Finalmente intorno alla Lucchese si inizia a vedere qualche movimento. Questo pomeriggio allo stadio Porta Elisa l'amministratore delegato della nuova società Ray Lo Faso ha fatto il punto della situazione
"Questi – ha spiegato – sono stati giorni molto importanti e delicati, dove abbiamo portato a termine il ripianamento della società, mettendo nelle sue casse soldi freschi e portando il capitale da ventimila a cinquecentomila euro. Un passo importantissimo per cercare di guardare al futuro con più tranquillità. La Lucchese ha sempre chiuso il bilancio in perdita e non ha mai ripianato, per questo il nostro sforzo economico è stato molto importante".
Si parla e si dice che il debito che la vecchia società aveva e che la nuova ha ripianato e rimpinzato era di 2 milioni di euro. Vero?, falso? staremo a vedere.
Adesso, una volta terminata questa fase, finalmente, si potrà iniziare a parlare di calcio. Al momento non sono ancora state sciolte le riserve per quanto riguarda il direttore sportivo Daniele Deoma, anche se la sua partenza ormai pare certa, come quella del tecnico Ivan Maraia. L'unico vecchio socio che rimarrà nel nuovo cda sarà la bandiera rossonera Bruno Russo, che ricoprirà anche il ruolo di responsabile del settore giovanile. Assieme a lui ci saranno Andrea Bulgarella, che sarà il presidente, Ray Lo Faso amministratore delegato e Giuseppe Mangiarano direttore generale.
La Lucchese avrà anche una nuova sede davanti alle mura, perché lo stadio deve essere il palcoscenico della domenica. E a proposito dello stadio, Lo Faso ha dichiarato che a breve inizierà il lavoro per la messa in sicurezza della tribuna coperta che così potrà essere riaperta con 600 cento posti, ma anche dell'area hospitality e degli altri settori.
Naturalmente l'attenzione della nuova società è anche su Saltocchio che assumerà il nome de "Le Pantere Sporting Club" e diventerà il centro sportivo della prima squadra dove svolgerà gli allenamenti, la fisioterapia e tutte le attività complementari senza dover fare continuamente la spola con lo stadio.
Anche l'impianto dell'Acquedotto sarà soggetto ad un restyling. Le ambizioni della Lucchese di Bulgarella sono tante, ma, purtroppo, la partenza è stata un po' in salita e prima di tutto si è dovuto pensare a far quadrare i conti e a cercare di rendere appetibile venire a giocare qui. Pare che ogni giorno arrivi qualcosa di vecchio da pagare...
Da oggi, come ha detto Lo Faso, si può pensare a costruire una squadra competitiva, in grado di far tornare allo stadio i tifosi, che dopo anni tristi vogliono finalmente tornare a sognare. Che la situazione economica della Lucchese fosse disastrosa era sotto gli occhi di tutti, ma, forse, nessuno si aspettava così tanto. Intanto, però, una cosa è certa: i rossoneri svolgeranno il ritiro al Ciocco.
Foto Ciprian Gheorghita