A distanza di sette anni, l’ultima partita risale al 16 novembre 2014 persa contro la Pistoiese, Guido Pagliuca torna a sedersi sulla panchina della Lucchese. Al tecnico di Cecina, artefice della vittoria del campionato di Serie D edizione 2013-2014 culminata nella romanzesca vittoria al cardiopalma di Correggio, spetterà il compito di condurre la Pantera ad un campionato di vertice nella prossima Serie D visto che le speranze di un ripescaggio tra i professionisti ad oggi sono molto remote. Una scelta quella dell’allenatore classe 1976 caldeggiata in primis dal presidente Bruno Russo, all’epoca direttore sportivo nel corso della prima esperienza di Pagliuca all’ombra delle mura.
Un cavallo di ritorno, proprio come accaduto pochi mesi fa con Giovanni Lopez con la speranza che gli esiti possano essere diametralmente opposti, per una rinascita sportiva dopo la rovinosa retrocessione tra i dilettanti. Allenatore molto preparato tatticamente, onestamente crediamo che in Serie D sia raro trovarne uno più preparato sotto questo aspetto, Pagliuca ha pagato nel corso della sua carriera un carattere forte e sanguino, tanto apprezzato dai calciatori con cui ha sempre creato una forte empatia ovunque sia andato quanto sgradito ad alcuni dirigenti (non fu il caso della precedente esperienza a Lucca nda). Le ultime esperienze da capo allenatore, vedi GhiviBorgo e Pianese, si sono concluse anzitempo non per ragioni tecniche, entrambe le compagini con Pagliuca in panchina stavano disputando ottime annate, bensì per dei contrasti con alcuni dirigenti. Nel corso della sua carriera Guido Pagliuca ha inoltre allenato in C il Gavoranno, mentre in D ha lavorato con Rapallo, Imolese, Real Forte Querceta e gli altri club sopracitati.
La tifoseria rossonera riabbraccia, comunque, un allenatore entrato nell’ultracentenaria storia del club grazie ai risultati ottenuti e ad un sincero attaccamento a questi colori. La speranza è che le sorti del tecnico livornese e quelle della Pantera possano rilanciarsi assieme sebbene la prossima stagione di D, in attesa di capire come e se avverrà la divisione per gironi delle molte toscane presenti, si preannuncia insidiosa e ricca di derby.
Pagliuca, nel cui curriculum spicca anche la promozione nell’allora C2 con il Borgo a Buggiano dieci anni fa, dovrebbe ritrovare come vice allenatore Stefano Fracassi, ricomponendo quel ticket già ammirato nella stagione 2013-2014 e per il primo scampolo dell’annata successiva. Della Lucchese di Pagliuca faranno sempre parte Meucci, Scalzi, Coletta (con assieme un portiere under) oltre che i giovani Bartolomei e Lo Curto. Il mercato verrà fatto in comune accordo con il nuovo o vecchio direttore sportivo. Daniele Deoma vorrebbe fare un passo indietro, sempre restando all’interno del club, ma le altre componenti societarie starebbero spingendo per una conferma dell’attuale ds rossonero. Vedremo come verrà risolta questa partita.
I primi nomi annotati sul taccuino di Pagliuca sarebbero quelli della punta Ortolini, con cui ha lavorato ai tempi di Ghivizzano ed ora in forza al Lornano Badesse, del mediano Simone Marino e del trequartista con il vizio del gol, ma che può giocare anche come centrale di centrocampo, della Pianese Lorenzo Lepri. Possibile una promozione in prima squadra, qualora la Serie D fosse la categoria, di un paio di prodotti della Primavera 3 allenata da Eupremio Carruezzo. Ricordiamo che gli under per la prossima stagione saranno i classe 2000, 2001, 2002 e 2003. In tal senso potrebbe materializzarsi un ritorno alla casa base di Filippo Fazzi, mediano che sta dando un buon contributo alla probabile salvezza del Ghivizzano.
“La Lucchese 1905 comunica di aver raggiunto un accordo con Guido Pagliuca per la conduzione tecnica della prima squadra in vista della stagione sportiva 2021/2022.” – si legge nella nota pubblicata dal club sui propri canali social- “Legato fortemente ai colori rossoneri in seguito alla vittoria del campionato di Serie D 2013-2014, che consentì il ritorno tra i professionisti dopo il successo di Correggio, il tecnico di Cecina torna con orgoglio sulla panchina della Lucchese.”