4 - 5
Lucchese (3-4-1-2): Coletta, Dumancic, Benassi e Solcia (34’Meucci); Adamoli, Sbrissa (46’Moreo)(59’Lo Curto)(81’Panati), Ceesay e Papini; Scalzi (46’Molinaro); Nannelli e Bianchi A disposizione: Biggeri, Cellamare, Signori, Bartolomei, Convitto, De Vito e Caccetta Allenatore: Giovanni Lopez
Albinoleffe (3-5-2): Savini, Canestrelli, Mondonico e Riva; Gusu, Giorgione, Genevier, Piccoli e Gelli (34’Ghezzi); Galeandro e Manconi A disposizione: Paganesi, Caruso, Cerini, Berbenni, Nichetti, Riva, Maffi e Gabbianelli Allenatore: Marco Zaffaroni
Arbitro: Daniele De Tommaso di Rimini (Assistenti Paggiola di Legnano e De Nardi di Conegliano)
Marcatori: 22’, 32’, 48’ e 58’ Manconi, 62' (r) Giorgione, 72’ Bianchi, 74’ Nannelli, 85' Benassi e 91’ Meucci
Note: Ammoniti Canestrelli, Mondonico e Benassi. Calci d’angolo 1-0 Recupero 3’ e 3’.
LUCCA - Seconda sconfitta consecutiva per la Lucchese che grazie a venti minuti finali giocati con grinta e cuore, complice il calo mentale degli ospiti, torna a casa con un passivo finale meno pesante. Il 4-5 finale, risultato d’altri tempi, non deve trarre in inganno; per 70’ minuti l’Albinoleffe è stato assoluto padrone dei campo issandosi sino allo 0-5, trainata da un super Manconi e dai grossolani errori dei rossoneri. La Pantera, infatti, ha palesato oltre ai ben noti limiti tecnici anche uno spaventoso blocco psicologico. Lopez, sconsolato per buona parte della gara a seguire l’anonima prestazione dei suoi ragazzi, dovrà ripartire da questo finale conscio dei rinforzi che dovranno arrivare nel mercato di riparazione. Da qui alla fine del 2020 sarà necessario, comunque, un salto di qualità a livello mentale di tutti i calciatori rossoneri perché le altre pericolanti, vedi Giana Erminio e Olbia, hanno in qualche modo mosso la classifica. Questa serie C dai ritmi forsennati non ha la pazienza di aspettare nessuno.
Per il secondo recupero stagionale Lopez propone diversi cambiamenti: in difesa De Vito viene sostituito da Solcia mentre Papini agisce sulla destra in luogo di Panati. Nel 3-4-1-2 Nannelli è il trequartista alla spalle del tandem Bianchi-Scalzi. Nemmeno convocato Kosovan. Gli ospiti, privi di alcuni elementi importanti come la punta Sasha Cori e Petrolungo, attuano il consueto 3-5-2 con Zaffaroni costretto ad un repentino cambio prima del fischio iniziale. Un problema fisico nel riscaldamento mette k.o. Gabbianelli, rimpiazzato dall’esperto Riva con Galeadro spostato sulla linea offensiva in coppia Manconi. Gli esterni sulle corsie rispondono ai nomi di Gusu e Gelli.
Arriva grazie al numero 23 seriano la prima occasione del pomeriggio. Al 9’ bella discesa dello stesso Gelli che taglia a fette la retroguardia rossonera per poi peccare nel servizio a centro area verso Manconi. Cinque minuti più tardi Savini si distende per respingere una punizione ben calciata da Scalzi. Al 22’ un errato retropassaggio di Ceesay permette a Galeandro di verticalizzare per Manconi, freddo nello scartare Coletta e a depositare la sfera nella porta sguarnita. Quinto centro in campionato per il classe 1994. È un colpo durissimo per il morale di una sfiduciata Pantera che dieci minuti più tardi incassa il secondo “destro”.
Un lungo rilancio, totalmente casuale, di Canestrelli innesca la corsa dello scatenato Manconi, che brucia sullo scatto Solcia, partito in vantaggio, e secca con un diagonale l’incolpevole Coletta. Immediata la contromossa di Lopez che toglie proprio Solcia per Meucci passando così ad un 4-3-1-2. Contemporaneamente un guaio muscolare costringe al forfait Gelli. Sprazzi di riscossa rossonera si intravedono al 43’ quando una bella combinazione sull’asse mancina Adamoli-Nannelli libera a centro area Bianchi. Il talento scuola Genoa apre però troppo il piatto destro; il pallone termina di poco a lato. È solo un’illusione perché proprio all’incedere del terzo ed ultimo minuto di recupero, l’Albinoleffe cala il tris. Bianchi, apparso in ombra, si fa anticipare da Riva; immediata la verticalizzazione di Giorgione per Manconi che, approfittando delle maglie larghe della difesa rossonera, supera ancora una volta Coletta.
Per ribaltare una situazione disperata, il tecnico rossonero si gioca le carte Molinaro e Moreo al posto di Sbrissa e Scalzi. Sempre un 4-3-1-2 con l’ex Cosenza nelle vesti di fantasista. Ti aspetteresti una Lucchese arrembante, invece a rendersi pericolosi sono sempre i seriani. Ci vuole una decisiva uscita bassa di Coletta sul baby Ghezzi. Sugli sviluppi della successiva punizione laterale, Manconi esplode un destro di rara bellezza da fuori che bacia il palo interno ed entra in rete. Notte fonda per i rossoneri con Lopez che richiama subito in panchina, dopo soli quattordici minuti di gioco, Moreo.
Il diluvio sulla Pantera continua ad abbattersi al 62’ quando De Tommaso sanziona con un rigore l’intervento di Adamoli su Gusu. Dal dischetto Giorgione, ultima superstite dell’Albinoleffe versione 2016-2017, insacca sebbene Coletta avesse intuito la direzione. In un sussulto di orgoglio, Bianchi si toglie la soddisfazione personale al 72’ sorprendendo Savini con una conclusione sul primo palo. Centoventi secondi più tardi è il turno di Nannelli; il classe 2000 finalizza una caotica azione nell’area lombarda con un potente destro. I rossoneri continuano a macinare calcio di fronte ad un Albinoleffe rimasto “piantato” sui pedali come un ciclista stravolto dopo una lunga fuga. Al 81’ capitan Benassi accorcia ulteriormente le distanze con un calcio di punizione dal limite dell’area. Non proprio impeccabile nella circostanza Savini, sorpreso sul proprio palo. Addirittura nel primo minuto dei tre di recupero Meucci porta il punteggio sul 4-5 con uno strepitoso esterno che muore all’incrocio dei pali.
Una veemente reazione d’orgoglio nei venti minuti finali che non cancella, però, la brutta prestazione offerta nei precedenti 70’ minuti. E domenica a Pistoia contro gli arancioni, freschi del cambio di allenatore, c’è l’ennesimo spareggio salvezza che assomiglia alla più classica delle ultime spiagge.
Foto Ciprian Gheorghita