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Scritto da Redazione
A.S Lucchese
17 Maggio 2021

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Assorbito parzialmente l’amaro verdetto della retrocessione in D maturata a Meda, i vertici societari della Lucchese hanno interrotto il loro silenzio stampa con una conferenza incentrata interamente sul progetto del nuovo Porta Elisa.

All’indomani della notizia della convocazione della conferenza dei servizi preliminari, fissata per il prossimo 14 giugno, il presidente Bruno Russo, l’amministratore delegato Alessandro Vichi e il direttore generale Mario Santoro hanno annunciato che il 3 giugno, nel corso di una serata ad hoc, verrà svelato il plastico di come dovrebbe essere la nuova casa della Pantera. Nessuna novità, invece, sul piano tecnico; gli esami sugli errori commessi proseguono nelle stanze del board dirigenziale. Assente il direttore sportivo in carica Daniele Deoma, in attesa di capire quale sarà il suo futuro all’interno del club in quanto socio. Per saperne di più sulla Lucchese che verrà dal punto di vista calcistico, in bilico tra la Serie D e una possibile riammissione tra i professionisti, si dovrà attendere ancora una ventina di giorni per capire a chi verrà assegnato il ruolo di allenatore.

Il progetto del Porta Elisa, unico nel suo genere perlomeno in Toscana, potrebbe rappresentare la svolta per legare i colori rossoneri ad un futuro luminoso. L’Iter per la realizzazione di questo stadio, che avrebbe un grosso valore d’immagine e di sviluppo per la città, dovrà ad andare, aggiungiamo noi, di pari passo con un pronto riscatto sul campo per cancellare una disgraziata retrocessione.

“Dopo un’annata tribolata sul piano sportivo, finalmente è stata convocata la conferenza preliminare dei servizi, il primo passo fondamentale per far sì che il nuovo Porta Elisa possa vedere la luce.” – ha affermato il presidente rossonero Bruno Russo- “Come ho detto dopo il match di Meda, ho già chiesto scusa alla città e ai tifosi per la retrocessione e l’assurda annata. Siamo tutti responsabili degli errori commessi. Tutta la fortuna ricevuta per vincere la Serie D edizione 2019-2020 ci ha voltato le spalle nell’ultimo campionato, vedi i moltissimi casi di covid-19 avuti. Ad ora ripartiremo dalla Serie D, ma certamente ci attiveremo, non appena verranno resi noti i criteri dalla Lega Pro, per giungere ad una riammissione tra i professionisti. Voglio ringraziare fortemente l’amministrazione comunale, compreso anche il gruppo di opposizione, per aver mantenuto gli impegni presi due estati fa, sebbene ci siano stati dei ritardi per i ben noti motivi. Alla luce delle condizioni in cui versa il Porta Elisa, questo progetto è veramente di vitale importanza per l’intera città e per coltivare delle ambizioni nel calcio moderno. Un grazie anche ai progettisti dell’Aurora Immobiliare per il progetto stadio e agli imprenditori lucchesi che hanno scommesso sulla società.”

Sul piano societario, il numero uno rossonero non chiude la porta a soggetti credibili che siano interessati ad entrare nella stanza dei bottoni rossoneri.

“Abbiamo la responsabilità di portare avanti questo progetto; non dobbiamo stare qui a dispetto dei santi.” – ha proseguito Bruno Russo- “Ricopriamo questi ruoli anche perchè non ci sono delle reali alternative. Siamo aperti ad accogliere e valutare qualsiasi proposta seria che potrebbe arrivarci. Futuro sportivo? Stiamo valutando i finali delle stagioni sia di C che di Serie D. Sicuramente il prossimo allenatore della Lucchese sarà abilitato per allenare in tutte e due le categorie.”

Concetti recepiti in parte dal direttore generale Mario Santoro, vero deus ex machina del board dirigenziale rossonero.

“Le scuse ai tifosi sono doverose da parte di tutti. Le porte di questa società sono aperte, in qualsiasi forma di collaborazione, a tutti coloro che vogliono il bene della Lucchese.”- ha affermato Santoro che poi lancia un ulteriore appuntamento- “Il 3 giugno ci sarà una serata in cui verrà presentata sia alla Figc che al presidente della Lega Pro, ad imprenditori e istituzioni il plastico del nuovo stadio. Siamo arrivati finalmente a toccare con mano qualcosa di vero, già protocollato in comune. Il costo dell’investimento sarà 36 milioni più iva ed eventuali spese impreviste. Un grazie all’amministratore delegato Alessandro Vichi per come ha curato i rapporti con gli enti preposti e l’istituzione. La capienza sarà sicuramente di 16.000 posti, anche se i dettagli verranno resi noti, come detto, nella serata del 3 giugno. Riammissione in C? Ad oggi bisogna capire se i criteri che verranno presi in considerazione saranno quelli della stagione 2019-2020: in attesa della fine dei playout, credo che possibilità di riammissione ce ne siano. Il 30 giugno faremo domanda di iscrizione alla Serie D e al contempo presenteremo quella di riammissione in C. Assenza odierna di Deoma? Daniele resta un socio che, comunque, non è mai stato presente a questo tipo di conferenza. La questione tecnica della prossima stagione non è stata affrontata. Sarà un discorso che affronteremo tutti e quattro da non sbagliare assolutamente.”

All’amministratore delegato Alessandro Vichi, figura preziosa in questi mesi, è toccato il compito di ricapitolare le tempistiche future legate al progetto stadio.

“Con un progetto di questa valenza, è impensabile che qualcuno non abbia qualcosa di ridire.” – afferma Vichi- “Sono stati convocati 40 soggetti ad iscriversi; non mi aspetto che alla prima conferenza dei servizi saranno tutti d’accordo. Sarebbe normale per un progetto del genere, destinato ad entrare della storia nella nostro provincia. Ad ora i soggetti con cui ci siamo confrontati non hanno espresso delle perplessità su quanto abbiamo predisposto nel nostro piano. È previsto che la Lucchese abbia le risorse economiche necessarie per garantire la continuità sportiva, secondo il concetto espresso dal business plan. Francamente resta difficile dare una risposta sensata sulla tempistica, considerando i tempi biblici della burocrazia italiana. Dopo il 14 giugno, comunque, ci sono altri sessanti giorni imposti dalla legge affinchè i 40 soggetti convocati manifestino le loro perplessità sul progetto. Nei successivi sessanta giorni ci sarà la conferenza dei servizi decisoria. Completato quell’iter, toccherà al comune indire il bando di manifestazione pubblica. Non è detto che venga assegnato al proponente del progetto; chiunque può parteciparvi rispondendo entro i canonici 90 giorni. Se tutto va bene, entro la primavera 2022 potrebbe esserci un soggetto assegnatario del nuovo stadio.”

Nel corso della conferenza stampa è stato fatto vedere un breve video di presentazione di come sarà il nuovo Porta Elisa. Sarà uno stadio all’inglese con il mantenimento dello storico pennone mentre la tribuna centrale verrà ristruttura, al cui interno ci saranno sempre la tribuna autorità, l’area hospitality. Il resto dell’impianto verrà demolito per essere ricostruito da zero, andando a formare un ferro di cavallo che abbraccerà l’attuale curva ovest, gradinata e settore dedicato ai tifosi ospiti. Questa struttura ospiterà servizi quali bar, palestra, studi medici, una ludoteca, uno spazio per bambini mentre il piano interrato sarà adibito a posti auto.

Foto Alcide

 

 

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