1-1
Pro Sesto (4-3-3): Livieri, Giubilato (77’Di Munno), Caverzasi (24’Bosco), Pecorini e Franco; Palesi, Gualdi e Gattoni; Scapuzzi, Mutton e Cominetti (55’Maffei) A disposizione:Del Frate, Maldini, Ntube, Bertoli, Miscioscia, Parrinelllo, Costa e Pelle Allenatore: Francesco Parravicini
Lucchese (3-5-1-1): Coletta, Benassi De Vito e Dumancic(46’Cesaay); Adamoli, Sbrissa, Caccetta (88’Signori), Kosovan e Panati; Nannelli (74’Scalzi); Bianchi (81’Molinaro) A disposizione: Biggeri, Convitto, Fociniti e Mati Allenatore: Giovanni Lopez
Arbitro: Bogdan Sfira di Pordenone (Assistenti Barberis e Petrica di Torino
Marcatore: 48’Nannelli e 82’Mutton
Note: Espulso al 91’Gualdi per doppia ammonizione.Ammoniti Giubilato, Gattoni, Cesaay e Pecorini. Calci d’angolo 8-0. Recupero 2’ e 5’.
Il nuovo corso targato Lopez della Lucchese, apparsa rinvigorita sia sotto il profilo mentale che sul piano dell’organizzazione tattica, comincia con un lodevole pareggio esterno in casa della compagine più in forma del momento. Nonostante l’ennesima vigilia complessa a causa di quello scomodo compagno di viaggio chiamato Covid-19, anche oggi erano dieci i rossoneri per questo motivo, la Pantera ha spezzato la serie negative di sei sconfitte consecutive. L’1-1 del “Breda”, come detto, oltre a muovere la classifica, che vede i rossoneri sempre ultimi a -5 dalle penultime Olbia e Giana Erminio, accresce la consapevolezza nei propri mezzi di questo gruppo. Tutti i 15 giocatori chiamati in causa dal tecnico romano, ingenerosamente beccato dai pochi spettatori-dirigenti lombardi, hanno risposto presente. Assolutamente fisiologica la stanchezza palesata nel quarto d’ora finale di fronte ad una Pro Sesto arrembante. Oltre al solito Coletta, meritano una menzione Adamoli, costante nella spinta sebbene avesse pochi allenamenti nelle gambe, Panati e Kosovan, apparso più centrato. Ottima la soluzione tattica proposta dal trainer romano di prendere in velocità la possente difesa lombarda con il tandem dei millenials Bianchi-Nannelli.
È la lunga la lista degli assenti in casa rossonera: oltre all’infortunato Bitep, sono out per questa trasferta lombarda Fazzi, Meucci, Lionetti, Panariello, Papini, Solcia, Moreo, Lo Curto, Cruciani e Falivene. Sono soltanto cinque i giocatori di movimento in panchina, tra cui il baby classe 2003, a disposizione di Lopez che propone un 3-5-1-1 per la prima uscita della sua terza esperienza in rossonero. Il rientrante capitan Benassi viene dirottato a destra in un reparto arretrato completato da De Vito, il debuttante Dumancic e Adamoli. Il trio Kosovan-Caccetta-Sbrissa forma la cerniera mediana mentre Adamoli e Panati agiscono sulle fasce laterale. Chissaà che il modo di lavorare del tecnico romano, che lo lanciò sette anni fa nel calcio professionistico, non possa giovare al talentuoso ucraino. Alle spalle dell’unica punta Bianchi, il compito di rifinitore spetta a Nannelli. Non presenta novità, invece, l’undici titolare della Pro Sesto. Per la quinta giornata consecutiva il tecnico Parravicini, privo di Marchesi e De Raspinis, lancia il tridente offensivo Scapuzzi-Cominetti-Mutton.
Al 6’ Coletta fa buona guardia sulla rasoiata dalla distanza scoccata da Palesi, imbeccato da capitan Scapuzzi. Ritmi non vertiginosi in avvio, con la Pantera capace di occupare bene il campo con Caccetta nelle vesti di preciso metronomo. D’altro canto, però, a rendersi nuovamente pericolosi sono i locali, sempre sulla corsia offensiva. Il filtrante di Gattoni premia l’inserimento di Scapuzzi che calibra un servizio arretato per l’accorrente Mutton: il mancino del prodotto scuola Inter termina sul fondo. Due entrate aggressive e scomposte costano altrettanti cartellini ai milanesi, nella fattispecie a Gattoni e Giubilato. Al minuto numero ventiquattro uno stiramento mette fuori causa Caverzasi, sostituito al centro della difesa da Bosco. Bello spunto di Bianchi che costringe alla trattenuta reiterata Pecorini, anche lui finito sul taccuino dei cattivi. Al 40’ una bella ripartenza della Lucchese dopo una corner in favore dei locali viene vanificata da Panati che, anziché servire Nannelli o Bianchi meglio piazzati, opta per una conclusione da posizione defilata che non inquadra lo specchio della porta. Prima dell’intervallo Cominetti chiama ad una nuova parata l’estremo difensore ospite.
La ripresa si apre con l’avvicendamento tra Dumancic e Cesaay, con conseguente passaggio al 4-4-1-1, e con il vantaggio della Lucchese. Proprio il neo entrato recupera un pallone che permette a Kosovan di scagliare un diagonale che Livieri respinge sui piedi di Nannelli che ringrazia. Primo centro tra i professionisti per il classe 2000. Non si fa attendere la replica della Pro Sesto, con Coletta che si supera nello respingere il tentativo ravvicinato di Cominetti. Si aprono più spazi nella retroguardia lombarda con Sbrissa che chiama alla parata il portiere locale. Monumentale salvataggio di De Vito al 65’ che evita la conclusione a porta vuota di Mutton. La Pro Sesto, incapace di sfondare su azione manovrata, tenta di far male sui calci piazzati come al 67’. Ci vuol doppio prodigioso intervento di Coletta sul solito Scapuzzi e su Maffei per mantenere immutato il vantaggio della Pantera.
Al 74’ Lopez si gioca la carta Scalzi, anche lui al rientro, per sfruttare le maglie larghe biancoazzurre. Proprio la seconda punta ligure scalda i guantoni di Livieri dalla distanza. Con un grande cuore e con le energie sempre più flebili, com è logico che sia dopo tre settimane di stop forzato e con gran aprte della rosa digiuna di allenamenti, la Lucchese arretra il proprio baricentro. Al 79’ lo show di Coletta, che anche in C si conferma un ottimo portiere, prosegue smanacciando il sinistro di Palesi. Il forte numero uno romano, però, nulla può al 82’ quando Mutton, servito da un cross al bacio di Scapuzzi, spedisce la palla in rete.
Nei cinque minuti di recupero resta segnalare l’espulsione per somma di cartellini gialli rimediata da Gualdi e una girata fuori bersaglio di Di Munno. Sarebbe stata una beffa pesante per una buona Lucchese, appare decisamente più quadrata rispetto a quella ammirata sin qui nel primo scampolo di campionato. La prima tappa di un tour de force che vedrà capitan Benassi e compagni in campo per altri nove match da qui alla fine del 2020 viene archiviata in maniera soddisfacente: lo spirito per risalire la china c’è, in attesa che la malasorte abbandoni definitivamente il sodalizio rossonero. Il tempo di rifiatare però non c’è; già mercoledì 18 novembre alle 15 i rossoneri saranno di scena al “Nespoli” di Olbia per una delicata sfida salvezza.