Anno XI 
Martedì 17 Giugno 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Confcommercio
21 Ottobre 2022

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"Il nostro è un settore che vive una situazione a dir poco paradossale: le nostre strutture sono piene, ma senza aiuti rischiano di chiudere a breve a causa dei costi energetici spropositati".  A lanciare l'allarme è Pietro Bonino, presidente provinciale di Federalberghi Confcommercio Lucca, che coglie l'occasione per compiere anche un'analisi della recente manovra economica compiuta dal comune di Lucca a sostegno di famiglie e imprese.

"La nuova amministrazione – afferma Bonino è sicuramente da applaudire per l'approccio che sta avendo nei confronti del mondo imprenditoriale. Per quanto riguarda la nostra categoria, abbiamo avuto modo di sperimentarlo subito con le preziose modifiche dello scorso agosto al piano di accessi alla Ztl riguardanti le strutture ricettive. E un'altra testimonianza di questa attenzione è arrivata in questi giorni, con il varo del piano di aiuti in materia di suolo pubblico per pubblici esercizi e ambulanti, e di sostegno nel canone d'affitto per i fondi commerciali. Vista questa lodevole volontà di comprendere e fare proprie le difficoltà economiche del mondo imprenditoriale – prosegue Bonino -, ci permettiamo di portare all'attenzione dell'amministrazione la situazione in cui versano hotel e strutture ricettive. Che nonostante le tante richieste di prenotazione e gli importanti flussi turistici, rischiano chiusure in serie per tutto il periodo invernale, a causa dei costi energetici spropositati. Che già in questi mesi hanno riguardato l'energia elettrica, alla quale si sta per sommare il gas per il riscaldamento. A scanso di equivoci – insiste il presidente di Federalberghi Lucca -, il nostro è un grido di allarme basato su elementi purtroppo concreti e reali. Tutti gli imprenditori intendono fare il massimo per rimanere aperti: chi ha diversi dipendenti, dunque, proverà ad abbassare i costi in quel settore, riducendo sia pure a malincuore il personale o non rinnovando i contratti stagionali. Ma per le aziende più piccole, a conduzione familiare, l'unica strada percorribile di fronte ai rincari è quella della chiusura invernale". "Per questa ragione – termina Bonino chiediamo all'amministrazione comunale la possibilità di un tavolo di confronto con la nostra categoria, in modo da concertare misure di sostegno anche per hotel e strutture ricettive che scongiurino chiusure obbligate e prolungate, che certo non gioverebbero all'immagine della città".   

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