L’ultimo libro di Rossano Ercolini, "Il Bivio - Manifesto per la rivoluzione ecologica" edito da Baldini+Castoldi, è stato presentato in anteprima venerdì 9 ottobre presso il complesso di San Micheletto a Lucca. La serata, organizzata dalla Libreria Ubik di Lucca, è stata l’occasione per un dialogo coordinato da Gina Truglio, tra l'autore, Rossano Ercolini, e il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini sul tema dei rifiuti zero – zero waste.
Il libro e un vero e proprio viaggio nel mondo, in cui l'autore partendo da un dialogo interiore racconta come ha vissuto il periodo del lockdown per proseguire raccontando la storia entusiasmante del progetto ZeroWaste diventato realtà nonostante le difficoltà, e che gli ha valso il prestigioso Goldman Environmental Prize, il Premio Nobel dell'ambiente.
Rossano Ercolini, come lui stesso ha raccontato al pubblico presente alla presentazione del suo libro, continua a battersi in difesa dell'ambiente e di una qualità della vita che vada di pari passo con il rispetto della salute per i cittadini. Rispetto non solo a parole ma con i fatti, denunciando il degrado ambientale che l'uomo ha creato colpevole degli effetti devastanti che sono sotto i nostri occhi, ma che spesso ignoriamo.
Il Bivio vuole essere un impulso, in un momento in cui a causa della pandemia abbiamo il difficile problema del ritorno alla normalità, di scegliere tra l’inerzia del restare “come era prima”, del proseguire con l’”usa e getta”, e quindi accettare di inquinare il pianeta, respirare sostanze tossiche, mettere a rischio la nostra salute e quelle successive, o l’agire, aprire gli occhi e cambiare rotta per muoverci verso la green revolution con un mondo con meno rifiuti, più verde, un mondo in cui per tutti sia possibile pensare e ripensare il futuro e la democrazia.
“Penso che oggi– ha dichiarato Rossano Ercolini - il cambiamento sia possibile. L’illuminismo ha posto al centro la scienza e la ragione, che sono state applicate alle tecnologie, oggi si pone il problema di applicare la scienza e la ragione alla comunicazione, recuperando la funzione culturale della ragione”