Una struttura fondamentale per l'intero centro Italia. Questo il pensiero del presidente regionale della Federciclismo Saverio Metti, sul velodromo da realizzare su terreni privati di Ivano Fanini a Capannori. "Certo che sono favorevole ad un simile impianto – spiega Metti – perché adesso di coperti e con tutti i crismi c'è soltanto quello di Montichiari, a Brescia. Calcoliamo che per tutto il Sud non è così semplice raggiungere il capoluogo lombardo, per questo Lucca svolgerebbe una funzione baricentrica di estrema importanza. Si sta parlando di velodromi a tutto tondo, perché di ciclodromi ne abbiamo, come quello di Ponte Buggianese, in Valdinievole, che sta funzionando. Poi c'è il discorso degli investimenti che negli anni passati sono mancati per la nostra disciplina. Le faccio un esempio. A Londra, sono partiti otto anni prima delle Olimpiadi del 2012 e hanno realizzato una decina di velodromi. Adesso se li ritrovano. Decenni fa sono stati costruiti campi sportivi, palestre, ma nessuno ha pensato all'evoluzione odierna, con i genitori che se devono mandare i figli a fare sport sulle strade, dopo che i morti in bicicletta sono saliti in maniera esponenziale negli ultimi tempi, ci pensano dieci volte. In pista, invece, potrebbero allenarsi in tutta sicurezza. Poi c'è un secondo aspetto – aggiunge il presidente regionale – a Lucca avete il campo Henderson che, mi dicono, verrà sistemato, ma è un'area che risente della commistione con il calcio che spesso, nell'impiantistica, fagocita il resto: se ho sette squadre di calcio, sin dai più piccoli, le devo far allenare così come i venti ragazzini in sella alla bici. Il velodromo proposto da Fanini risolverebbe tutto". Rimane il nodo finanziamenti: "Un Comune, la stessa Regione, da soli non possono farcela. Si ragiona di 25-30 milioni di euro, ma anche se fossero 15 è lo stesso. Bisogna intercettare le risorse PNRR o altre della Comunità Europea. Spingiamo tutti insieme per arrivare all'obiettivo". Dal presidente nazionale del ciclismo Dagnoni, a quello regionale, Metti, a quello lucchese Castellani, un plebiscito di ok. Adesso tocca al Comune di Capannori, fare progetti e saper cogliere l'occasione di avere i fondi.