1-1
Lucchese (3-5-2): Coletta (85’Biggeri), Dumancic, Solcia e Panariello; Papini, Nannelli, Meucci, Sbrissa e Adamoli; Marcheggiani (80’Scalzi) e Petrovic A disposizione: Cruciani, Kosovan, Panati, Cellamare, Signori, Bartolomei, Molinaro, De Vito e Caccetta Allenatore: Giovanni Lopez
Renate (3-4-1-2): Gemello, Silva, Damonte e Possenti; Esposito (70’Burgio), Rada, Ranieri (70’Marano) e Anghileri; Kabashi (61’Giovinco); Galuppini (70’Lakti) e Maistrello (55’De Sena) A disposizione: Bagheria, Merletti, Marafini, Sorrentino, Santovito e Magli Allenatore: Aimo Diana
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia (Assistenti Poma di Trapani e Cortese di Palermo)
Marcatore: 7’Rada e 17’Marcheggiani
Note: Calci d’angolo 1-5. Ammoniti Maistrello, Silva, Lopez, Marcheggiani, De Sena e Meucci. Recupero 1’ e 6’.
Esce il segno X sulla ruota del Porta Elisa nel più classico dei testa-coda, anche se questa Lucchese dimostra di valere ben altra posizione di graduatoria, tra la Pantera e la capolista Renate. Un risultato meritato, tutto sommato, per quanto visto sul manto erboso dato che i ragazzi di Lopez hanno concesso poche chance ai nerazzurri. L’unica nota stonata del pomeriggio, i cui esiti saranno valutati nelle prossime ore, consiste nell’infortunio patito da Coletta nel finale di contesa. Ancora una volta il piano tattico predisposto da Lopez, con una squadra ordinata e delle linee tra i reparti molto strette, ha funzionato di fronte ad una capolista che ha confermato le sue qualità di compagine dinamica, manovriera e con la consapevolezza di poter raggiungere una storica promozione in Serie B. Detto che tutti i rossoneri si meritano la sufficienza, una citazione d’obbligo ci pare lecito riservarla a Solcia, Papini e Sbrissa, autori di una partita di alto profilo.
Per l’anticipo del sabato pomeriggio, una scelta dettata da ragioni televisive, la Lucchese riceve la visita del Renate, leader di questo girone A con sette lunghezze di vantaggio sul Como. Senza Bianchi e Benassi infortunati, Giovanni Lopez concede un turno di riposo al duttile Panati inserendo Panariello nei tre di difesa con Papini esterno a destra. In attacco spazio al tandem pesante Petrovic-Marcheggiani. Nei nerazzurri lombardi il posto dello squalificato Guglielmotti viene preso da Silva mentre sulla corsia destra agisce capitan Anghileri, l’unico “superstite” tra i ventidue protagonisti dell’unico precedenti risalente al novembre 2016. Scontato la giornata di squalifica Kabashi, autore già di cinque reti, si posiziona alle spalle degli attaccanti Maistrello e Galuppini.
Come spesso accade, l’avvio di partita è favorevole ai rivali della Pantera. Al 7’ la capolista sblocca il punteggio. Una bella manovra corale libera al cross sul destra Anghileri che serve un preciso rasoterra a centro area per l’accorrente Rada il cui destro risulta imparabile per Coletta. Pomeriggio subito in salita per la Pantera. Due mesi fa subire un gol del genere sarebbe stato letale per la Pantera, ma i ragazzi guidati da Lopez adesso hanno ben altro carattere. Al 16’ un grande coast to coast di Papini chiama alla difettosa respinta Gemello. L’azione prosegue e Nannelli si fa atterrare da Esposito. Per Delrio di Reggio Emilia è calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Marcheggiani che trasforma spiazzando Gemello. Primo centro in rossonero per la punta prelevata ad inizio gennaio dalla Vis Pesaro.
Ottima la personalità della Pantera che non rinuncia a provare ad imporre il suo gioco, non temendo di ingaggiare dei duelli con i dirimpettai lombardi. La partita scorre via su dei ritmi piacevoli; più manovriero il possesso palla degli ospiti, con Kabashi e Rada che si alternano nella posizione di trequartista, maggiormente ordinata e ficcante nelle ripartenze la Lucchese come al 34’ quando l’intelligente spizzata di Petrovic, controllato con molte difficoltà da Damonte, per poco non manda in porta Marcheggiani. Pochi minuti più tardi Gemello rischia grosso con un leggero passaggio non intercettato per un soffio dal centravanti croato. Sul ribaltamento di fronte è splendida la chiusura a centro area di Papini che mura il destro a colpo sicuro di Kabashi.
La ripresa si apre con una ripartenza ben orchestrata dalla Pantera. Marcheggiani, scattato con i tempi giusti sul filo dell’offside, duetta con Petrovic il cui passaggio arretrato pesca al limite dell’area l’accorrente Meucci. Il destro del capitano rossonero finisce alto. Al 55’ il Renate, che continua a produrre un fluido possesso palla, effettua il primo cambio: fuori Maistrello dentro De Sena. Diana, poi, aumenta il peso offensivo dei suoi inserendo Giovinco, fratello del più noto Sebastian (seconda punta ex Juventus e Parma), per Kabashi. L’intensità dei contrasti sale con il passare dei minuti: i duelli rusticani si sprecano con Papini e Solcia che si esaltano. Al 69’ tentativo velleitario con il destro di Anghileri. Dieci minuti più tardi lo stesso Giovinco costringe Coletta alla prima parata del pomeriggio. Quando scocca il minuto numero ottanta, Lopez si gioca la carta Scalzi in luogo di Marcheggiani. La pressione della capolista non si arresta e ci vuole un’uscita disperata di Coletta per deviare lateralmente il tiro del subentrato Burgio. Nella circostanza, però, il forte numero uno rossonero mette male la gamba destra, dovendo così alzare bandiera bianca.
Nel maxi recupero concesso dal bravo Delrio, ben sei minuti, non succede niente di rilevante. Quinto risultato utile consecutivo per la Pantera che aggancia a quota 13 punti il Livorno, in attesa del match esterno dei labronici di domani a Sesto San Giovanni.
Foto di Ciprian Gheorghita