0-0
Olbia (3-4-2-1): Tornaghi, La Rosa, Emerson (87’Di Paolo) e Altare; Demarcus (62’Arboleda), Lella (69’Pennington), Ladinetti e Cadili; Marigosu e Giandonato (62’Ragaztu); Gagliano A disposizione: Van Der Want, Piztalis, Della Bernardina, Secci, Cossu, Occhioni, D’Agostino, e Udoh Allenatore: Massimo Canzi
Lucchese (3-5-2): Coletta, Benassi, De Vito e Dumancic; Panati (56’Papini), Sbrissa (46’Cesaay), Cacetta (46’Signori), Kosovan e Adamoli; Nannelli e Bianchi (86’Molinaro) A disposizione: Biggeri, Lo Curto, Solcia, Bartolomei, Forciniti, Meucci, Scalzi e Moreo Allenatore: Giovanni Lopez
Arbitri: Francesco Cosso di Reggio Calabria (Assistenti De Angelis di Roma 2 e Tomasello Andulajevic di Messina)
Note: ammoniti Dumancic, Marigosu, Kosovan e Benassi Calci d’angolo 6-2. Recupero 2’e 3’.
OLBIA - Esce il segno X sulla ruota del “Nespoli” di Olbia tra gli isolani e la Lucchese, nel recupero della ottava giornata. Per la prima volta in stagione i rossoneri hanno mantenuto inviolata la propria porta, denotando di aver già assimilato l’impostazione tattica richiesta da Lopez.
Lo 0-0 finale rispecchia fedelmente una gara dai due volti: meglio la Pantera nella prima frazione, secondi 45’ di marca gallurese con gli ospiti apparsi in debito di ossigeno. Un aspetto preventivabile alla luce dei tanti calciatori si stanno lentamente reintegrando nel gruppo dopo essersi negativizzati. Buona anche la produzione offensiva di capitan Benassi e compagni, con l’amaro in bocca che resta per l’occasione capitata a Bianchi in avvio di ripresa.
Non bisogna farsi ingannare dalla classifica: l’Olbia è un complesso di discreto livello, con buone individualità a centrocampo. Il pari del Nespoli, dunque, non è assolutamente da disprezzare sebbene tra le due compagini rimangono cinque le lunghezze di distacco a favore degli isolani. Venendo, come di consueto, alle prove dei singoli devono essere evidenziati le prove di Kosovan, Adamoli, vera e propria spina nel fianco dell’Olbia nel primo tempo e del possente Dumancic. In attesa di ritrovare la migliore condizione fisica di tutta la maxi rosa rossonera, ad oggi sono 30 i tesserati della Lucchese, la strada tracciata da Lopez pare essere quella giusta per ottenere la salvezza.
Per una volta l’esito dei tamponi, effettuati nella giornata di lunedì 16 novembre sorride completamente alla Lucchese, di scena ad Olbia per il primo dei tre recuperi da effettuare. Nessun nuovo positivo e ben sei negativizzati recuperati per la panchina. Lopez, dal canto suo, conferma in blocco l’undici che tre giorni fa ha dato segnali di ripresa sul difficile campo della Pro Sesto. Dumancic recupera dal piccolo affaticamento accusato in terra lombarda, così come Panati viene confermato sulla corsia destra. In attacco spazio alla rapidità e alla classe del duo millenial Bianchi-Nannelli.
L’Olbia, reduce dalla prima vittoria in questa campionato, propone due variazioni; turno di riposo per Pennington, sostituito da Demarcus, prodotto del settore giovanile isolano mentre un problema fisico nel riscaldamento mette fuori causa Udoh. Al posto dell’ex Viareggio dentro Gagliano, uno dei tanti giovani in prestito dal Cagliari. Panchina per il figliol prodigo Ragaztu, ancora alla ricerca della migliore condizione fisica.
Il primo squillo del caldo pomeriggio sardo è della Pantera. Al 6’ slalom speciale sulla sinistra di Adamoli, non nuovo a questi spunti, culminato con un tiro smanacciato da Tornaghi. Sempre da quella corsia nasce una combinazione tra il laterale classe 2001 e Bianchi, con la conclusione di quest’ultimo alzata sopra la traversa dal portiere locale. Attento lo stesso Tornaghi su un velenoso traversone scoccato dal solito Adamoli. Incoraggiante l’inizio di contesa dei rossoneri. L’Olbia predilige un ragionato possesso palla, non particolarmente veloce per scalfire la retroguardia ospite, come al 19’ quando De Vito legge bene in anticipo l’inserimento di Gagliano. La squadra di Canzi gioca di fioretto, la Lucchese, invece, usa la spada e torna a sfiorare il vantaggio. Corre il 28’ quando Adamoli dà vita all’ennesima galoppata personale, primo tempo davvero difficile per il dirimpettaio Demarcus, neutralizzata con una respinta dal vigile Tornaghi. Per assistere al primo tiro verso la porta di Coletta da parte dei galluresi si deve attendere il minuto numero trentadue con un diagonale di Giandonato fuori misura.
Nell’intervallo Lopez effettua una doppia sostituzione in mezzo al campo: fuori Sbrissa e Caccetta, entrambi apparsi affaticati, dentro Signori e Cesaay. A partire meglio dai blocchi questa volta è l’Olbia, insidiosa già al 48’ quando ci vuole una pronta uscita di Coletta, con la collaborazione di Kosovan, a fermare l’avanzata di Gagliolo. Sulla destra adesso i rossoneri iniziano a soffrire con Lopez costretto a correre ai ripari inserendo Papini, al rientro dopo diverse partite passate ai box, per Panati. Al 58’ colossale palla gol per la Lucchese. Un retropassaggio suicida di Altare concede a Bianchi il via libera per presentarsi a tu per tu con Tornaghi difettando però nella mira. Sfera che termina di un soffio sul fondo.
Prime mosse tattiche anche per Canzi che si gioca la carta Ragaztu in luogo di Giandonato, uno dei migliori dei suoi. Con il passare dei minuti la Pantera tende ad abbassare troppo il proprio baricentro; in questa fase della partita balza ancora di più agli occhi la prestazione di Kosovan, sempre pronto a sacrificarsi in fase di rottura. Il centrocampista ucraino appare il principale rigenerato dalla cura Lopez. Al 71’ Ragaztu da dentro l’area spara di sinistro a lato. Nel finale Coletta risponde ancora una volta presente sul destro dal limite dell’area di La Rosa, difensore con il vizio del gol. Un pareggio che serve per accorciare le distanze sulla Giana Erminio, penultimo forza del campionato e distante quattro punti, che domenica prossima alle 15 scenderà al Porta Elisa, per un altro scontro salvezza di grande importanza.