L’euforia regna sovrana tra le fila di una Pantera tornata prontamente al successo in un turno di campionato segnato sul calendario con un circoletto rosso, alla luce della presenza dell’importante scontro diretto tra Caronnese e Prato. Al triplice fischio finale i rossoneri hanno guadagnato due punti sulle rivali sopracitate, sul Real Forte Querceta e tre sulla Sanremese, travolta a sorpresa dal Vado. Davanti ai taccuini si presenta il direttore generale Mario Santoro entusiasta, oltre che per il successo, specialmente per il rinnovato clima positivo venutosi a formare sulle tribune del Porta Elisa. Un successo importante per questo gruppo dirigenziale, da soli sei mesi al timone della Pantera.
“Molto soddisfatto di tantissime cose.” – ha affermato Santoro- “Ho rivisto un clima di passione intorno alla squadra, un grande gruppo che voleva vincere; come società non possiamo che essere soddisfatti. In questi cinque giorni che ci separano dalla fine del mercato, staremo al pezzo per sfruttare eventuali occasioni. Siamo sulla buona strada per ricreare l’entusiasmo dei bei tempi.”
Con la consueta franchezza, Francesco Monaco ha analizzato questo ritorno al successo dei suoi ragazzi, dimostrando come il passo falso di due settimane fa contro il Borgosesia sia stato il più classico degli incidenti di percorso.
“Al di là del modulo e delle assenze, nel primo tempo abbiamo sofferto tantissimo il palleggio a centrocampo.” – ammette il trainer rossonero- “Il GhiviBorgo ci ha messo, onestamente, in difficoltà con le loro ripartenze. L’occasione creata nel primo tempo da Iadaresta ha avuto la funzione di una sveglia per la ripresa. I ragazzi hanno fatto intravedere quella grande voglia di ottenere a tutti i costi il risultato. Nannelli ha sfornato una serie di traversoni interessanti, così come Nolè ha tirato fuori dal cilindro un gran gol. Ci siamo esaltati nelle difficoltà. Buono l’impatto fisico di Matteoni, che da circa una settimana si sta allenando con noi. Felice per il primo gol di Iadaresta.”
Parentesi conclusivo dedicata al calciomercato, con il ds Deoma che fa il punto della situazione. “In questi ultimi cinque giorni può accadere di tutto.” – ha rivelato il dirigente rossonero- “Posso assicurarvi che in uscita, sebbene siano diversi i nostri ragazzi finiti sotto i riflettori di club professionisti, non ci saranno uscite.”
In casa GhiviBorgo a presentarsi davanti ai microfoni tocca all’esperto Rino Lavezzini. I tre punti mancano ancora dallo scorso 6 ottobre, ma l’ex Genoa e Viareggio dimostra di credere alla permanenza in D.
“Il gol ha spaccato la partita. Sino a quel momento la squadra mi era piaciuta, credo che questa sia la strada giusta per centrare il nostro traguardo attraverso l’impiego dei giovani.” – ha esordito l’allenatore emiliano- “Solo negli ultimi venti minuti i ragazzi non hanno fatto quello che volevo, fermo restando la caratura tecnica degli avversari. Alla fine sarei felice se la Lucchese vincesse il campionato e noi ottenessimo la salvezza. Tra i singoli, mi permetto di citare il classe 2001 Viti, in attesa del rientro di Fomov. In attacco, per caratteristiche fisiche delle punte, non abbiamo una vera e propria “boa” in grado di tenere palla e farci salire.”