Cronaca
Concluso il periodo di apertura dell'ospitale dei santi Martino e Giacomo
Il 15 ottobre scorso l’Ospitale dei Santi Martino e Giacomo ha concluso l’attività iniziata il 1°maggio. Trattandosi del secondo anno di apertura, l’afflusso dei pellegrini è stato più costante e consistente: in cinque mesi e mezzo sono stati ospitati 721 persone, 259 in più del 2023
Giornata nazionale degli alberi, visite guidate all'Orto Botanico
Il 21 novembre ricorre la Giornata Nazionale degli Alberi, un appuntamento nato per valorizzare il patrimonio arboreo italiano e ricordare il ruolo fondamentale svolto da boschi e foreste per il nostro ecosistema
La case del terrore: psicologi a difesa dei minori testimoni di violenza
Ogni urlo che riecheggia tra le mura di casa è un pugno sferrato al cuore dell’infanzia. Ogni porta sbattuta, ogni sguardo terrorizzato, ogni schiaffo che lacera il silenzio lascia segni indelebili sull’anima dei bambini
“La saviezza è una corda tesa tirente sottile[…]” Memorial per Guglielmo Lippi Francesconi
Mentre Asl e Regione, valutano come poter realizzare in una parte del complesso dell’ex manicomio di Maggiano un centro studi e…
Accordo Regione-Comune Lucca per limitare l’uso dei risciò
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla mobilità e trasporti, Stefano Baccelli, ha approvato lo schema di Intesa tra la Regione Toscana e il Comune di Lucca finalizzato all’introduzione del divieto di circolazione di velocipedi denominati “riscio’” in alcune aree del centro storico della città
25.000 kg di solidarietà alla Colletta Alimentare
Per la precisione, 25.279,80 kg. E' il risultato totale della "Colletta Alimentare" svoltasi sabato scorso 16 novembre in molti dei supermercati della piana che hanno aderito alla tradizionale…
Parchi gioco e attrezzati in periferia e frazioni: presentato il piano dei prossimi interventi dell'amministrazione
Questa mattina al palazzo degli specchi del Palazzo Orsini, il sindaco di Lucca Mario Pardini con gli assessori ai lavori pubblici Nicola Buchignani e Fabio Barsanti hanno presentato il documento di fattibilità delle alternative progettuali che mette in evidenza cinque nuovi interventi per costruire da nuovo o riqualificare i parchi gioco o parchi attrezzati nelle frazioni e nella periferia di Lucca
TEDxLucca: 'Ora!... Il resto è storia"
In programma il 24 novembre alle ore 15:00 nella Chiesa di San Francesco a Lucca Lucca, 19 novembre 2024 – Torna TEDxLucca - “ORA!... IL RESTO È STORIA”,…
“Counseling del movimento”, a Capannori quasi 100 professionisti all’incontro formativo aziendale
Quasi 100 professionisti aziendali hanno partecipato all’incontro formativo dal titolo "Counseling del movimento" che si è tenuto nei giorni scorsi a Capannori. “L’evento, rientra tra gli obiettivi del…
Un film evento, il capolavoro della stagione cinematografica al circolo del cinema
Anche per questa settimana il Circolo del Cinema di Lucca continua la programmazione di film in prima visione nella rinnovata sala del Cinema Centrale
Donne e motori: il convegno di Aci Lucca e Fondazione Barsanti e Matteucci per superare gli stereotipi di genere
Tutto pronto per il il convegno organizzato da Aci Lucca e dala Fondazione Barsanti e Matteucci dal titolo "Donne e motori...l'evoluzione di un luogo comune", in programma giovedì…
Trova due dodicenni croati ospiti di una casa accoglienza intenti a rubare nella casa del suocero e li mette in fuga: inseguiti e presi dalla polizia
La microcriminalità dilaga e non si contano furti e tentativi di furti. Nella tarda mattinata del 15 novembre, l’attenzione di una volante è stata attirata da un cittadino che, nelle immediate vicinanze di via Orzali, stava inseguendo, a suo dire, due ladri d’appartamento. I poliziotti, con l’ausilio delle altre volanti, sono riusciti a bloccare, in via Giusti, i due soggetti inseguiti
