1-0
Como (4-2-3-1): Facchin, Iovine, Solini, Crescenzi e Dkidak (85’Bovolon); Bellemo e H’maidat (71’Gabrielloni); Cicconi, Gatto (85’Allievi) e Terrani (71’Arrigoni); Ferrari A disposizione: Zanotti, Toninelli, Celeghin, Rosseti, Walker, Daniels, Koffi e Castillion Allenatore: Giacomo Gattuso
Lucchese (3-5-2): Biggeri, Panariello, Benassi (88’Scalzi) e Pellegrini; Panati, Nannelli, Zennaro (57’Meucci), Sbrissa (67’Kosovan) e Adamoli (57’Maestrelli); Petrovic e Bianchi A disposizione: Pozzer, Cruciani, Cellamare, Dalla Bernardina, Forciniti, De Vito e Galardi Allenatore: Oliviero Di Stefano (Giovanni Lopez in tribuna poiché squalificato)
Arbitro: Daniele Virgilio di Trapani (Assistenti Ferraioli e Croce di Nocera Inferiore)
Marcatore: 82’ Arrigoni
Note: ammoniti Panariello, Benassi, Dkidak, Arrigoni, Pellegrini, Gabrielloni e Sbrissa. Calci d’angolo 5-1. Recupero 1’ e 5’
Quando il risultato sembrava incanalato su un pareggio a reti bianche, una punizione dell’ex di turno Tommaso Arrigoni condanna la Lucchese ad una sconfitta immeritata sul campo della capolista Como. Un vero peccato per capitan Benassi e compagni, autori di una buona prestazione, densa di sacrificio e di una buona sfrontatezza nel secondo tempo, nonostante le molteplici assenze. Si conferma un tabù il “Sinigaglia” di Como per la Pantera, mai vittoriosa a queste latitudini. A fare la differenza è stata la giocata di un singolo, quell’Arrigoni che proprio con mister Lopez visse a Lucca la sua migliore stagione a livello realizzativo. La maggiore qualità dei cambi comaschi ha pagato i dividendi a mister Giacomo Gattuso. Ancora una volta il trainer romano, che anche quest’oggi aveva preparato bene la partita, dovrà lavorare sulla testa dei suoi ragazzi per fare sì che questa sconfitta non provochi ulteriori strascichi a livello mentale. Bene tra i rossoneri Panati, una piacevole conferma, Eros Pellegrini e il numero dodici Matteo Biggeri.
Sulle rive del lago di Como, tanto care ad Alessandro Manzoni, la Lucchese prova regalarsi un’altra prestazione convincente in casa della capolista nel lunch match, simbolo del vituperato calcio moderno, della ventiquattresima giornata. Per il più classico dei testacoda, i rossoneri sono infatti tornati da soli all’ultimo posto dopo il 3-3 ottenuto ieri dal Livorno al “Picchi” contro l’Olbia, Lopez propone il classico 3-5-2 con due novità importanti. La prima è il ritorno al centro della difesa di capitan Maikol Benassi, mentre in cabina di regia il trainer romano concede una nuova chance al classe 2000 Zennaro scortato ai lati da Nannelli e Sbrissa. Obbligato alla luce dell’infortunio di Marcheggiani, invece, il tandem offensivo formato da Petrovic e Bianchi. Tra i locali, desiderosi di riprendere la corsa alla Serie B dopo il poker incassato per mano del Lecco, mister Gattuso schiera Franco Ferrari come riferimento offensivo del suo 4-2-3-1. Maglia da titolare per l’ex Giovanni Terrani a differenza di Tommaso Arrigoni, costretto ad accomodarsi in panchina. Non convocato Davide Bertoncini, difensore centrale che vestì la casacca rossonera nella seconda parte della stagione 2017-2018 proprio alle dipendenze di Lopez.
Il primo intervento della tarda mattinata lombarda di Biggeri giunge al 5’ quando l’estremo difensore alza sopra la traversa una punizione di Terrani. Dal successivo tiro dalla bandierina capitan Crescenzi, lasciato solo, schiaccia di testa ma il portiere ospite fa buona guardia. A fare la partita, come era prevedibile, sono i lariani ma l’intensità messa dalla Pantera, anche oggi in maglia gialla fluorescente, lascia poco tempo per ragionare ai portatori di palla locali. Al 12’ Bellemo fa vicino al bersaglio grosso con una rovesciata. Sessanta secondi più tardi è il rasoterra di Cicconi, al termine di una bella azione corale, a sfiorare il palo alla sinistra di Biggeri. Immediata la replica della Lucchese con il diagonale di Tomi Petrovic che termina non molto distante dalla porta di Facchin. Al minuto numero ventisei una geniale imbucata di H’maidat premia la corsa dell’onnipresente Dkidak puntuale nella conclusione come del resto è la bella parata di Biggeri. La partita votata al sacrificio dei rossoneri, ben raffigurata dai chilometri percorsi da Nannelli, dà i suoi frutti ingarbugliando la mediana lombarda. Non a caso i principali pericoli per la Pantera arrivano dalla corsia sinistra, dove Terrani e Dkidak mettono in difficoltà i pari ruolo rossoneri. Prima dell’intervallo c’è tempo per l’ultimo intervento del numero dodici rossonero proprio sul tentativo dell’ex di turno.
Ottimo l’approccio della Lucchese, tornata sul manto erboso con meno timore reverenziale, alla ripresa. Al 50’ Petrovic, pescato in area dalla punizione dalla destra ben calciata da Panati, si divora il punto del vantaggio mettendo fuori di testa. Sette minuti più tardi doppio cambio in casa ospite: fuori Adamoli e Zennaro, non ancora entrato in confidenza con l’animosità e concretezza della Serie C, dentro Meucci ed il debuttante Maestrelli. Tatticamente non cambia nulla poiché il classe 1998 viene adattato, lui che nasce come difensore centrale, come esterno sinistro della mediana a cinque. Al 60’ grande anticipo di Flavio Bianchi sul traversone di Sbrissa; palla deviata in calcio d’angolo da Solini. Le prime mosse di Gattuso comportano un aumento del peso offensivo, con Gabrielloni che va fare coppia con Ferrai. Dentro anche l’ex Arrigoni per Terrani. Per assistere al primo pericolo per la porta di Biggeri del secondo tempo bisogna attendere il 77’, chiaro sintomo di come adesso la Lucchese, che nel frattempo ha rinforzato la mediana con Kosovan, soffra di meno rispetto alla fase iniziale. Lo spunto individuale di Gatto viene smorzato in corner da Eros Pellegrini, anche oggi preciso nelle chiusure. Sei minuti più tardi, però, il Como passa. Kosovan commette fallo su Bellemo al limite dell’area. Punizione che viene trasformata con una soluzione di potenza dall’ex di turno Tommaso Arrigoni. Svantaggio immeritato per una Lucchese ordinata e volitiva. L’ingresso di Scalzi, unico attaccante a disposizione di Lopez, assume i connotati della carta della disperazione con una Lucchese non incisiva nei cinque minuti di recupero.
In attesa di conoscere i risultati delle altre dirette concorrenti, la Pantera dovrà subito mettersi alle spalle il terzo k.o. nelle ultime quattro uscite per cercare di sovvertire mercoledì al Porta Elisa, nel secondo turno infrasettimanale del 2021, il pronostico contro l’ostica Pro Patria.