee sono isole dove lo Stato non ha competenza. Anche questo Governo di incapaci, né più né meno di quelli che lo hanno preceduto, non è in grado di porre un freno all'invasione che è, ormai, sotto gli occhi di tutti. Andando avanti di questo passo si procede verso una sostituzione etnica a tutti gli effetti che fra dieci, forse venti o trenta anni vedrà il popolo italiano in minoranza e sottomesso sistematicamente, a partire dalle donne, alla religione islamica. Queste cose le scrivevamo già 15 anni fa e le pensavamo anche da molto prima, solo che sul giornale istituzionalizzato dove lavoravamo, era impossibile scriverle. Adesso la realtà è sotto gli occhi di tutti: sono milioni e molti di loro non hanno, ma vogliono e per avere sono disposti a tutto...

Il Pd attacca Pardini e il patron del Summer Festival: della serie aprire la bocca e darle fiato
Eravamo confinati, si fa per dire, nell'isola di Ponza e passeggiando qua e là per le strade di una delle isole più affascinanti del mar Tirreno, ci siamo imbattuti nelle abitazioni in cui soggiornarono, loro confinati davvero, i vari Amendola, Pertini e altri antifascisti. A dirla tutta Mussolini, in fondo, non era poi così cattivo con i suoi avversari politici - salvo rare eccezioni - e se si vanno a vedere altri dittatori della Storia, vedi, ad esempio, Stalin e Hitler, il trattamento era ben diverso. Considerazioni a parte, proprio mentre eravamo in quel di Ponza eccoti apparire sulla Gazzetta di Lucca un intervento di Gianni Giannini, consigliere comunale del Pd, persona alla quale diamo sempre ampio spazio di critica. Questa volta, però, ci siamo sentiti in dovere di rispondere anche perché, l'esordio del suo pezzo con il richiamo all'epoca napoleonica e alla differenza con l'attuale, ci fa ridere. In particolare, però, non abbiamo compreso o, forse, lo abbiamo compreso fin troppo bene, questo duro attacco non tanto a Mario Pardini quanto a Mimmo D'Alessandro e al suo Summer Festival, manifestazione fortemente voluta da un tal Tagliasacchi Andrea che non si può dire di destra e, soprattutto, affiancata per i lunghi, lunghissimi dieci anni dell'amministrazione Tambellini senza che venisse da Giannini aperta la bocca anche una sola volta e non solo da lui...

Italia Vostra, per noi l'ex Campo Balilla non si distrugge, deteriora o danneggia per la presenza del Summer Festival o dei Comics
Non bastavano i lucchesi o, almeno, alcuni di loro. Ci mancava solamente Italia Nostra sezione di Lucca ovviamente, a prendersela con il Lucca Summer Festival di Mimmo D'Alessandro e i Comics. Il motivo è assolutamente sempre lo stesso e ridicolo: il presunto danneggiamento, deterioramento o anche la distruzione del manto erboso dell'ex campo Balilla dove vengono sistemati il palco e il capannone delle due manifestazioni. Italia Nostra ha scritto una lettera alla sovrintendente che noi abbiamo conosciuto e che, a memoria, non ci sembra fosse una rivoluzionaria. Italia Nostra chiede alla sovrintendente di far sì che dal 31 dicembre 2025 non venga più autorizzata la presenza delle due rassegne che l'Italia ci invidia, sul prato di fronte alla circonvallazione. Noi della Gazzetta abbiamo già mostrato come il prato dell'ex campo Balilla non solo non subisce danni, ma nemmeno distruzioni o deterioramenti dalla presenza del palco o della struttura per i Comics. Del resto si tratta di terra e la terra salvo alcune eccezioni, non patisce così come credono di farci intendere. Se Italia Nostra fa riferimento alle Mura, dovrebbe sapere che c'è una enorme differenza tra un muro e un prato...

Mimmo D'Alessandro non piace ai lucchesi? Già, ma i soldi che fa guadagnare piacciono eccome!
Conosciamo Mimmo D'Alessandro da molti anni anche se, ad essere sinceri, non è tipo da aprirsi o, almeno, non lo ha mai fatto con noi. Riservato, educato, attento, diplomatico, a volte sospettoso e, comunque, sempre sul chi va là. Dietro, però, questa cortina o corazza si nasconde una persona sensibile, probabilmente costretta a indossare panni anche un po' stretti più per necessità che per scelta. Del resto, in questi decenni di carriera in mezzo ad una giungla frequentata da soggetti che una ne pensano e cento ne fanno e non proprio tutte pulite, del pelo sullo stomaco è assolutamente indispensabile averlo. Non è un cinico, assolutamente, basterebbe sentirgli raccontare la sua passione per la musica napoletana, oppure, a cena, lasciarlo volare via con i suoi aneddoti. L'altra mattina eravamo, come sempre, come ogni anno, alla presentazione della nuova edizione del Lucca Summer Festival 2025. Stranamente, la prima volta in tutti questi 28 anni Covid incluso, Mimmo D'Alessandro ha preso la parola per primo e quello che ha detto ci ha fatto tanta tenerezza. Portando e snocciolando i dati relativi ai biglietti venduti, la conclusione del promoter napoletano cresciuto professionalmente a Viareggio con Sergio Bernardini, è stata che i lucchesi, sostanzialmente, se non odiano, certamente non amano il Lucca Summer Festival e, in particolare e per conseguenza, il suo fondatore. Dopodiché D'Alessandro si è chiesto perché. Perché, visto che lui in oltre cinque lustri ha fatto di tutto per far sì che Lucca diventasse famosa a livello internazionale e portando tutto l'universo musicale conosciuto...

