Confcommercio esprime oggi più che mai massima vicinanza agli imprenditori che fanno parte del mondo dei pubblici esercizi, categoria costretta ancora più di altre a fare i conti con mille incertezze sia sui tempi di riapertura sia sulle prescrizioni.
"Dopo l'accordo raggiunto fra Governo e Regioni – si legge in una nota dell'associazione – sembrava che la questione dei tempi fosse stata risolta. E invece il governatore della Toscana Enrico Rossi ha fatto passare diversi giorni senza fornire alcuna certezza sulla riapertura anticipata o meno di bar, ristoranti, pasticcerie e pubblici esercizi in generale. Altrettanto importanti sono poi le decisioni in materia di prescrizioni e a tale proposito chiediamo allo stesso Rossi che adotti soluzioni meno rigide rispetto al protocollo Inail, così come già fatto da altre Regioni confinanti con la nostra, peraltro concorrenti dal punto di vista turistico. Il risultato ad oggi è che i nostri imprenditori, già provati da mesi durissimi dal punto di vista economico e psicologico, non sanno cosa fare. Chiedono risposte certe che nessuno ad oggi è riuscito a dargli. E questo ci fa molto arrabbiare".
"A tale proposito – prosegue Confcommercio – non possiamo che elogiare il comportamento della quasi totalità dei nostri imprenditori del mondo dei pubblici esercizi che durante la lunga fase del lockdown, ma anche adesso che si è aperta la fase 2, si sono messi in luce peri l loro comportamento esemplare, pienamente rispettoso delle regole imposte, della loro salute e di quella di dipendenti e clienti. Un esempio ulteriore di come il commercio lucchese sia composto in primo luogo da donne e uomini di grande spessore umano, prima ancora che imprenditoriale. Al tempo stesso se qualcuno invece non avesse rispettato le regole, a differenza della stragrande maggioranza dei suoi colleghi, saremmo molto dispiaciuti per questi comportamenti che non rispecchiano l'immagine della categoria".
"A dimostrazione di quanto la nostra sia una vicinanza concreta, nei fatti e non solo con le parole – aggiunge Confcommercio -, nei giorni scorsi la nostra associazione ha protocollato una lettera all'attenzione del sindaco e degli assessori di riferimento con la quale è stata richiesta la concessione di ampliare il suolo pubblico per i pubblici esercizi, sia all'interno che all'esterno delle Mura. Siamo consapevoli che l'ampiezza di strade e marciapiedi non sempre lo consenta, ma in molti casi crediamo che sia una soluzione praticabile, nel rispetto naturalmente della viabilità e degli altri negozi confinanti con i pubblici esercizi, che non devono esser danneggiati da questa eventuale misura".
"In questo modo – termina la nota – i nostri imprenditori avrebbero modo di recuperare in qualche modo, aumentando la disponibilità di spazio ove posizionare i propri tavolini all'aperto, la perdita di posti all'interno delle proprie attività che scaturirà dalle restrizioni sui distanziamenti sociali. Si tratta di una misura già concessa in altre realtà della Toscana e crediamo sia perfettamente praticabile, anche se non ovunque, anche sul territorio di Lucca".
Confcommercio vicina ai pubblici esercizi: "Stanchi di questo balletto sulla data delle riaperture"
Scritto da Redazione
Confcommercio
15 Maggio 2020
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