Vuole pagare al bar con una banconota falsa, arriva la polizia che gliela sequestra e lui, ubriaco, aggredisce gli agenti: arrestato italiano di 32 anni
La polizia ha arrestato un cittadino italiano di 32 anni per violenza a pubblico ufficiale. Intorno alle 13 di lunedì 11 novembre, il titolare di un noto bar di…
Sorpreso a rubare in un appartamento a Borgo Giannotti, arrestato dalla polizia
La polizia ha arrestato un cittadino italiano di 47 anni per tentato furto in abitazione. L’uomo è stato sorpreso mentre, alle 9 di mattina, tentava di forzare la serratura…
Corpi elettrici: Chiara Tagliaferri, Marina Pierri e Claudia de Lillo alla chiesa di San Francesco venerdì 22 novembre alle ore 21
S’intitola Corpi elettrici il secondo appuntamento delle Conversazioni in…
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Il 15 ottobre scorso l’Ospitale dei Santi Martino e Giacomo ha concluso l’attività iniziata il 1°maggio. Trattandosi del secondo anno di apertura, l’afflusso dei pellegrini è stato più costante e consistente: in cinque mesi e mezzo sono stati ospitati 721 persone, 259 in più del 2023. Dalle schede compilate è possibile desumere
alcuni dati:
- Sesso: 59% sono uomini e 41% donne (un po’ meno del 2023).
- Nazionalità: gli Italiani sono quasi la metà del totale, in crescita rispetto all’anno precedente; le altre provenienze rilevanti, oltre la Francia, sono la Germania e la Spagna. In totale, pellegrini di 14 diverse nazionalità hanno usufruito dei servizi dell’Ospitale.
- Motivazione: la maggioranza dei pellegrini (76%) dichiara motivazioni religiose o spirituali; anche questo valore è in aumento.
- Per quanto riguarda il cammino percorso, la Via Francigena è ancora quella più seguita, con l’88% delle presenze; una quota modesta è arrivata a Lucca percorrendo la Via Matildica (2%) o il Cammino di San Jacopo in Toscana (8%). Ci sono alche altre provenienze, a testimonianza del carattere di “crocevia di cammini” della nostra città.
- La maggioranza dei pellegrini (82%) si sposta a piedi, ma aumentano coloro che utilizzano la bicicletta.
- Interessante la crescita di chi cammina da solo (+6% sul 2023), ma anche delle famiglie e delle coppie (+8%).
Al di là delle considerazioni quantitative, nel libro delle presenze si possono leggere numerosi commenti positivi per l’accoglienza ricevuta nel segno della gratuità, del servizio e della condivisione. Gli ospitalieri volontari, quasi sempre ex pellegrini, che si sono avvicendati con turni di una o due settimane hanno saputo ricevere in modo apprezzabile chi bussava alla porta (senza possibilità di prenotazione).
Il tradizionale rito della lavanda dei piedi, che si compie ogni sera prima della cena, ha spesso suscitato stupore e commozione nei pellegrini ospitati. L’Ospitale di San Martino attua un’accoglienza che valorizza il carattere spirituale e religioso dell’esperienza che i pellegrini compiono percorrendo le Vie. Alla vigilia del Giubileo del 2025, che presumibilmente vedrà un numero importante di pellegrini recarsi a Roma a piedi o in bicicletta, questo modello di accoglienza rappresenta un modello di grande interesse.
Per quanto riguarda la sostenibilità economica, le offerte che i pellegrini hanno lasciato spontaneamente hanno consentito di coprire interamente le spese di gestione: pasti (prima colazione e cena), consumi e altri servizi forniti.
Anche nel 2024 ha funzionato la Statio peregrinorum ed è stata celebrata ogni pomeriggio alle 19.00 la Messa del pellegrino.
La delegazione lucchese della Confraternita di San Jacopo di Compostella e l’Arcidiocesi di Lucca ringraziano tutti gli ospitalieri (45) e tutti coloro che hanno sostenuto il funzionamento dell’Ospitale. Dal 16 ottobre i locali dell’Ospitale sono tornati alla funzione di foresteria del vescovado.
