2-2
Lecco (3-4-3): Pissardo, Celjak, Malgrati e Capoferri; Nannini, Marotta (81’ Lora), Bolzoni e Nesta (59’ Merli Sala); Kaprof (59’ D’Anna), Capogna (81’ Mastroianni) e Iocolano (68’ Foglia) A disposizione: Bertinato, Lora, Giudici, Mangni, Porru, Haidara, Moleri e Raggio Allenatore: Gaetano Mancino (Gaetano D’Agostino in tribuna poiché squalificato)
Lucchese (3-5-2): Coletta, Papini, De Vito (33’ Solcia) e Dumancic; Panati (71’ Scalzi), Kosovan (33’ Petrovic), Meucci, Sbrissa e Adamoli; Nannelli e Marcheggiani (89’ Panariello) A disposizione: Biggeri, Cruciani, Cellamare, Signori, Bartolomei, Forciniti, Molinaro e Caccetta Allenatore: Giovanni Lopez
Arbitro: Andrea Ancora di Roma 1 (Assistenti Tricarico di Udine e Santarossa di Pordenone)
Marcatori: 25’ autorete Dumancic, 29’Iocolano, 40’ Petrovic e 88’Adamoli
Note: Ammoniti Bolzoni, Celjak e Solcia. Calci d’angolo 4-4. Recupero 0’ e 4’.
LECCO - Per la prima volta in stagione la Lucchese riesce a recuperare un doppio svantaggio e torna da Lecco con un pareggio pesante, anche in virtù della sconfitta casalinga del Livorno, ora distante solo una lunghezza. Decisamente positivo l’impatto dei due nuovi acquisti Marcheggiani e Petrovic, con il centravanti croato protagonista di un gol e dell’assist per la rete di Adamoli. Altro esame superato per la squadra di Lopez, brava a non disunirsi dopo quei grossolani errori che hanno permesso i due gol ai lombardi. Importanti, in tal senso, i cambi effettuati nel primo tempo dal tecnico romano, veramente un valore aggiunto per il gruppo rossonero, che hanno tramesso coraggio ad una Pantera che appariva confusa. Pantera che si conferma essere un tabù nei match interni per la squadra di D’Agostoino: l’ultimo successo in terra lombarda del Lecco risale a 58 anni fa.
A 19 anni dall’ultima volta, correva la stagione 2001-2002 di Serie C1 girone A, la Lucchese torna al “Rigamonti-Ceppi” di Lecco per la gara inaugurale del 2021. Sulla scia degli otto punti ottenuti nelle ultime cinque partite Lopez, costretto a rinunciare agli infortunati Bianchi, Benassi, Lo Curto e Bitep, lancia dal primo minuto in attacco a far coppia con Nannelli Francesco Marcheggiani, classe 1991 uno dei due volti nuovi portati in dote dal mercato di riparazione. Per il resto il 3-5-2 degli ospiti non propone grosse novità con Panati e Adamoli sulla corsie laterali ed il rientro di Kosovan nei tre di centrocampo. Sono tre le novità, invece, per il Lecco, sesta forza del torneo e squadra che vanta il miglior rendimento nelle partite casalinghe. Lo squalificato D’Agostino, in panchina va il vice Mancino protagonista dell’ormai celebre episodio con Favarin due anni fa ai tempi dell’Alessandria, per ovviare alle squalifiche in difesa di Cauz e Marzorati recupera capitan Malgrati. Sulle corsie laterali turno di riposo per il titolare Giudici, rimpiazzato a destra da Nesta. Confermato il tridente offensivo Kaprof-Capogna-Iocolano. Si accomoda in panchina il centrocampista Fogli, prelevato in settimana dall’Arezzo.
Come sovente accade, la Pantera corre subito un pericolo con un errato disimpegno di De Vito che libera la corsa di Capoagna, fermato provvidenzialmente da un’uscita bassa di Coletta. Buono, comunque, l’atteggiamento dei ragazzi di Lopez, vestiti anche quest’oggi con la maglia gialla, che si fanno vedere al 10’ dalle parti di Pissardo con un diagonale fuori bersaglio di Marcheggiani. L’attenta disposizione tattica della Lucchese blocca le fonti di gioco del Lecco, incapace di innescare la verve di Iocolano e dell’argentino Karpof, rendendosi di contro pericolosa. Dal piede di Nannelli scaturisce un filtrante che il “pendolino” Adamoli gira al centro dove per un soffio Marcheggiani non arriva all’appuntamento con il vantaggio. Dagli errori individuali nasce un’altra grossa occasione per i lombardi. Al 21’, sugli sviluppi di un corner per la squadra di Lopez, Kosovan buca l’intervento in rovesciata in mezzo al campo permettendo a Iocolano di innescare Capogna che grazia Coletta spendendo fuori il colpo sotto. Quattro giri di orologio più tardi un’altra palla persa dal mediano ucraino all’interno dell’area di rigore costa cara alla Pantera. Il cross dalla destra di Celjak viene infatti deviato nella propria porta da Dumancic. È il secondo autogol stagionale subito dalla Lucchese dopo quello decisivo di Solcia contro la Juventus U23. Al 29’ un’altra grave ingenuità della difesa ospite viene sfruttata dal Lecco. Un banale errore in fase di ripartenza di De Vito, non molto sicuro quest’oggi, regala palla a Iocolano che da fuori area ha il tempo di mirare e superare l’incolpevole Coletta con una precisa conclusione a giro. 2-0 per i blucelesti e per la Lucchese, scossa mentalmente, adesso c’è da scalare un K2 non indifferente. Immediata la mossa tattica di Lopez che effettua una duplice sostituzione: al 33’ dentro Solcia e Petrovic, fuori De Vito e Kosovan, protagonisti loro malgrado delle due segnature di marca locale. Cinque minuti più tardi una girata di Capogna si infrange sul palo. Sul successivo capovolgimento di fronte Petrovic, imbeccato dall’intelligente tocco di Marcheggiani, supera con freddezza Pissardo. Ci ha messo solo sette minuti il possente centravanti croato per sbloccarsi con la nuova maglia.
La ripresa inizia ripercorrendo lo stesso canovaccio tattico di quello andato in scena nel primo tempo: Lecco che attua un prolungato possesso palla mentre la Lucchese, dove a centrocampo emerge un ottimo Sbrissa, prova a colpire di rimessa. Al 55’ un’altra tempestiva uscita di Coletta smanaccia in corner il tentativo di lob di Nannini. Doppio cambio anche tra le fila dei locali al minuto numero cinquantanove. Finisce la partita di Nesta e Karpof, comincia quella di Merli Sala e D’Anna con Celjak che scala sulla fascia destra. Al 65’ un’azione personale di Sbrissa si conclude con un destro messo in angolo con qualche affanno da Pissardo. Pantera viva e sempre con la testa dentro la partita. Sensazione recepita da D’Agostino che si cautela togliendo Iocolano per inserire un giocatore con caratteristiche più di contenimento come Foglia. Lucchese a trazione anteriore per gli ultimi venti minuti con l’ingresso di Scalzi. Il forcing della squadra di Lopez viene interrotto al 77’ da un potente tentativo di D’Anna respinto da Coletta.
In zona cesarini la Lucchese agguanta il meritato pareggio. Corre l’88’ quando Petrovic, abile proteggere il pallone spalla alla porta, vede con la coda dell’occhio l’inserimento di Adamoli, un lecchese doc, che incenerisce Pissardo con un gran sinistro. Primo centro tra i professionisti per il classe 2001. Un premio meritato per la squadra di Lopez, capace di uscire imbattuta da uno dei campi più ostici del torneo.