A.S Lucchese
Claudio Polonia scrive al comune: "Sono pronto a rilevare le quote della Lucchese"
A volte ritornano e lo fanno anche in un modo inaspettato, rivolgendosi a quelli che, mesi prima, li avevano presi a pesci in faccia. La Lucchese 1905 è ad un passo dal baratro, con punti di penalizzazione a raffica e senza un euro...
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La Lucchese senza stipendio da ottobre pareggia a Sestri Levante mentre i tifosi fanno a botte con quelli del Perugia al casello Versilia
1 - 1 SESTRI LEVANTE (3-4-3): Guadagno, Podda (89’ Cominetti), Pane, Valentini, Montebugnoli, Fumo (79’ Parravicini), Brunet, Rossetti, Durmush, Clemenza (67’ Goglino), Piu. A disposizione: Fusco, Oneto,…
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Sindaco e assessori in visita di solidarietà alla Lucchese 1905 sul campo di Saltocchio. Il Mercatino del pesce pagherà le spese della trasferta a Sestri Levante
In quello che è sicuramente il momento più difficile per la Lucchese 1905, con il mancato pagamento degli stipendi da parte dell’attuale ultima, a dir poco, “evanescente” proprietà…
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Il presidente e amministratore della Lucchese Giuseppe Longo si dimette e fissa l'assemblea della società per il 25 febbraio
Il numero uno - ma quanto ce ne sono stati e quanti ce ne saranno da qui alla fine? - della Lucchese 1905 annuncia le proprie dimissioni senza spiegare alc unché e lanciano un appello all'amministrazione comunale affinché provveda a fare qualcosa - della serie mettersi le mani in tasca? - per il futuro della società rossonera
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Gorgone, un allenatore solo contro tutti: "Niente stipendi, siamo stati abbandonati, non c'è nessuna società"
Mister Gorgone si presenta in sala stampa assieme al direttore Claudio Ferrarese ed al direttore generale di Sanbabila s.r.l Riccardo Veli. “Gli stipendi, ad ora, non sono stati ancora pagati – esordisce l’allenatore – e non credo che verranno pagati da nessuno"
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Una Lucchese mai doma rimonta e batte il Perugia al Porta Elisa
La Lucchese vince 2-1 grazie ad un secondo tempo di rara intensità ed in cui ha letteralmente annichilito gli ospiti che pure erano andati in vantaggio nei primi minuti dell’incontro con Matos
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Lucchese col fiato sospeso: il Comune non ha interlocutori e vanta crediti dal gruppo Bulgarella. Saltocchio che fine farà?
Siamo molto vicini alla catastrofe e se entro stasera non verranno pagati circa 700 mila euro per stipendi e adempimenti vari, allora sarà davvero la fine annunciata già nei giorni scorsi. Intanto non si riesce a comprendere chi sia il proprietario della società rossonera e anche il sindaco Pardini non solo è preoccupato, di più
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Lucchese 1905: l'amministrazione comunale interagirà con il club solo tramite atti formali
L'amministrazione comunale di Lucca, consapevole dell'importanza che la Lucchese 1905 riveste per la città e per la sua comunità sportiva, sta seguendo con la massima attenzione l'evolversi della preoccupante situazione societaria del club
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Nico Venturi, addetto stampa ufficiale, lascia la Lucchese 1905: "Non me la sentivo più di continuare in questa situazione"
L'addetto stampa rossonero ha rassegnato le dimissioni e, a partire da lunedì 3 febbraio. non sarà più alle dipendenze della società. Una decisione personale che non solo apprezziamo, ma che riteniamo giusta visti anche i tempi e i personaggi che sono piombati nell'universo calcistico di questa città
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Non c'è trippa per gatti: la Lucchese perde anche contro la Pianese, la nuova società è come la precedente
Con un gol per tempo, di Nicoli e Mignani, la Pianese si impone nel derby toscano contro la Lucchese. Risultato bugiardo, a dire il vero, perché i ragazzi di mister Gorgone ci hanno provato in tutti i modi a rimettere in piedi la partita, sia nel primo che nel secondo tempo
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I nove punti conquistati nelle prime 12 giornate non sono certo il bilancio che il presidente della Pistoiese Orazio Ferrari si sarebbe aspettato alla vigilia della stagione. Nato sotto auspici interessanti, vedi l’approdo sulla panchina deli arancioni del figlio d’arte Nicola Frustalupi (cognome che evoca ricordi dolcissimi nella città toscana), il torneo che coincide con il centenario ha intrapreso una china a dir poco deludente in virtù delle premesse estive. Le sei sconfitte nelle ultime sette uscite, domenica capitan Valiani e compagni hanno lasciato i tre punti alla Juventus U23, hanno costretto i vertici societari ad effettuare una sostituzione alla guida tecnica: esonerato Frustalupi, alla prima esperienza da capo allenatore dopo una vita spesa da vice di Mazzarri, dentro Giancarlo Riolfo. L’ex trainer di Savona, Sanremese, Vis Pesaro, Torres e Carpi sarà atteso dalla delicata sfida salvezza, in programma domenica 29 novembre con calcio d’inizio alle 17.30, contro una Lucchese reduce dal rovinoso k.o. interno nel recupero contro l’Albinoleffe. La posta in palio al “Melani” è, inutile sottolinearlo, altissima.