La stella di David azzanna la testa del serpente: per i massacratori di donne che si tolgono il velo è arrivata l'ora della verità
Squilla il telefono. All'altro capo del, si fa per dire, filo sta Ilan Dabush, amico ebreo titolare del ristorante BaGhetto al Portico d'Ottavia, il quartiere dove, nell'ottobre 1943, i nazisti, aiutati dai vermi in camicia nera, sequestrarono e deportarono oltre mille persone colpevoli, soltanto, di essere ebree. Sua moglie e le figlie sono in Israele e, probabilmente, per quanto sta accadendo, non potranno rientrare entro breve tempo, ma Ilan è tranquillo, conosce la determinazione del suo popolo, sa quanto ha sofferto nei secoli e conosce un pensiero sul quale, all'indomani del secondo conflitto mondiale, ogni ebreo non arretra di un metro: se non sono gli ebrei a difendersi e a lottare per difendere la propria vita, nessuno, tantomeno gli ipocriti intellettuali di sinistra in Occidente, lo farà per loro. Quanto sta accadendo è Storia, quell'uomo è un genio. Il riferimento a Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele, è evidente e noi la pensiamo come lui. Sin da quando le manifestazioni dell'opposizione minavano l'unità del paese quotidianamente attaccato dai terroristi di Hamas, abbiamo sostenuto che Israele, anche se paese democratico, non può permettersi di essere diviso a rischio di venire attaccato proprio per metterne in risalto le presunte contraddizioni. E così è stato...

Roberto Vannacci, ultimo e unico faro in un mare di sola nebbia
L'Europa non esiste più. Almeno nel senso in cui eravamo, decenni fa, abituati a concepirla. C'è l'Unione Europea, che di Europa non ha niente, un insieme di parassiti che governano gli Stati dai quali, al contrario, dovrebbero dipendere. Un organismo sovranazionale inutile e dannoso, ipocrita e falso, devastante e distruttivo delle identità delle singole nazioni nelle quali cerca di inserire milioni di esseri umani, quasi tutti islamici e all'opposto delle nostre tradizioni e consuetudini. Ogni singolo Paese che non sa e non può ribellarsi poiché, a vedere bene, i soldi li distribuisce proprio l'Unione Europea e la sovranità monetaria non esiste più. L'Europa è divenuta, come sosteneva Oriana Fallaci, Eurasia, letteralmente, ostaggio di orde di musulmani che fanno quello che vogliono con una Sinistra che odia i propria popoli a beneficio di chi vorrebbe annientarli. Guardate quello che è accaduto in Francia ieri sera dopo la partita vinta dal Psg contro l'Inter. A Parigi, una città morta, ormai, è andata in scena la guerriglia con saccheggi, violenze, perfino un morto, due in tutta la Francia e oltre 300 arrestati da una polizia che fa ridere se non dovesse far piangere. Macron pensa alla guerra, vorrebbe combattere contro la Russia e non è in grado di gestire l'ordine pubblico in casa propria. Che dire di lui? Un incapace è il minimo. In Italia abbiamo decine di migliaia di idioti che manifestano contro il decreto sicurezza e contro Israele. Se fosse per noi, daremmo alla polizia libertà totale di reagire alle aggressioni di questi bastardi verso chi si guadagna il pane rischiando tutti i giorni...

Lucchese a picco e senza speranza. Sceriffo, rimetti la stella nelle mani di chi te l'ha data
Sulla Lucchese e sulle sue sorti calcistiche c'è chi ci ha giocato qualcosa di più di una semplice scommessa. Fabio Barsanti, assessore allo Sport, vicesindaco, uomo ombra del…

