Anno XI 
Giovedì 24 Aprile 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Confcommercio
05 Agosto 2022

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«La repentina e inaspettata modifica del regime di compatibilità tra mediatore e immobiliare e mediatore creditizio è un bruttissimo colpo al nostro settore».

Alessandro Gabriele, presidente di Fimaa Confcommercio Lucca e Massa Carrara, torna sulla recentissima "riforma", introdotta nell'ambito del Ddl Concorrenza 2021, a seguito della quale in pratica «i mediatori creditizi potranno vendere anche case e polizze assicurative a discapito degli agenti immobiliari, un favore che il Governo (dimissionario) ha fatto ai grandi gruppi di mediazione creditizia».

«Dopo una fervente attività parlamentare della nostra Associazione, fino a poco tempo fa lo scenario era di segno completamente opposto e di maggior favore e tutela per le imprese del comparto immobiliare. Ora, dopo soli sei mesi dopo soli sei mesi il Governo ha cambiato idea e ha deciso di appoggiare le istanze di una sola associazione di categoria, dimenticando di ascoltare le ragioni della maggioranza delle imprese rappresentate che professionalmente si occupano di intermediazione immobiliare.»

Con riferimento alla disciplina relativa agli agenti immobiliari è stato previsto che gli stessi possano diventare "dipendenti o collaboratori di imprese esercenti l'attività di mediazione creditizia", senza quindi esercizio in proprio di questa attività.

Con riferimento all'attività di mediazione creditizia, è stato invece previsto che tale attività sia compatibile anche con quella di agente immobiliare.

«Ciò significa che le società di mediazione creditizia potranno fare direttamente anche l'attività di mediazione immobiliare. Nella sostanza quindi: l'agente immobiliare, se costituito in forma di ditta individuale (oltre il 70% degli abilitati svolgono l'attività in veste di ditta individuale), potrà andare a lavorare per un mediatore creditizio, per vendere i mutui e le polizze di quest'ultimo, ma se vorrà fare l'attività di mediazione creditizia dovrà costituirsi in veste di società di mediazione creditizia, con tutti i relativi, e gravosi, oneri.

La società di mediazione creditizia, invece, se vorrà intermediare immobili, lo potrà fare direttamente, previa abilitazione del suo legale rappresentante e di coloro che svolgeranno tale attività (in ipotesi anche gli agenti immobiliari diventati suoi dipendenti o collaboratori).

Un brutto scivolone, che innesca un evidente conflitto di interessi per l'intero settore dell'intermediazione, non concordato con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale».

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