3-0
Pro Patria (3-5-2): Greco, Gatti, Lombardoni e Boffelli; Pizzul (63’Ferri), Galli, Bertoni (78’Spizzichino), Nicco (53’Fietta) e Colombo; Parker e Kolaj (63’Le Noci) A disposizione: Mangano, Saporetti, Molinari, Cottarelli, Piran, Dellavedova, Pisan e Castelli Allenatore: Ivan Javorcic
Lucchese (4-2-3-1): Coletta, Papini, Benassi, Panariello e Adamoli (60’Bartolomei); Meucci e Cruciani (46’Bitep); Nannelli, Fazzi (70’Lionetti) e Scalzi (60’Convitto); Moreo (81’Molinaro) A disposizione: Biggeri, Signori, Solcia e De Vito Allenatore: Francesco Monaco
Marcatore: 18’ Parker su rigore, 27’ Lombardoni e 50’ Kolaj
Arbitro: Dario Madonia di Palermo (Assistenti Lorenzo D’Ilario di Tivoli e Giulia Tempestilli di Roma 2)
Note: ammoniti Boffelli, Pizzul, Bitep, Panariello, Bertoni, Meucci e Coletta. Calci d’angolo 7-5. Recupero 0’ e 5’.
In quella che doveva essere la partita del riscatto, la Lucchese incassa la quinta sconfitta consecutiva cedendo per 3-0 alla Pro Patria, entità che nelle precedenti partite aveva segnato solo due reti. Alla Pantera odierna è mancato tutto: trame di gioco, solidità difensiva e un attacco in grado di pungere. Quello che però, secondo il modesto punto di osservazione di chi scrive, deve far preoccupare è la mancanza di mordente palesata in tutta la partita, come se diversi giocatori non avessero ancora l’idea di cosa voglia dire indossare e, soprattutto, onorare lottando fino all’ultimo secondo la maglia della Lucchese. L’impressione è che, al di là dell’arrivo di Caccetta, a questa rosa monstre di 27 calciatori manchino degli elementi in grado di conoscere e non subire la Serie C. In difesa, ad esempio, si sente ancora la mancanza di un terzino destro over mentre in attacco l’ultimo arrivato Moreo deve ritrovare lo smalto dei giorni migliori. L’ex Sean Parker, uno che a Lucca non aveva lasciato un grandissimo ricordo, ha fatto letteralmente ammattire il reparto difensivo rossonero. La Pro Patria, che non ha il potenziale economico di Como e Novara, ha dimostrato come con competenze e continuità si possa fare un calcio sostenibile anche nell’inferno, per le casse dei club, di una Serie C senza tifosi.
Allo “Speroni” di Busto Arsizio la Lucchese affronta una tappa importante di questa prima parte di campionato, sin qui avaro di soddisfazione. Contro la solida Pro Patria, presente al gran completo eccezion fatta per Ghiodi, la Pantera vuole abbondonare la scomoda ruolo di fanalino di coda con un blitz in terra lombarda. Senza Lo Curto, Bianchi, Kosovan, nemmeno convocato, e con Caccetta in ritardo di condizione, mister Monaco rispolvera il 4-2-3-1. Nuova chance nel pacchetto arretrato per Panariello mentre Cruciani ritrova il suo abituale posto in cabina di regia. Nannelli, Fazzi e Scalzi formano il pattuglia di trequartisti alle spalle dell’unica punta Moreo.
Javorcic, dal canto suo, conferma il classico 3-5-2 proponendo tre novità rispetto all’ultima partita. In difesa si rivede Lombardoni, così come sulla corsia destra spazio all’esperto capitano Colombo (trascorsi in A con Torino e Udinese) mentre in attacco tocca a Kolaj affiancare Sean Parker, unico ex di turno. Al 6’ primo intervento del pomeriggio di Jacopo Coletta, provvidenziale nel murare la conclusione ravvicinata di Kolaj. Sempre il classe 2000 si rende pericoloso con un destro che sfiora l’incrocio dei pali. La Lucchese non riesce ad imbastire delle trame offensive e così i bustocchi, usufruendo di un dubbio calcio di rigore, sbloccano il punteggio. Madonia punisce con la massima punizione il contatto tra Parker e Coletta, che tocca l’ex rossonero dopo che questi aveva già calciato. Nonostante le veementi proteste degli ospiti, il fischietto siciliano è irremovibile nella sua decisione. Si presenta dal dischetto lo stesso Parker che spiazza l’estremo difensore rossonero.
Nemmeno il gol incassato sveglia dal torpore la Lucchese, nuovamente punita al minuto numero ventisette sugli di un corner regalato. Lombardoni ha il tempo di colpire da solo di testa e di ribadire definitivamente il primo salvataggio di Coletta. 2-0 e Lucchese in grossa difficoltà. Davvero brutto il primo tempo di capitan Benassi e compagni, sempre in balia degli avversari e apparsi, forse è questo l’aspetto più grave, anche senza mordente necessario per rialzarsi da una delicata situazione.
Senza avere più nulla da perdere, Monaco toglie un centrocampista, Cruciani, per inserire una punta, Bitep, ammonito dopo neanche un minuto dal suo ingresso in campo. Ti aspetteresti una Lucchese determinata a tentare la rimonta e invece a colpire al 50’ è nuovamente la Pro Patria. Bella discesa sulla sinistra di Pizzul, cross per l’accorrente Kolaj che con il mancino fa secco Coletta. Primo gol tra i professionisti per l’attaccante albanese. Episodio che consegna agli archivi il match con ancora tutta una ripresa da disputare. Il valzer dei cambi, in questa occasione un anticipo di quello che nella pallacanestro si chiama “garbage time”, modifica il volto delle formazioni. Dopo settantadue minuti arriva il primo tiro verso la porta di Greco: a scoccarlo è Bitep, uno che non si risparmia mai quando entra in campo, sul quale il giovane portiere lombardo deve intervenire in due tempi. Lo stesso Greco si sporca i guantoni in zona cesarini alzando sopra la traversa una velenosa punizione laterale di Convitto.
Domenica arriverà al Porta Elisa, covid-19 permettendo visto i molti casi riscontrati tra i bianconeri, la Juventus U23. Servirà obbligatoriamente muovere la graduatoria per questo girone A , denso di impegni ravvicinati, di pazienza ne ha davvero poca.