Alla quinta partita in due settimane, con un gran parte della rosa che sta smaltendo le ultime tossine lasciate dal Covid-19, Lopez si attende una reazione d’orgoglio da parte dei suoi ragazzi oltre che ricevere buone notizie dall’infermeria. La Pantera, ancora mestamente fanalino di coda del girone A, ha sei lunghezze di ritardo, con una gara in meno, dal tandem delle penultime Piacenza-Pistoiese. Arancioni che, bene tenerlo a mente, avranno dalla loro il vantaggio di aver avuto un’intera settimana per preparare il derby numero 33. Il bilancio dei 32 precedenti andati in scena sul prato del “Melani” parlano di 15 successi di marca locale, 11 pari e sei vittorie dei rossoneri, l’ultima delle quali è il 2-4, seconda giornata, della stagione 2018-2019. La squadra di Favarin si impose per effetto della doppietta di capitan Bortolussi, del chirurgico sinistro da fuori area di Strechie e del guizzo nella ripresa di Sorrentino che cancellarono prepotentemente l’uno-due iniziale firmato dall’ex Jacopo Fanucchi e Latte Lath.
Pistoiese-Lucchese sarà diretta da Paride Tremolada di Monza, coadiuvato dagli assistenti Orazio Luca Donato di Milano e Francesco Rizzotto della sezione di Roma 2.
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Il day after della sconcertante prestazione offerta contro l’Albinoleffe, i quattro gol siglati nel finale dai rossoneri non devono assolutamente trarre in inganno, è l’occasione per fare un bilancio sui motivi che hanno portato la Lucchese a racimolare soltanto tre punti in 11 giornale. Per risalire ad un campionato nel quale la Pantera non aveva ancora vinto una partita a questo punto della stagione, tocca tornare indietro fino alla stagione 1998-1999, l’ultima disputata in Serie B. Allora il digiuno dai tre punti si interruppe alla dodicesima, 2-1 alla Cremonese; la speranza è che ciò possa accadere domenica al “Marcello Melani” di Pistoia, ma la salvezza della Pantera non potrà trascendere da un robusto restyling nel mercato di gennaio.
Quando al 26 novembre di questo anno di disgrazia 2020 sono stati tesserati 31, leggasi trentuno giocatori, con annesso cambio di guida tecnica, appare evidentemente come la sessione estiva del calciomercato sia stata in gran parte sbagliata. Il colpevole non era Francesco Monaco tanto meno Giovanni Lopez, costretto a lavorare per pochi giorni con il gruppo al completo a causa di una fase di stagione densa di impegni ravvicinati. Sarebbe impossibile chiedere al trainer romano di avere già una conoscenza definita di tutti gli elementi a sua disposizione.
Oltre ai limiti tecnici, non deve essere dimenticato come la Lucchese sia stata colpita nelle scorse settimane dalla positività al covid-19 di ben 22 componenti del gruppo squadra. Naturale, quindi, come la condizione fisica dei rossoneri non sia al top, ma il campionato di pazienza purtroppo non ne ha. Ci sarebbe da interrogarsi, e qui giriamo la palla al presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, se non fosse stato meglio sospendere il campionato per un mese permettendo così la disputa delle miriade di recuperi, i rossoneri hanno un match in meno, in programma nei tre gironi per giungere ad un allineamento del torneo. Ma questo è un altro discorso. Di certo la variante covid-19, con cui tutte le formazioni dovranno fare i conti, sarà una discriminante gravosa nel proseguo della stagione.
Prima di addentrarci nei limiti tecnici palesati dalla Pantera, quello che ha lasciato perplessi assistendo al match di ieri è stato il black-out mentale scattato nelle teste dei rossoneri dopo il primo gol siglato da Manconi, autore di una clamorosa quaterna. Quando i risultati non arrivano prevale un certo scoramento ma, al tempo stesso, bisogna avere anche la capacità di reagire rapidamente senza attendere il rilassamento del rivale di turno, appagato dopo essere fuggito nel punteggio. Un atteggiamento francamente non comprensibile, considerando che indossare la maglia rossonera, perdonateci se verremo tacciati di demagogia, deve essere un motivo di orgoglio e responsabilità. La Lucchese non è una squadra come le altre, forte di una storia ultracentenaria ricca di imprese, ultima delle quali la clamorosa salvezza conquistata nella notte di Bisceglie in C soltanto due stagioni fa, senza alle spalle una società, dal quel manipolo di ragazzi allenati da Giancarlo Favarin. Calciatori che, sebbene la maggior parte dei quali siano passati a Lucca solo per una stagione, avevano tatuati sulla propria pelle i colori rossoneri oltre che ottimi individualità tecniche. Rivedere, a partire dal derby di domenica, quello spirito sarebbe un bel viatico per il futuro. Adesso sarebbe un peccato perdere dopo soli 12 mesi la Serie C, ritrovata grazie al lavoro di una società appassionata e desiderosa di fare il bene della Pantera. Ragion per cui, ci auspichiamo che nel prossimo mese di gennaio possano essere consegnati a Lopez quei rinforzi indispensabili per la mission salvezza. Fondamentale sarà mettere in fila qualche risultato utile da domenica fino alla sfida con la Carrarese, fissata per mercoledì 23 dicembre, in modo da non perdere terreno con chi precede in classifica la Lucchese.
