Se nel dopo partita del vittorioso incontro per 4 a 1 della Lucchese sulla Ternana, seconda in classifica, l’allenatore delle Fere Ignazio Abate recita il mea culpa, accollandosi tutte le responsabilità del clamoroso scivolone che allontana gli umbri dalla vetta della classifica e da una promozione diretta, mister Giorgio Gorgone, accolto dagli applausi della sala stampa, taglia corto sulla vittoria meritatissima dei suoi, forse la più bella dell’ultimo anno e mezzo, analizzando la situazione attuale della Lucchese più in generale. Premesso che prima dell’ingresso di Gorgone in sala stampa il direttore generale della Lucchese Riccardo Veli ha “intimato” agli organi di stampa di non fare domande al mister sulla situazione societaria perché, a suo dire, “non è l’allenatore a dover rispondere o trattare questo tema”, il condottiero romano si è guardato bene dal farlo e, anzi, ha tenuto a puntualizzare, a tal proposito, alcuni aspetti di fondamentale importanza. “Se volete farmi delle domande – ha esordito Gorgone – potete farle ed io sarò liberissimo di rispondere. Ringrazio tutti i giocatori, Claudio (Ferrarese n.d.r.) e tutto lo staff, persone che stanno qui, con grande passione, a giocarsi qualcosa che non è scontato. Stiamo vivendo una situazione grottesca ed io adesso chiedo soltanto una cosa. Che chi si è preso questa società faccia chiarezza. È disposto a saldare ed a pagare? Se si, sarà il padrone di questa società, sarà proprietario, capo e sarà liberissimo di fare tutte le valutazioni che vuole. Al terzo passaggio di proprietà in due mesi, noi tutti chiediamo cortesemente a questi signori, se non hanno, per qualsiasi motivo, le possibilità, le tempistiche o qualsiasi altra cosa, per adempiere a delle cose imminenti, di essere chiari perché non saremo più disposti a sopportare questa “tiritera” di rimandi. Ci sono le condizioni per saldare le scadenze e di fare tutto? Ma se non siete in grado di farlo, lasciate questa squadra continuare e sarà quel che sarà. Non si può più sopportare di stare appesi all’attesa di sapere se pagheranno o no. Il nostro interesse è che questa squadra si salvi e non fallisca e non ritorni nel baratro. Se anche ci salviamo ed a giugno la società fallisce, che cosa stiamo facendo adesso? Tre cambi di proprietà e può sparire la Lucchese, cosa folle e molto grave”. Gorgone puntualizza poi: “Non è moralmente giusto, non è etico ed a me non va più bene. Abbiate rispetto di questa squadra e di questa città e se non potete farlo (di pagare), ve ne dovete andare, e non ci sarebbe niente di male. Non siamo più disposti ad aspettare che non succeda niente ed allora ripeto, senza parlare di malafede, se non sono in grado di ottemperare se ne devono andare. Se non avremo una risposta entro la partita di sabato contro il Pontedera …….”. Non conclude la frase il mister, ma chiude così: “Se si deve morire, almeno uno si prepara alla morte ma far finta di nuovo che ci stiamo salvando e poi moriamo di nuovo, a noi questo non va più bene”. A questo punto sembra evidente che la prossima settimana sarà decisiva per le sorti dei rossoneri, che potrebbero, come probabilmente è giusto che sia, non essere assolutamente legate al campo, e si ha proprio l’impressione che se la nuova proprietà non dovesse ottemperare ai propri impegni o procrastinare di nuovo, la squadra con tutto lo staff potrebbe arrivare a prendere una decisione drastica.