Sotto una pioggia che non ha avuto alcun effetto deterrente contro i fiotti di persone che si sono immessi nella città, ha preso ufficialmente il via l’edizione 2023 di Lucca Comics & Games, evento ormai atteso annualmente con ansia persino oltre l’Italia e l’Europa, non sminuito dalle polemiche che un evento di questo calibro inevitabilmente attira.
Alla presenza delle autorità locali e nazionali, dall’immancabile sindaco di Lucca Mario Pardini alla presenza eccezionale del ministro degli esteri Antonio Tajani, la cornice affascinante e iconica del teatro del Giglio ha accolto la cerimonia di apertura di questi cinque giorni dedicati agli appassionati di cultura pop di tutta Italia e oltre.
In un teatro gremito e sorprendentemente silenzioso all’attenuarsi delle luci, il signore indiscusso della manifestazione Emanuele Vietina sale sul palco e pronuncia una semplice parola: together, slogan caratterizzante l’interezza di questa edizione 2023. “Dopo la pandemia eravamo pronti a riveder le stelle, l’anno scorso abbiamo lavorato con la speranza, hope, per voi: oggi siamo qui tutti insieme, together, liberi di esprimerci e godere del talento di centinaia di artisti italiani e internazionali- ha esordito ricordando i significativi claim delle scorse edizioni, per poi ritornare all’anno presente con alcune sentite parole destinate agli eventi che hanno anticipato l’avvio di quest’edizione, con le critiche e i dubbi circa il patrocinio dello stato d’Israele conferito ormai lo scorso aprile alla manifestazione- Quello del Lucca Comics è uno spazio di bellezza ma soprattutto di libertà, che dedichiamo a tutti coloro che oggi non possono essere qui con noi: Asaf e Tomer Hanuka, Zerocalcare, Fumettibrutti li vediamo insieme a tutti noi con la loro arte, le loro sensibilità e fragilità e il loro peso nell’anima per tutta la violenza che ci circonda. Siamo uniti a coloro che hanno dato un contributo al dibattito che ha avviato la manifestazione”.
“Together è una parola che unisce, non che divide: è un messaggio di pace importante che ci arriva da questa città d’arte, con due guerre alle porte e con tante immagini tremende che ci stanno accompagnando a pranzo e a cena- ha proseguito il ministro degli Esteri Antonio Tajani- È una fortunata coincidenza quella che mi permette di annunciarvi che, in mezzo a tante sciagure, questa mattina è stato aperto il corridoio di Rafah e cominciano ad uscire dalla striscia di Gaza i primi cittadini stranieri: mi auguro che oggi possano cominciare a uscire anche i primi italiani”. Il ministro ha anche sottolineato che presto sarebbero cominciati ad entrare i tir di soccorso alla popolazione civile, tra cui un tir inviato dal governo italiano con materiale umanitario da consegnare alla popolazione civile palestinese. “Da una parte e dall’altra abbiamo visto delle scene orribili: le vittime non sono militari ma sono neonati, bambini, donne, persone che nulla hanno a che fare con il combattimento. Vorremmo che tutto questo, così come la guerra in Ucraina, cessi il prima possibile”, ha affermato ancora.
Così, nemmeno gli artisti, ha sottolineato Tajani, sono “soldati combattenti con le armi in pugno”: l’artista è l’artista. “L’espressione dell’ingegno umano è una manifestazione di libertà che non può essere ridotta a questo o quello schieramento politico: indipendentemente dalle simpatie ideologiche di un certo artista l’arte è l’arte, quando vedi un’opera d’arte ricevi un messaggio che interpreti come vuoi e limitarlo a un’interpretazione partitica o politica è sbagliato: se due artisti vengono da due paesi in guerra, non bisogna fare una scelta fra di loro”.
Qualcuno potrebbe chiedersi cosa giustifichi la presenza del ministro degli esteri a una manifestazione che ha il suo nucleo nel fumetto. La risposta è in verità semplicissima: per citare le stesse parole del ministro, “il fumetto è diplomazia culturale: è un modo di presentare il nostro saper fare italiano in questo ambito particolare, è presentarsi con un linguaggio diverso e forse più accattivante ai giovani stranieri che possono servirsi di questo canale per avvicinarsi ad altri aspetti della cultura italiana come la musica di Puccini o di Verdi”. La politica estera, insomma, non è fatta solo da “ambasciatori ingessati” o da politici in giacca e cravatta: è tutto quello che di bello di Italia c’è in giro per il mondo che noi possiamo esportare.
Ma non solo: facendo cultura ci si può anche divertire, e a questo aspetto rimanda soprattutto la parte di Lucca Comics & Games dedicata prettamente ai giochi. Quando si parla di giochi, infatti, si parla anche di industria, di qualcosa che può far arrivare entrate nelle casse dello stato e che è in grado di dare lavoro a tanti giovani. “Bisogna sempre avere una visione complessiva, ed inserire ogni tessera fondamentale per realizzare un grande mosaico: oggi ce ne sono due di quelle che creano il grande mosaico italiano”, è stata la conclusione del ministro.