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Il 21 novembre ricorre la Giornata Nazionale degli Alberi, un appuntamento nato per valorizzare il patrimonio arboreo italiano e ricordare il ruolo fondamentale svolto da boschi e foreste per il nostro ecosistema. Recentemente ben 13 alberi dell'Orto botanico di Lucca, insieme a molti altri a dimora dentro e fuori il centro storico di Lucca, sono stati riconosciuti come alberi monumentali della Toscana e alberi monumentali d'Italia. Così, nel prossimo weekend, l'Orto Botanico organizza visite guidate alla loro scoperta, per conoscerli da vicino e per ammirare i colori del foliage autunnale.
"E' recente l'approvazione da parte del consiglio regionale della lista degli alberi monumentali della Regione Toscana – dichiara l'assessore alla cultura Mia Pisano – e fra questi ben 36 esemplari si trovano nel nostro territorio comunale, più di un terzo di essi all'interno dell'Orto Botanico. Si tratta di un patrimonio di grandissimo pregio, del quale è importante divulgare la conoscenza attraverso iniziative come quella che propone l'Orto. I cittadini avranno infatti la possibilità di ammirare questi nostri patriarchi verdi nel corso di visite guidate da esperti e nella giornata di sabato un servizio di lingua dei segni darà il necessario supporto alle persone con disabilità uditiva. Una bella occasione per festeggiare al meglio la Giornata Nazionale degli Alberi istituita dal Ministero dell'Ambiente".
In particolare, l'Orto rimarrà aperto da venerdì 22 a domenica 24 novembre dalle ore 11.00 alle ore 16.00 e le visite guidate avranno i seguenti orari:
Sabato 23 novembre sono previste partenze alle ore 11.15, con Alessandra Sani, curatrice Orto botanico e alle ore 14:45, con operatori/guide A.Di.P.A.. I due turni di visita dureranno circa un'ora e sarà possibile richiedere il servizio di interpretariato LIS grazie alla disponibilità gratuita dello Sportello ABC Lucca, all'interno del progetto Ipoacusia, finanziato con fondo del Ministero della Disabilità, in collaborazione con Regione Toscana e ASL Toscana Nord-Ovest. Domenica 24 novembre, ancora partenze alle ore 11:15 e alle ore 14:45, con operatori/guide A.Di.P.A., sempre con un itinerario della durata di circa un'ora. Ogni visita potrà accogliere un gruppo di 25 partecipanti e i minori potranno partecipare se accompagnati da un genitore o adulto.
Per partecipare è sufficiente munirsi del biglietto di ingresso dell'Orto botanico ed è consigliata l'iscrizione. Il ritrovo è previsto15 minuti prima della partenza alla Biglietteria della Casermetta San Regolo, sulle Mura Urbane. Maggiori informazioni e iscrizioni su www.ortobotanicodilucca.it
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Ogni urlo che riecheggia tra le mura di casa è un pugno sferrato al cuore dell’infanzia. Ogni porta sbattuta, ogni sguardo terrorizzato, ogni schiaffo che lacera il silenzio lascia segni indelebili sull’anima dei bambini. Eppure, troppo spesso, questi segnali non vengono raccolti. Il 20 novembre, Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ci offre l’occasione di guardare in faccia una delle piaghe più invisibili e devastanti del nostro tempo: la violenza assistita.
Non sono solo i colpi ricevuti a segnare i bambini, ma anche quelli visti, subiti indirettamente, come spettatori forzati di litigi furiosi, maltrattamenti o abusi tra le mura di casa. La violenza assistita non è meno crudele di quella fisica. E’ un veleno che si insinua nella mente e nel cuore, corrodendo lentamente la fiducia, la sicurezza e il futuro. E mentre molti continuano a ignorare questa realtà, ogni giorno nuovi bambini diventano invisibili prigionieri nelle case del terrore.
