1-0
Lucchese (4-4-2): Pozzer, Pellegrini, Panariello, Dumancic e Maestrelli (65’ Lo Curto); Panati (65 Petrovic), Meucci, Cruciani e Nannelli (46’ Zennaro); Bianchi (89’ Sbrissa) e Marcheggiani (79’ De Vito) A disposizione: Biggeri, Cellamare, Dalla Bernardina, Solcia, Bartolomei, Galardi e Marinai Allenatore: Oliviero Di Stefano
Lecco (3-4-3): Borsellini, Celiak, Malgrati e Cauz; Nannini (75’ Capoferri), Lora, Masini e Nesta (57’ Raggio); Azzi, Mastroianni (63’ Mangni) e Iocolano A disposizione: Pulze, Villa, Liguori, Malinverno, Haidara e Moleri Allenatore: Gaetano D’Agostino
Arbitro: Marco Acanfora di Castellammare (Assistenti Pedone di Reggio Calabria e Porcheddu di Oristano)
Marcatore: 78’ Cruciani su rigore
Note: espulsi al 51’ Celiak per doppia ammonizione e a fine partita per proteste Malgrati e Borsellini. Ammoniti Mangni, Borsellini e Panariello. Calci d’angolo 2-4. Recupero 0’ e 5’.
A 12 minuti dall’aritmetica retrocessione in Serie D, un calcio di rigore di capitan Cruciani, per distacco il migliore in campo per grinta e qualità nel palleggio, regala alla Lucchese la sesta vittoria stagionale ma soprattutto mantiene accesa la speranza di cogliere all’ultimo tuffo gli spareggi salvezza. I pareggi di Pergolettese-Giana Erminio (0-0) e Pro Patria-Livorno (2-2) e la sconfitta interna della Pistoiese per mano del Grosseto, maremmani rimasti in dieci uomini per oltre cinquanta minuti, fanno sorridere una Lucchese apparsa finalmente grintosa al punto giusto. Il Lecco, bene evidenziarlo, non ha regalato nulla alla Pantera disputando un match gagliardo, ma la fame di vittoria dei locali ha avuto la meglio al triplice fischio del bravo arbitro Acanfora. “Finchè c’è vita c’è speranza” diceva Cicerone e così la Lucchese dovrà salire a Meda a caccia di un successo e di risultati su altri campi che potrebbero regalargli il miracoloso pass per i play-out. L’immagine di questa grintosa (ma perché questo atteggiamento non è stato messo in campo nelle precedenti uscite?) Pantera ha le sembianze di Michel Cruciani, commovente per la dimostrazione di attaccamento alla maglia oltre ad essere glaciale nella trasformazione del pesantissimo calcio di rigore.
Appesa all’esile brandello della matematica, la Lucchese prova a giocarsi le ultime chance di agguantare il lontano treno dei play-out con un 4-4-2. Rispetto al deludente prova di Carrara, mister Di Stefano sceglie Dumancic, il rientrante Nannelli e Marcheggiani per rimpiazzare lo squalificato Benassi, Dalla Bernardina e Petrovic. Una vittoria per la Pantera potrebbe non bastare a meno che arrivino risultati positivi da Pistoia, Crema e Sesto San Giovanni. Gli ospiti, lanciatissimi dopo il blitz infrasettimanale di Vercelli, arrivano a questo trasferta senza nove pedine importanti, cinque delle quali out per squalifica. D’Agostino mantiene il suo classico 3-4-3 con il pivot Mastroianni, sostituto di bomber Capogna, assistito ai lati da Iocolano e dall’italo brasiliano Azzi. Lecco, inoltre, a 180’ minuti dal termine della regular season ancora in corsa per il quarto posto, occupato dal Renate e lontano solo una lunghezza, piazzamento che consentirebbe ai biancocelesti di saltare il primo turno dei play-off.