La dimensione del fumetto, dell’arte forse anche un po’ canzonatoria e sarcastica è d’altronde sempre stata caratteristica di Lucca e della Toscana in generale: l’ha sottolineato il presidente della regione Eugenio Giani, che ha ricordato come antesignani del fumetto immagini come le allegorie di giustizia, prudenza e buongoverno, risalenti agli inizi del ‘300, che si trovano nel Palazzo dell’arte della lana a Firenze. “Lucca e la Toscana nei secoli sono state caratterizzate da arte e cultura, disegno, satira, sarcasmo, ma anche da libertà e autodeterminazione: non scordiamo che noi per primi abbiamo abolito la pena di morte. Con questa manifestazione, che ad oggi conta più di 300 mila biglietti venduti, rinnoviamo il nostro messaggio di pace e di auspicio di autodeterminazione dei due popoli israeliano e palestinese”.
Un messaggio importante che parte da una manifestazione ormai divenuta un punto di riferimento non solo a livello provinciale, ma anche regionale, nazionale e persino internazionale: tutto ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra diversi livelli istituzionali, il che può costituire un modello importante di fronte agli eventi che stano sconvolgendo il mondo contemporaneo. “L’abbiamo osservato dopo la seconda guerra mondiale, quando le varie istituzioni hanno saputo creare organismi sovranazionali che sono stati in grado di prevenire ulteriori conflitti- ha osservato il presidente della provincia Luca Menesini- Dobbiamo riscoprire la forza di questa collaborazione tra le istituzioni che crea contesti di pace”.
Together, insomma, un richiamo alla collaborazione e alla solidarietà; ma non solo, nello slogan di quest’edizione si può individuare anche un gioco di parole: together to get there, insieme per raggiungere quel laggiù. “Il claim di Lucca Comics & Games non è uno slogan scritto su un foglio, ma una credibilità che si basa su valori essenziali che pongono al centro una comunità felice, gioiosa che viene e si diverte, scopre, impara” è stato il commento di Mario Pardini, sindaco di Lucca nonché, a suo tempo, presidente di Lucca Crea e fondatore dell’area movie.
L’attuale amministratore unico di Lucca Crea, Nicola Lucchesi, ha voluto tuttavia assicurare che quello da presidente di Lucca Crea a sindaco di Lucca non è un percorso obbligato: “Tranquillo Mario, non ho quelle ambizioni- ha scherzato, prima di presentare il suo augurio per questa 57^ edizione- Speriamo che i valori di comunità, inclusione, apertura e rispetto costituiscano un barlume di speranza per quei popoli che stanno vivendo dei momenti bui. Auguro a tutti di vivere bellissime emozioni e ricordi da condividere con tutti quanti”.
Ogni anno, Lucca Comics riunisce centinaia di artisti e autori italiani e internazionali che approdano in città per condividere con tutti la loro arte e i loro valori: il primo grande ospite in rappresentanza di questa comunità nazionale e internazionale di autori è stato il regista premio Oscar Michel Gondry, che ci ha regalato una delle più belle storie d’amore con Se mi lasci ti cancello e torna oggi primo novembre nei cinema italiani con Il libro delle soluzioni, una sorta di manifesto sulla liberazione creativa. “Il lavoro di gruppo è una realizzazione di un processo creativo in cui persone che non si conoscono realizzano insieme delle storie- il regista ha osservato riflettendo sul rapporto tra il suo nuovo lavoro e il concetto di together- ma è importante che ci siano delle fondamenta molto solide da parte dell’ideatore prima di passare al discorso collettivo: lavorare insieme è fondamentale, ma il regista deve arrivare sempre preparato”.
L’ultima parte della cerimonia di apertura è stata caratterizzata dall’ormai tradizionale annullo filatelico di Lucca Comics, in occasione del quale è stata svelata la nuova serie di francobolli dedicata alla serie di enorme successo della Rai Mare Fuori, peraltro alla presenza di Vincenzo Ferrera, uno degli attori della serie. “La filatelia, in maniera cara e universale, rappresenta il messaggio. Il tema oggetto dell’emissione di oggi, quello degli amici di penna, è tra i più antichi e celebrati della storia letteraria, un genere antico che torna attuale in un ambiente come quello del carcere minorile raccontato in Mare Fuori” ha esordito Roberta Catania leggendo le parole del sottosegretario di stato al ministero delle imprese e del made in Italy Fausta Bergamotto; questa riflessione è stata conclusa dal responsabile della filatelia Poste italiane Giovanni Machetti, che ha affermato: “La filatelia, che viene da lontano, la vogliamo unire a qualcosa di molto giovane, Mare Fuori, dove i ragazzi che si trovano in questo carcere minorile si trovano a scrivere come unica modalità di comunicazione. Si tratta di un modo di comunicare molto diverso rispetto a quello cui siamo abituati in un mondo digitale molto immediato in cui la riflessione manca”.
Foto Ciprian Gheorghita