Dopo aver scovato immagini di personaggi illustri della musica, come il rapper e attore americano Ice-T e la pop star Robbie Williams, è ora la volta di un'altra straordinaria figura, un'eccezionale campione della Formula 1: il monegasco Charles Leclerc, pilota della Ferrari. Nell'immagine, gentilmente fornita da un amico e tifoso di "casa Fanini" Lorenzo Vita, si vede un giovane Leclerc, allora sedicenne, indossare durante un'uscita in bicicletta da corsa, la maglia rosso-nera Amore e Vita - ForzArcore, in tributo a Silvio Berlusconi e al suo Milan, che il team vestiva con orgoglio nelle stagioni 1996/97/98. Una maglia storica, indossata dallo svedese Glenn Magnusson, e dal danese Bo Larsen che in quegl'anni raggiunsero il gradino più alto del podio nella in ben 4 del Giro d'Italia, di cui tre (quelle vinte da Magnusson) davanti a Mario Cipollini.
Per il patron Ivano Fanini, ricevere questo "cimelio fotografico", che sarà subito appeso nel Museo Fanini - Amore e Vita, è stata una grandissima soddisfazione. "Molti personaggi del cinema, dello spettacolo e dello sport e altre personaggi, hanno vestito negli anni con orgoglio la nostra maglia durante le loro uscite in bicicletta. Di tanti, come il Santo Padre Giovanni Paolo II, Beppe Bergomi, Jerry Calà, Diego Abatantuono, Raimondo Vianello, Paolo Villaggio, Paolo Rossi, Kevin Schwantz, Clayton Norcross, Gianfranco Funari, il Presidente Francesco Cossiga, Ennio Doris, il Cav. Silvio Berlusconi stesso, ne ero a conoscenza. Tuttavia, col tempo ne sono emersi altri che, in un modo o nell'altro, sono entrati in possesso della nostra maglia e l'hanno indossata. Grazie a Internet e ad altre fonti, abbiamo potuto scoprirlo, il che è fantastico. Dal rapper e attore Ice-T, che nella seconda metà degli anni '80 vestiva la maglia della Murella - Fanini, alla pop star mondiale Robbie Williams, che si esibiva con quella della Pepsi - Fanini ai tempi dei Take That, come visto nella docu serie su Netflix. Oggi, un mio caro amico e collaboratore, nonché appassionato ciclista e tifoso della nostra squadra, mi ha inviato questa foto del campione di F1 Charles Leclerc, attuale pilota Ferrari e recente vincitore del Gran Premio di Montecarlo, e devo dire che l'emozione è stata enorme," commenta Ivano Fanini.
La storia narra che nel 2013 un sedicenne Charles Leclerc abitasse a Viareggio per prepararsi a ciò che in pochi anni lo avrebbe reso uno dei leader assoluti nel mondo della Formula 1. All'epoca gareggiava già in Formula 3, dopo un passato vincente nei kart, e si allenava costantemente presso Formula Medicine, centro leader mondiale nel settore del miglioramento di training e performance fisiche e mentali dei piloti, con oltre 33 anni di esperienza e ricerca in F1 e altre categorie, e più di 1600 piloti (di cui 80 in F1) provenienti da 68 nazioni, che si affidano alle loro metodologie di allenamento. Charles Leclerc era uno di questi, insieme a Mattia Vita, nipote di Lorenzo, colui che ha portato alla scoperta di questa preziosa foto, che tra l'altro è stata pubblicata dallo stesso Leclerc sul suo profilo ufficiale Facebook.
Charles e Mattia, che sono ancora grandi amici, erano seguiti dal direttore di Formula Medicine, il Dr. Riccardo Ceccarelli (attualmente ancora preparatore di Leclerc e in passato preparatore, tra gli altri, di Ayrton Senna e Michael Schumacher, Jannik Sinner). Una delle loro routine di allenamento prevedeva proprio l'uscita in bicicletta da corsa. Il Dr. Ceccarelli, appassionato di ciclismo, possiede una vasta collezione di maglie da corsa, molte delle quali di Amore e Vita, e tra queste c'era proprio quella in questione, che era la preferita da Leclerc e la volle per poi indossarla ogni volta che si allenava in bicicletta. Da qui il post su Facebook del campione monegasco della Ferrari e la comunicazione di Mattia Vita allo zio Lorenzo, affinché questa particolare foto potesse essere esposta nel Museo della squadra.
"Sono un grande tifoso di Leclerc," spiega Cristian Fanini, "e non solo perché corre per la Ferrari. Lo ammiro a prescindere, lo considero un fuoriclasse al pari di Verstappen, ma soprattutto apprezzo il suo atteggiamento fuori dalla pista: sempre solare e disponibile con tutti. Nonostante sia un campione affermato e plurimilionario, appare come un ragazzo molto umile, gentile e con la testa sulle spalle, ed è questo ciò che più ammiro in uno sportivo di alto livello, un esempio per i più giovani. Sia io che mio padre ci piacerebbe avere la possibilità di conoscerlo di persona, magari grazie all'intercessione del suo amico Mattia Vita o del Dr. Ceccarelli. So che spesso Leclerc torna a Viareggio per i suoi programmi di allenamento e, in una di quelle occasioni, se ci fosse la possibilità, vorremmo ospitarlo a visitare il nostro Museo. Sappiamo che è anche un grande appassionato di ciclismo e in questo modo potrebbe vedere come tutto è iniziato in casa Amore e Vita e come è nata questa maglia che tanto gli piaceva e vorrei proprio potergliene regalare delle altre."