Le undici partite di campionato, con uno score di tre pareggi, otto sconfitte, 12 gol segnati e 23 incassati (peggior difesa di tutti e tre i giorni), hanno messo alla luce le problematiche di una rosa sopravvalutata alla vigilia della stagione, con diverse scommesse che ad oggi si sono stanno rivelando perdenti. Duole constatare come, specialmente nel reparto offensivo e anche nella mediana, prima delle correzioni in corso d’opera con gli arrivi di Sbrissa, Ceesay e Caccetta, alcune scelte del direttore sportivo Daniele Deoma non abbiano sortito degli effetti positivi. In difesa, ad esempio, sarebbe stato opportuno ingaggiare ad agosto, come richiesto da Francesco Monaco, anche un terzino destro che conoscesse la categoria per poter fare crescere con calma gli interessanti giovani Cellamare e Lo Curto.
Identikit corrispondente a Mattia Lombardo, che avrebbe fornito un’arma letale sui calci piazzati; con il classe 1995, stimato anche per le sue doti umane da una piazza alla quale è rimasto legato, c’è stato solo un contatto ma nulla di più prima che il forte giocatore ligure firmasse con il Monopoli. Sarebbe stato perfetto per il 3-5-2 come esterno di destra dove Papini, adattato nelle circostanza, ha dimostrato di dover prendere confidenza nel ruolo. Ecco quindi che uno dei quattro rinforzi, con almeno 8 partenze necessarie per sfoltire una maxi rosa, dovrà essere in questo ruolo, con un calciatore in grado di coprire tutta la fascia. Un simil Adamoli o Merlonghi, per rifarsi alla seconda esperienza in rossonero di Lopez.
Il ritorno di De Vito e l’arrivo di Dumancic hanno portato forza fisica alla difesa ma manca qualcosa sul piano della rapidità e “San” Jacopo Coletta è spesso chiamato a sventare almeno 5 cinque chance degli avversari a partite. La mediana è, numeri alla mano, uno delle più folte d’Italia: sono ben 10, nemmeno Moratti ad inizio anni 2000 con l’Inter si era spinto fino a così tanto, i centrocampisti centrali a disposizione di Lopez, molto dei quali si sono affacciati alla Serie C senza esperienza in categoria. Gap colmato in parte da Ceesay (alla prima esperienza anche lui in C ma con buoni numeri al netto dell’errore di ieri nda), Sbrissa e Caccetta, con quest’ultimi due alla ricerca della migliore forma fisica dopo la lunga inattività. La nota lieta di questo ultimo periodo consiste nella ritrovata verve di Kosovan, rigenerato dalla cura Lopez. Possibile, inoltre, che per diversi mediani fin qui poco impiegati l’avventura a Lucca potrebbe essere ai titoli di coda. La sensazione è che manchi, in attesa di capire quando avverrà il rientro di Cruciani, un regista davanti alla difesa.
Dulcis in fundo, veniamo ad un reparto offensivo espressosi sotto le attese. Detto di Bitep (positivo ogni volta che è stato chiamato in causa) che rivedremo a marzo 2021, le spalle dell’attacco non possono poggiare esclusivamente sulle spalle dei classe 2000 Nannelli e Bianchi (forse più una seconda punta per le sue movenze che un vero numero nove), sempre gli ultimi ad arrendersi. Se Scalzi è stato limitato ad inizio anno dai guai fisici, le “scommesse” Convitto e Moreo non sono state un fattore favorevole. Emblematico, in tal senso, è stato il cambio subito dall’ex attaccante del Cosenza, ancora a caccia del primo gol tra i professionisti, dopo appena dodici minuti dal suo ingresso in campo ieri pomeriggio. Servono almeno due attaccanti, tra cui una classica prima punta forte fisicamente. Mosse di mercato che saranno prese su precise indicazioni di Giovanni Lopez in un lavoro in sinergia con il direttore sportivo Daniele Deoma. Il tempo per rimediare c’è ancora.