Ritmi non effervescenti in avvio di contesa con gli ospiti, evidentemente non condizionati dalle moltissime assenze, che conducono la manovra cercando di sfondare sulle corsie laterali, specialmente sulla destra con il tandem Iocolano-Nesta. Il piano tattico della Lucchese è il medesimo delle precedenti trentasei giornate: chiudersi e recuperare palla velocemente per innescare Bianchi. Unico schema che, alla faccia dei puristi ed esteti del calcio offensivo, questa formazione è in grado di proporre. Al 23’ un bell’anticipo sulla trequarti di Panariello aziona Marcheggiani, bravo a trovare il filtrante per il suo compagno di reparto. Bianchi semina sì capitan Malgrati ma entrato in area conclude centralmente. Nessun problema per Borsellini, sostituto dell’infortunato Pissardo. Al 29’ Pozzer sporca i guantoni deviando lateralmente la sventola dal limite dell’area di Nannini. Centoventi secondi più tardi a sfiorare il bersaglio è Iocolano il cui destro sfiora la traversa. Esito identico per il destro, balisticamente molto bello, di capitan Cruciani al 32’. Partita che sale di tono nella coda della prima frazione. Un cross dalla destra di Mastroianni attraversa tutto lo specchio della porta prima che Azzi di testa non inquadri lo specchio della porta. Tra i rossoneri, finalmente scesi in campo con un mordente accettabile per chi lotta per non retrocedere, spicca la prestazione di Cruciani, luce della mediana locale e sempre pronto a fornire una via di passaggio ai propri compagni.
Nell’intervallo Nannelli è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un fastidio muscolare. Al suo posto si rivede, dopo più di un mese, Mattia Zennaro. Al 51’ possibile svolta della gara: Celiak, unico difensore titolare a disposizione di D’Agostino, rimedia un doppio giallo nel giro di pochi minuti lasciando in inferiorità numerica i suoi. Episodio che galvanizza la Pantera, a cui il pareggio non serve a niente. Al 54’ Bianchi conclude una travolgente azione personale con un inopinato destro, totalmente sballato, anziché servire il meglio posizionato Marcheggiani. I lombardi allentano la pressione al 60’ con una sortita offensiva del solito Iocolano sulla quale Pozzer fa buona guardia.
Lulù Di Stefano si gioca il tutto per tutto con un duplice cambio decisamente offensivo: fuori Maestrelli e Panati, dentro Lo Curto e Petrovic. Ad essere nuovamente pericoloso, però, è il Lecco con il subentrato Mangni che cestina da fuori area la palla dello 0-1. Al 72’ Borsellini respinge non senza qualche apprensione di troppo il destro dalla distanza di Cruciani. Il portiere di riserva ospite diventa, suo malgrado, protagonista quattro giri di orologio più tardi quando stende Marcheggiani lanciato a rete. Si incarica della trasformazione capitan Cruciani che corona la sua ottima prestazione trasformando in maniera impeccabile. Urlo liberatorio per il mediano rossonero, la cui assenza prolungato ha pesato tantissimo nell’economia della tribolata annata della Pantera. Immediata la mossa di Di Stefano che rinsalda la difesa inserendo De Vito per Marcheggiani che non gradisce particolarmente il cambio. Ad un minuto dal novantesimo finisce la partita di uno stremato Flavio Bianchi, uscito tra gli applausi dei pochi spettatori autorizzati a vedere il match.
Nel secondo dei cinque minuti di recupero concessi, il diagonale di Petrovic supera sì Borsellini ma si stampa sul palo. Al triplice fischio finale vengono espulsi per proteste il capitano Malgrati e lo stesso portiere. Problemi quindi per D’Agostino, che aveva fatto furbescamente ammonire i suoi diffidati nel recupero di Vercelli per ripulirli la fedina penale in vista dei play-off, in vista degli spareggi retrocessione. La Lucchese, dunque, andrà a giocarsi il tutto per tutto nella trasferta di Meda in casa del Renate, terza forza della classe. Servirà un successo e sperare nei risultati favorevoli di Pistoiese-Giana Erminio e Livorno-Pro Sesto.
Foto Alcide