2-0
Pistoiese (4-3-1-2): Vivoli, Pierozzi, Solerio, Romagnoli (46’Camilleri) e Simonti; Spinozzi, Cerretelli (65’Simonetti) e Mal (89’Tempesti); Valiani; Cesarini (92’Rondinella) e Chinellato (46’Gucci) A disposizione: Toselli, Llamas, Salvi, Gucci, Giordano, Stoppa, Renzi e Tramacere Allenatore: Giancarlo Riolfo
Lucchese (3-5-2): Coletta, Benassi, De Vito (84’Ceesay) e Dumancic (84’Solcia); Papini, Panati (84’Convitto), Meucci, Sbrissa (67’Moreo) e Adamoli; Nannelli e Bianchi A disposizione: Biggeri, Panariello, Lionetti, Cellamare, Signori, Bartolomei, Fazzi e Caccetta e Allenatore: Giovanni Lopez
Arbitro: Paride Tremolada di Monza (Assistenti Donato di Milano e Rizzotto di Roma 2)
Marcatore: 29’Chinellato e 81’Valiani
Note: Prima del calcio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Diego Armando Maradona. Ammoniti Sbrissa, Spinozzi, Dumancic, Benassi e Romagnoli Calci d’angolo 4-3. Recupero 0’ e 3’.
Dal derby della speranza riemerge la Pistoiese mentre la Lucchese vede allontanarsi ulteriormente, complice anche la vittoria dell’Olbia, altre due formazioni che la precedevano in classifica. In attesa del posticipo che vedrà impegnato a Como domani sera il Piacenza (fermo a quota 9) e dei punti di penalizzazioni che subirà Livorno, la squadra di Lopez si lecca nuovamente le ferite in una gara iniziata con il piglio giusto, scomparso però dopo il vantaggio dei locali, frutto di una madornale topica difensiva. Da quel momento in avanti, capitan Benassi e compagni hanno subito il contraccolpo psicologico non creando più occasioni dalle parte di Vivoli sino al 94’.
Una lacuna caratteriale che le altre squadre in lotta per retrocedere, anch’esse alle prese con i loro problemi, non hanno. A salvarsi nell’incolore prova del Melani sono stati il solito Adamoli, un vivace Nannelli che ha battagliato contro i corazzieri della difesa arancione, e Sbrissa. Una volta passata in vantaggio la Pistoiese, autrice di una prestazione non trascendentale ma sicuramente più volitiva, ha sfruttato la qualità dell’highlander Valiani, classe 1980 ma con la corsa dei tempi migliori, e di Cesarini oltre che delle maggiori alternative in attacco, come Gucci e Chinellato. Farebbe carte false mister Lopez per avere in rosa almeno una prima punta con queste caratteristiche. Da qui al mercato di gennaio, che dovrà essere la panacea di tutti i mali rossoneri, mancano ancora cinque partite, a cominciare dal recupero di mercoledì 2 dicembre in quel di Pontedera. Urge collezionare il maggior numero di punti da qui alla osta per evitare di perdere contatto con il treno play-out.
Posta in palio altissima al “Marcello Melani” di Pistoia: gli arancioni e la Lucchese, infatti, chiedono da questo derby una svolta al loro accidentato campionato. La Pantera, priva degli infortunati Kosovan, Cruciani, Scalzi, Molinaro e Lo Curto, si schiera in campo con un 3-5-2- e con tre cambi rispetto alla formazione titolare scesa in campo nel recupero contro l’Albinoleffe. De Vito ritrova posto al centro della difesa, il duttile Panati parte come mezzala in una mediana guidata da Meucci. Davanti per la quinta gara di fila conferma per il tandem Bianchi-Nannelli. Novità anche in casa Pistoiese, alla prima uscita con mister Riolfo in panchina. Il tecnico ligure stravolge tatticamente i locali impostando un 4-3-1-2; Romagnoli e Solerio sono i centrali difensivi mentre l’esperto capitan Valiani si muove da trequartista alle spalle di Chinellato e Cesarini. Tra le fila dell’olandesina gli assenti rispondono ai nomi dell’infortunato Mazzarani e dello squalificato Perucchini.
Incoraggiante l’approccio dei ragazzi di Lopez, scesi in campo con una maglia bianca e pantaloncini rossi. Al 2’ pezzo di bravura di Flavio Bianchi che, dopo aver agganciato un pallone al limite dell’area, scocca un sinistro che sfiora l’incrocio dei pali. Immediata la replica degli arancioni con Valiani che spara alto da centro area un servizio di Pierozzi. Sarà una delle chiavi tattiche della serata il duello tra il giocatore di proprietà della Fiorentina ed il dirimpettaio Adamoli. La Lucchese concede un prolungato ma sterile possesso palla ai locali per poi sfruttare la velocità dei propri avanti come al 13 quando Nannelli fila via sulla sinistra peccando d’altruismo anziché calciare in porta. Sessanta secondi più tardi Vivoli respinge con qualche apprensione una botta da fuori area di capitan Benassi. Al minuto numero ventidue brivido per gli ospiti, con la conclusione di Cesarini deviata da Dumancic di un soffio a lato con Coletta ormai fuori causa.
L’ordinata prova della compagine ospita viene macchiata al 29’ da un madornale errore pagato a caro prezzo. Il libero Valiani, perso completamente dal diretto marcatore, viene pescato in area di rigore dalla rimessa laterale di Pierozzi. Dopo un rimpallo il pallone arriva sul secondo palo dove l’altrettanto smarcato Chinellato ribadisce in rete con un comodo tap-in. Una leggerezza difensiva difficilmente spiegabile a questi livelli. Il solito Bianchi prova a suonare la carica chiamando alla respinta laterale Vivoli. Lucchese al riposo, quindi, in svantaggio: pedaggio troppo pesante per la squadra di Lopez che deve recitare il mea culpa per le modalità con cui ha incassato il gol di Chinellato. Seconda frazione che si apre con un duplice cambio comandato da Riolfo: fuori lo stesso Chinellato e Romagnoli, dentro Gucci e Camilleri con la disposizione tattica degli arancioni rimasta immutata. Al 51’ una transizione rossonera condotta da capitan Benassi viene concluso da un destro sballato di Nannelli. Un altro errore banale per poco non costa nuovamente caro ai rossoneri, salvati dalla provvidenziale scivolata di Meucci. Al 64’ altro destro fuori bersaglio di Spinozzi da 20 metri. Per cercare di svegliare dal torpore i suoi ragazzi, mister Lopez aumenta il proprio potenziale offensivo inserendo Moreo in luogo di Sbrissa, uno dei più positivi. Lucchese graziata al 73’ da Cesarini: l’ex Siena mette clamorosamente sopra la traversa da pochi passi un assist volante di Gucci.
Timide proteste dei rossoneri a dieci minuti dalla fine per un contatto tra Bianchi e Solerio. Tempo due minuti e le flebili speranze degli ospiti, impalpabili nella ripresa, svaniscono. A trovare l’angolo giusto ci pensa Valiani, inesauribile a dispetto delle sue 40 primavere, che trasforma un calcio di rigore in movimento su servizio di Gucci. È il punto esclamativo su un match che sancisce la nona sconfitta stagionale di una Lucchese che, oltre agli arcinoti limiti tecnici, anche oggi ha denotato un preoccupante gap mentale.