Terzo, attesissimo appuntamento operistico della Stagione 2019-2020 del Teatro del Giglio, va in scena (venerdì 21 alle 20.30 e domenica 23 febbraio alle 16) Carmen, capolavoro di Georges Bizet, nell’allestimento (una coproduzione tra i teatri di Ravenna, Lucca e Ferrara) proveniente dal Ravenna Festival. «Carmen non è solo un personaggio, Carmen è un’ossessione»: parola di Luca Micheletti, a cui Cristina Mazzavillani Muti, ideatrice e curatrice dell’intero progetto della Trilogia d’Autunno 2019 (XXX edizione del Ravenna Festival) ha affidato la regia dell’opera di Bizet. Approdato alla lirica dopo un lungo percorso come attore e regista nel teatro di prosa e musicale da camera, Micheletti aveva già conquistato il pubblico del Teatro del Giglio lo scorso gennaio come Iago nell’Otello (Trilogia d’Autunno 2018), ma per la sfida di portare in scena Carmen ha potuto contare sul proprio background teatrale, ricco di collaborazioni con registi quali Luca Ronconi e Marco Bellocchio e riconoscimenti del calibro del Premio Ubu, che gli è stato assegnato nel 2011 per la sua interpretazione de La resistibile ascesa di Arturo Ui (Ert-Emilia Romagna Teatro e Teatro di Roma). «Gli uomini non si danno pace di non possederla – spiega ancora Micheletti parlando del personaggio di Carmen, – e usano ogni mezzo lecito e illecito per tenerla con sé: la corteggiano, la arrestano, la pugnalano mentre le donne cercano di eliminarla o comunque di depotenziarne il carisma: la aggrediscono, la imitano, la stigmatizzano.»
Sul podio dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” Vladimir Ovodok, mentre Antonio Greco e Sara Matteucci hanno preparato rispettivamente il Coro Luigi Cherubini, unito a quello Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”, e il Coro Voci bianche del Teatro del Giglio e della Cappella Santa Cecilia di Lucca. Andrea Zaupa veste i panni del torero Escamillo, mentre nel ruolo protagonistico femminile si esibirà Martina Belli (cui si alternerà Clarissa Leonardi nella recita di domenica). Il sergente Don José è il tenore Antonio Corianò e Micaëla è Elisa Balbo. Moralès e Zuniga sono rispettivamente Christian Federici e Adriano Gramigni, Le Dancaïre e Le Remendado sono interpretati da Rosario Grauso e Riccardo Rados. Alessia Pintossi e Francesca di Sauro sono le amiche di Carmen, Frasquita e Mercédès. Ivan Merlo è Lillas Pastia e una guida, Luca Massaroli è Andrès, Ken Watanabe un bohémien e Yulia Tkacenko una mercante. In scena anche i DanzActori Trilogia d’Autunno; assistente ai movimenti scenici è Lara Guidetti.
L’azione muove dalla tetra caserma del primo atto all’equivoca manifattura, dall’ancora più equivoco locale di Lillas Pastia alla montagna del terzo atto e infine alle porte dell’arena di Siviglia, lungo «un percorso trasfigurato dalle passioni di chi lo vive – continua Micheletti –; i moti dell’animo e le fantasie dei protagonisti modificano la realtà che li circonda, ed essa perde via via i connotati di spazio pubblico, divenendo sempre di più lo spazio privato dell’allucinazione, della proiezione delle pulsioni interiori.» Le scene di Ezio Antonelli, le luci di Vincent Longuemare e i costumi di Alessandro Lai contribuiscono a esaltare la dimensione universale della narrazione, che rinuncia al colore per cogliere il cuore più drammatico e umano delle vicende.
In occasione delle recite di Carmen, il critico musicale Gregorio Moppi, firma del quotidiano «La Repubblica», sarà ospite al Teatro del Giglio per curare un momento di approfondimento sull’opera. L’appuntamento, in programma venerdì 21 febbraio alle ore 18 nel ridotto del teatro, è a ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento posti).
I pochissimi biglietti ancora disponibili per lo spettacolo – prezzi da 15 a 50 euro - sono in vendita al botteghino del Teatro del Giglio e online su TicketOne. Per informazioni, prenotazioni e acquisti, rivolgersi alla Biglietteria del Teatro del Giglio (tel. 0583.465320 – email