Ricorre quest'anno il quarantennale dalla prima partecipazione al Giro d'Italia del Team Fanini. Per celebrare anche questo evento L'Unione Nazionale Veterani dello Sport in collaborazione con il comitato provinciale F.C.I. di Lucca ha organizzato un dibattito in programma venerdi 12 aprile a cui parteciperanno Ivano Fanini e Francesco Moser con un contorno speciale delle istituzioni cittadine e la presenza del presidente regionale F.C.I. Saverio Metti e dell'ex campione Michele Bartoli.
Era il 17 maggio 1984 quando per la prima volta una squadra lucchese si presentò alla partenza dell'edizione rosa e destino volle che quell' esordio avvenisse proprio a Lucca nella città di origine del suo fondatore non che patron Ivano Fanini. Si correva il cronoprologo vinto da Francesco Moser che poi trionfò anche nella crono finale da Soave a Verona aggiudicandosi per la prima ed unica volta nella sua straordinaria carriera il Giro d'Italia davanti a Laurent Fignon e Moreno Argentin. Il Team Fanini arrivò al grande appuntamento nella sua prima stagione di professionismo avendo vinto in precedenza il titolo italiano del ciclocross con Ottavio Paccagnella ed il campionato italiano di velocità individuale indoor su pista con Nazzareno Berto. Un esordio quindi con i fiocchi per una squadra ciclistica che rappresenta da sempre un vanto sia per il Comune di Capannori dove ha avuto origine, sia per il Comune di Lucca che poté schierare una sua squadra al via della corsa rosa raggiungendo l'apice delle sue tradizioni sportive. Per i ciclisti indossare quella maglia aveva un senso di responsabilità non soltanto per il fatto che alcuni di loro erano all'esordio con il professionismo, ma anche per la partecipazione alla cultura ed alle tradizioni di Lucca e Capannori, sapendo che tanta gente era attratta da curiosità ed anche da soddisfazione ed orgoglio nel vedere per la prima volta al via una squadra di casa. Un ingresso al Giro in grande stile perchè a fare da direttore tecnico lo stesso Fanini si avvalse dell'operato di Gino Bartali, uno fra i più grandi ed amati campioni di sempre. Quell'esordio nel professionismo di una squadra lucchese rappresentò l'orgoglio e l'identità di una miriade di appassionati di ciclismo che si unì portando benefici economici e sociali alla città, dimostrando l' importanza del ciclismo per la coesione e la divulgazione fra la gente.
NEL 1985 LA PRIMA VITTORIA DI TAPPA DEL TEAM FANINI CON FRANCO CHIOCCIOLI
Nel 1985 il Giro d' Italia terminò a Lucca. Era il 9 giugno quando l'accesa rivalità fra Bernard Hinault e Francesco Moser si stemperò al termine della 22.a ed ultima tappa nella città dell'arborato cerchio dopo la cronometro individuale da Lido di Camaiore a Lucca di km. 48 vinta dallo stesso Moser ma il tempo recuperato in classifica non gli consentì di spodestare il primato del fuoriclasse bretone che fu il vincitore del Giro con un vantaggio di un primo e 8 secondi sullo stesso Moser mentre nel terzo gradino del podio salì l'americano Greg Lemond. In quell'edizione si registrò la prima vittoria di tappa di una lunga serie del Team Fanini per la gioia del suo patron Ivano e di tutti i suoi sostenitori che si moltiplicavano di mese in mese affezionandosi ad una società ciclistica che negli anni successivi portò ancor di più alla ribalta internazionale il ciclismo capannorese e lucchese tanto da vincere titoli mondiali su pista e tante classiche a livello nazionale e internazionale con i suoi protagonisti. Il momento più atteso per patron Fanini arrivò proprio in quella edizione, quando il 31 maggio nel corso della 14.a tappa da Frosinone al Gran Sasso Franco Chioccioli giunse da solo sul traguardo segnando lo storico trionfo per il Team Fanini. Alle sue spalle giunsero sfilacciati rispettivamente l'australiano Wilson e lo stesso Francesco Moser. Riuscire con un suo corridore a superare sul traguardo un grande campione come Moser, sia pure in una tappa, fu motivo di grande soddisfazione per il patron lucchese. Chioccioli fece negli anni successivi un balzo in avanti tanto da vincere il Giro nel 1991.
"Ho avuto tante soddisfazioni con il Giro d'Italia - dice Fanini - e questo mio ennesimo incontro con Moser è proprio significativo per ricordare quegli anni ruggenti con noi protagonisti, lui per vincere il Giro, noi per cacciare qualche vittoria di tappa. La mia più grande soddisfazione? Ce ne sono state diverse ma forse quella di vincere la maglia bianca come miglior giovane con Stefano Tomasini nell'edizione del 1988 le supera tutte, noi che abbiamo sempre puntato a valorizzare i giovani per poi lanciarli verso gloriose carriere."
La presenza di Moser sarà anche motivo per portare altre testimonianze sul ciclismo degli anni 70 quando il campione trentino già si imponeva da fuoriclasse nei suoi primi anni di professionismo. A Capannori nacque il primo team ciclistico italiano a lui intitolato, fondato e gestito dalla famiglia Bendinelli e, proprio il puledro di casa, Stefano Bendinelli, con inciso il nome di Francesco Moser sulla maglia, ci corse e ci vinse.
IL DIBATTITO DEL 12 APRILE IN VISTA DEL RITORNO DEL GIRO A LUCCA
Al Grand Hotel Guinigi venerdi 12 aprile è fissato il dibattito sulle realtà dell'epoca con la partecipazione dell'ex campione trentino, del dirigente ciclistico Ivano Fanini ed hanno già confermato la loro presenza anche il "Leoncino" delle Fiandre Michele Bartoli (cresciuto ciclisticamente proprio in casa Fanini ndr), il presidente F.C.I. regionale Saverio Metti ed il presidente provinciale Pierluigi Castellani. Ci saranno anche gli assessori Fabio Barsanti (comune di Lucca) e Lucia Micheli (comune di Capannori) oltre ad altri ospiti eccellenti. Per l'occasione, il giornalista Stefano Fiori avrà il suo spazio per fare domande a Moser sull'autobiografia del suo libro. A fare gli onori di casa per l'U.N.V.S. Carla Landucci che ha fortemente voluto questo incontro speciale fra grandi protagonisti, anche se in ruoli diversi, del ciclismo internazionale. Da un'idea di Pierluigi Poli, altro storico tecnico e dirigente ciclistico lucchese si è poi sviluppata la volontà di riportare il Giro d'Italia a Lucca e fra poco più di un mese, a distanza di 39 anni, ci sarà la Genova-Lucca di 178 km. con un dislivello di 1800 metri e l'asperità del Passo Bracco a vivacizzare la tappa che arriva sul viale Carducci. Un momento molto atteso dagli appassionati di ciclismo e dall'amministrazione comunale di Lucca fortemente motivata ad ospitare il grande evento nell'anno del centenario dalla morte del musicista Giacomo Puccini e del quarantennale dalla prima partecipazione del Team Fanini al Giro d'Italia. Due ricorrenze per le quali chissà quali sorprese avranno in serbo gli amministratori comunali per ricordarle magari con qualche premiazione di carattere culturale e sportiva o magari con elementi di show, intrattenimento ed engagement del pubblico. Il dibattito avrà luogo alle ore 18, seguirà la cena aperta a tutti gli sportivi che vorranno partecipare.