Uno showcase spettacolare, quello in programma ieri (ndr 30 novembre 2024) a Lucca Comics & Games 2023 che ha visto protagonista l’artista Karl Kopinski, assieme allo scrittore Fabio Genovesi e all’ex campione di ciclismo Alessandro Petacchi nella Sala Tobino di Palazzo Ducale a Lucca.
L’arte e il ciclismo, apparentemente due mondi lontani, che in realtà hanno più punti in comune di quello che si possa immaginare, come Fabio Genovesi ha fatto emergere dialogando con Karl Kopinski e Alessandro Petacchi. Due persone, come ha sottolineato lo stesso Fabio Genovesi che “mostrano quanta bellezza possa creare l’essere umano: Kopinski con le sue opere, Petacchi con le sue volate”.
Il primo, attualmente uno dei principali maestri dell'arte dell'illustrazione in Europa, si è appassionato di ciclismo a soli 35 anni a seguito di un incidente al ginocchio che ha recuperato grazie alla bicicletta, che da mezzo per esercizio fisico dopo sei mesi “lo ha conquistato totalmente”, come lui stesso ha spiegato. “La bicicletta – ha sottolineato – ho scoperto che mi aiuta a trovare l’ispirazione, e stare bene”
Alessandro Petacchi, ex ciclista velocista che ha vinto 9 tappe al Giro d'Italia, 4 al Tour de France e 12 alla Vuelta spagnola, oggi continua ad andare in bicicletta per passatempo, un’attività che lo aiuta a “liberare la mente e a rilassarsi”, diversamente da quando correva dove l’allenamento aveva un altro ruolo “da non sottovalutare - ha spiegato lo stesso ex campione - e molto importante: era un momento dove ascoltavo le mie sensazione, specie in salita, il mio respiro e la mia fatica”.
Sia nel ciclismo che nel disegno è gioca un ruolo di rilievo il talento, ma è ancora più importante la tenacia e l’allenamento, la voglia di riuscire: come ha sottolineato Karl Kopinski “se non ti alleni, nel disegno come pure nello sport, se non insisti, non puoi riuscire. L’approccio mentale dell’artista e dello sportivo sono simili: la gioia è il lavoro, il portare avanti quello che si fa, non tanto il traguardo”.
Karl Kopinski, uno dei maggior pittori di arte fantasy e ritrattista, quest’anno è stato protagonista a Lucca a maggio, in occasione del passaggio Giro d’Italia, con una mostra inedita “Karl Kopinski: Wearing the Pink “e un’installazione di dodici biglie giganti dedicate agli eroi del ciclismo che hanno invaso quattro piazze di Lucca. Durante lo showcase nella Sala Tobino, mentre dialogava con Fabio Genovesi e Alessandro Petacchi, ha disegnato dal vivo un ciclista, e ci ha regalato la sua performance di disegnare a due mani confermando quanto si poteva solo immaginare dal titolo del panel "Un dio che disegna con due mani".
Per i fans del ciclismo è stata l’occasione per ammirare il Trofeo Senza Fine, la coppa che, dal 1999, viene consegnata al vincitore del Giro d’Italia, composta da una barra di rame placcato oro, piegata a spirale, che si eleva dalla base in cerchi sempre più ampi, sui quali vengono incisi, anno dopo anno, i nomi di tutti i vincitori del Giro, grazie alla concessione di RCS Sport e La Gazzetta dello Sport.