Si è svolto ieri il secondo appuntamento del festival culturale "L'Augusta - la Fortezza delle Idee", organizzato da CasaPound Italia in centro storico. Argomento della serata il poeta Giuseppe Ungaretti, ricordato a cinquant'anni dalla morte. Sono intervenuti i professori Umberto Sereni e Francesco Tricomi, moderati dal giornalista Fabrizio Vincenti e con l'intervento in collegamento del giornalista Mario Bernardi Guardi. La conferenza è stata intervallata dalla lettura di poesie di Ungaretti.
Tema principale della serata è stato il rapporto tra Ungaretti e Lucca. "E' stato quello di un amore vero, sofferto - ha sottolineato Sereni. Lucca non lo ha celebrato degnamente nel cinquantesimo della scomparsa? CasaPound ha messo la bandiera per assenze altrui, ha reso dignità alla civiltà lucchese: ringraziamo i dormienti e gli svagati".
Si è parlato anche dell'originalità della sua poesia, delle sue influenze, della poesia di guerra e del rapporto con la natura. "Attraverso la natura esprime le proprie sensazioni - ha detto Tricomi - la sua è una poesia 'naturale'. La mattina, la notte, i fiumi; il richiamo alle radici, la poesia di guerra, la morte dei suoi compagni in trincea; la madre. Tutto questo in Ungaretti è natura".
Bernardi Guardi ha ricordato il lato 'politicamente scorretto' del poeta: "Un aspetto spesso trascurato, che lo ha visto legato al fascismo e a Mussolini - a cui era talmente devoto da darne il nome al figlio - e che gli è costata l'epurazione dopo la guerra e il Nobel". La conferenza è stata chiusa dalle parole registrate di Ungaretti, su cosa sia la poesia: "Quello che avvicina al segreto che è in noi".
I prossimi appuntamenti de L'Augusta, sempre di giovedì alle 21 in piazza XX settembre, avranno ad oggetto rispettivamente la politica lucchese con i consiglieri comunali di opposizione, il mondiale di Italia '90 a trent'anni di distanza e il business dell'ambiente "oltre Greta e i gretini".