Una Gazzetta... sola al comando: è quella di Lucca. Dopo 15 anni le altre cambiano proprietà e direttore
Passano gli anni - e che anni - cambiano gli stati d'animo, le aspirazioni, i desideri, gli obiettivi. Si comincia in un modo e, spesso, si finisce in un altro completamente diverso. Per oltre un decennio da quando iniziammo questa avventura abbandonata La Nazione, ci siamo dedicati anima e corpo, ma anche e soprattutto, cuore, alla gestione di quattro quotidiani on line denominati, appunto, Gazzette: di Lucca.it, di Viareggio.it, di MassaeCarrara.it e del Serchio.it Nel corso di questo lungo viaggio ci hanno accompagnato decine e decine di collaboratori alcuni dei quali e ne siamo orgogliosi e fieri, oggi lavorano nell'informazione cartacea e televisiva o digitale. Quest'anno, però, abbiamo maturato la consapevolezza che i ritmi che abbiamo tenuto per tutto questo tempo non erano più sopportabili e che era giunto il momento di fermarsi per riflettere su cosa avremmo voluto fare da... Grandi. E' stato in quel periodo, quando ancora tiravamo tardi fin oltre la mezzanotte per impaginare e caricare gli articoli delle quattro testate, che si è presentata l'occasione di lasciare le tre Gazzette eccetto quella di Lucca.it Quando lo abbiamo concretamente fatto, è stato un sollievo indescrivibile, segno che, come altre volte ci era accaduto, la pancia ragiona, a volte, diversamente e meglio della testa. Trascorsa una settimana o poco meno, tuttavia, siamo stati assaliti da una ondata di nostalgia e, complici i nostro tecnici, abbiamo acquistato il nuovo dominio viareggio.net, massaecarrara.net e serchio.net In poco più di due mesi, li abbiamo riportati sullo stesso livello di utenti unici assoluti di prima, lavorando sodo e gettandosi a capofitto per cercare di recuperare quei lettori che, indubbiamente, erano rimasti spiazzati. Ciònonostante le motivazioni hanno ricominciato a diradarsi e la voglia, perché ?, di andare al mare, di farsi una nuotata, di godersi la primavera, di starsene seduti fronte scogli a gustarsi una bevanda o mangiare un panino, ha, infine, prevalso nuovamente cosicché abbiamo definitivamente deciso di sbarazzarci anche delle tre gazzette.net, l'ultima delle quali, Viareggio.net, l'abbiamo salutata proprio oggi...

Giorgio Gorgone ha fatto un capolavoro e ha avuto il merito di non mollare mai
La Lucchese si è salvata sul campo. Noi, sinceramente, non ne eravamo certi anzi, forse piuttosto pessimisti, ma siamo contenti di aver sbagliato. Il 21 maggio, mercoledì, si vedrà che cosa accadrà dopo l'udienza fallimentare. Si vedrà, soprattutto, se la società finanziaria che si è offerta di rilevare la società rossonera, manterrà l'impegno assunto. Si parla anche di un fondo del Bahrein dietro l'interessamento, ma è presto per tirare le somme. Quello che conta è quello che è stato fatto in campo al Porta Elisa da ragazzi che non prendono lo stipendio da mesi e che hanno scelto di seguire il loro allenatore quando era giunto il momento di scendere dalla diligenza. Mister Giorgio Gorgone era stato chiaro: Chi vuole scendere scenda, ma se resta, resta alle mie condizioni dando il massimo per raggiungere il risultato anche se sono mesi che siamo stati abbandonati a noi stessi da una società inesistente. Ecco, questo è stato il momento clou. Anche Giorgione avrebbe potuto chiudere la valigia e andarsene visto che, secondo noi, più di una società lo avrebbe gradito sulla propria panchina. Lui è rimasto nonostante le prese in giro, le false promesse, i falsi dirigenti che aprivano bocca senza avere nemmeno consapevolezza di ciò che dicevano...

Rinviata l'udienza fallimentare per la Lucchese 1905?
Il 13 maggio, martedì, è stata fissata l'udienza fallimentare presso il tribunale di Lucca per la Lucchese 1905. Una giornata importante e decisiva per il futuro della società rossonera che, per la cattiva gestione di questi ultimi tempi, oltre alle penalizzazioni sportive, si è portata dietro oltre 3 milioni e 500 mila euro di debiti. I libri sono già stati portati in tribunale e il giudice ha fissato l'udienza. Ebbene, in questi ultimi giorni stanno circolando delle voci secondo cui l'udienza stessa potrebbe slittare ad altra data. Motivo? Si parla di imprenditori interessati alla società che avrebbero avuto contatti con l'amministrazione comunale nel tentativo di salvare la società e la squadra. Data che, ovviamente, slitterebbe a dopo la partita di ritorno dei play-out con il Sestri Levante in programma sabato prossimo al Porta Elisa. Sono solamente considerazioni spicciole da bar o hanno un fondamento? Sotto il profilo economico la Lucchese 1905 non ha futuro nel senso che svariate istanze di fallimento sono state presentate in tribunale salvo il comune di Lucca che vanta dei soldi, ma che si è sempre guardato bene dal fare qualcosa per recuperarli. Né l'assessore allo Sport Fabio Barsanti né il sindaco Mario Pardini hanno mai mosso un dito e nemmeno un piede per far sì che Andrea Bulgarella prima, gli altri amministratori dopo, pagassero i propri debiti verso Palazzo Orsetti. Questa mattina uno tra i pochi che è rimasto allo stadio a fare da segretario o giù di lì, ha comunicato i prezzi dei biglietti pregando i giornalisti di pubblicarli per la gara spareggio di sabato prossimo...