Grazie alla legge Codice Rosso, introdotta nel 2019, la violenza assistita è finalmente considerata un reato. Una conquista importante, ma insufficiente per arginare una tragedia così vasta. Questa legge, pensata per proteggere le vittime di violenza domestica, riconosce che un minore che vive quotidianamente episodi di abuso è una vittima a tutti gli effetti. Ma come dimostrano le storie di tanti, c’è ancora un abisso tra la normativa e la realtà quotidiana.
Come Sara, tredici anni e una vita spezzata da continue urla e liti tra i suoi genitori. Ogni sera, chiusa nella sua stanza, contava i minuti, sperando che la tempesta passasse. Le sue lacrime, il suo silenzio e i suoi occhi persi, nessuno sembrava notarli. Nessuno, tranne una psicologa scolastica che ha saputo vedere oltre il muro di vergogna e paura che Sara aveva eretto intorno a sé. Grazie a quell'intervento, Sara e la sua famiglia hanno iniziato un percorso di cura presso un Centro Clinico Psicologico. Ma quanti bambini, come Sara, restano intrappolati nell'ombra, invisibili persino a chi dovrebbe proteggerli? Quanti continuano a vivere sotto il peso di traumi che nessuno vede e nessuno nomina?
La violenza assistita non lascia lividi sulla pelle, ma squarcia l’anima. È un abuso subdolo e invisibile, capace di distruggere lentamente un bambino dall’interno, impedendo il suo normale sviluppo emotivo, sociale e relazionale. “Ogni scena di violenza a cui un bambino assiste è un macigno che gli crolla addosso”, spiega la dottoressa Vera Cuzzocrea, psicologa e psicoterapeuta. Poi aggiunge: “È un crimine silenzioso, un grido muto che dobbiamo imparare ad ascoltare”.
La dottoressa Cuzzocrea, giudice onoraria presso il Tribunale per i Minorenni di Roma e Consigliera dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, ha dedicato la sua carriera a combattere la violenza, sempre in prima linea a favore delle vittime, nella convinzione che offrire loro protezione e sostegno vuol dire proteggere e sostenere il futuro della nostra società.
Ma il sistema non è sempre all’altezza. Gli psicologi, sono ormai come soccorritori in trincea che si muovono tra le troppe vittime per riconoscerne e curarne i traumi prima che sia troppo tardi. Combattono una battaglia che spesso è ostacolata da mancanza di risorse e riconoscimento, poggiata su una rete istituzionale ancora non in piena efficienza. Per ogni bambino salvato, ce ne sono infatti decine che restano intrappolati in un inferno domestico.
E qui sta il vero dramma: sappiamo cosa fare, ma non sempre agiamo. Ogni scuola dovrebbe avere figure professionali in grado di cogliere i segnali di disagio. Ogni istituzione dovrebbe essere pronta a intervenire con agilità e competenza. Ogni adulto, dentro e fuori la famiglia, dovrebbe sentirsi responsabile di quei bambini che non hanno voce.
La Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dovrebbe essere una chiamata all’azione. Non possiamo più accettare che le urla tra le mura di casa diventino il sottofondo di vite spezzate. Il Codice Rosso è un buon inizio, ma non basta. Servono investimenti, formazione, una rete capillare di servizi che metta i minori al centro. E servono parole. Parole forti, incisive, che non si limitino a raccontare ma scuotano, sensibilizzino, creino responsabilità.
Non è solo un problema di leggi, ma di coscienza collettiva. Ogni adulto, ogni cittadino, ogni giornalista ha un ruolo cruciale da svolgere. Raccontare queste storie non significa soltanto informare, ma dare voce a chi non ce l’ha con la giusta narrazione e le giuste parole. E dare voce non è solo un atto di giustizia sociale: è il primo passo per trasformare il mondo esterno.
In questa battaglia, la psicologia ha il compito fondamentale di ricostruire quei mondi interiori devastati dalla violenza. È una disciplina che restituisce speranza a chi l’ha perduta, lenisce ferite invisibili e riporta equilibrio dove i traumi hanno lasciato solo caos. Non si limita a riparare ciò che è stato spezzato, ma getta nuove fondamenta, solide e durature, su cui ogni bambino, ogni famiglia, può riprendere il proprio cammino verso un futuro di dignità e serenità.