Nella sala stampa del “Marcello Melani” di Pistoia, dodicesima tappa del campionato della Lucchese che tra contagiati al Covid-19 e sconfitte assomiglia tristemente ad una via crucis, il trainer rossonero Giovanni Lopez ha poco da rimproverare ai suoi ragazzi, scesi in campo per la quinta volta nel giro di 14 giorni. Il bersaglio principale del condottiero della Pantera è l’organizzazione della Lega Pro, nella fattispecie il suo numero uno Francesco Ghirelli, per la disposizione nel calendario dei tre recuperi, l’ultimo verrà giocato mercoledì 2 novembre a Pontedera, tutti a ridosso di altrettanti gare di campionato e con gran parte della rosa rossonera alle prese con gli strascichi del coronavirus.
“La mia squadra ha disputato un’ora di match positivo dinanzi ad una compagine importante come la Pistoiese, mettendola anche in difficoltà.”- è la disamina di Lopez- “Ai miei ragazzi, alcuni dei quali usciti malconci, non ho nulla da dire. Siamo reduci da cinque partite nel giro di 14 giorni con ben 21 calciatori alle prese con gli strascichi del contagio al Covid-19 che mettono a repentaglio la propria incolumità non essendo al massimo della condizione. Mercoledì saremo in campo a Pontedera. Per questo ringrazio caldamente il presidente Ghirelli e la Lega Pro che mettono davanti il rispetto del protocollo anziché la salute dei calciatori. Sarebbe bastato dilatare nel tempo i recuperi.”
Il tecnico romano, poi, aggiorna il conteggio dell’infermeria rossonera. “Stasera un calciatore si è stirato mentre ad un altro è uscita la spalla.” – ha dichiarato Lopez- “è impossibile scendere in campo in queste condizioni. Mi dispiace vedere ragazzi di 20 anni, che a cose normali non avrebbero avuto problemi, essere sfiniti per i crampi. In Italia viene prima il rispetto dei protocolli che la salute dei calciatori. Non ho dubbi, comunque, che la Lucchese si salverà.”