Ci ha veramente stupito, Lucca Trapanese, oggi (n.d.r. sabato 23 maggio) in diretta facebook sulla pagina della Libreria Ubik di Lucca, assieme a Gina Truglio, titolare della libreria, e Domenico Raimondi, presidente dell’Ass. Andare oltre si può, per la presentazione del libro “Vi stupiremo con difetti speciali”.
Con molta semplicità e con parole che arrivano al cuore, Luca Trapanese ha raccontato il suo progetto, realizzato grazie alla collaborazione con la scrittrice Patrizia Rinaldi e l’illustratrice Francesca Assirelli: un sogno che dopo tanti anni è riuscito a concretizzare e grazie al quale ha potuto raccontare attraverso Alba, Akim e Huang, tre bambini con tre disabilità differenti, la disabilità ai bambini e agli adulti.
“L’amore si può imparare” afferma Patrizia Rinaldi, e Luca Trapanese prosegue affermando “lo possiamo imparare, se veniamo educati”.
Luca Trapanese, single, cattolico, gay ha adottato Alba, una bambina con sindrome di down abbandonata alla nascita dalla mamma. E’ presidente di A Ruota Libera, un’associazione di Napoli che offre a persone disabili, in età post scolare, l’opportunità di socializzare, di coltivare i propri talenti e di integrarsi nella comunità.
L’associazione sostiene, inoltre, il progetto “La casa di Matteo”, la prima casa nel sud, nata con l’obiettivo di accogliere i bambini orfani con disabilità medio e gravi, gravi malformazioni, patologie che necessitano non solo di cure particolari ma soprattutto di un amore familiare e di un accompagnamento alla morte.
Da qui è nato il progetto del libro che racconta la disabilità per portarla fuori da certe stanze chiuse e comunicare lo sforzo, che è in sé positivo, di affrontare la vita quando ti mette davanti scalini molto molto grandi.
“I bambini con disabilità – ha commentato Domenico Raimondi - hanno tantissima voglia di vivere la loro condizione di bambino, anche se particolare. Nel libro attraverso le parole di Akim si apprende come non sempre i genitori accettino le disabilità dei propri figli, ma questo non per mancanza di amore, ma per paura di fronte ad una realtà che non si conosce”
“I difetti ci rendono unici e speciali, ma ci sono alcuni genitori – ha raccontato Lucca Trapanese in base alle proprie esperienze – che di fronte alle disabilità si sentono soli, non adeguati, spaventati, ma questo è un problema sociale: non siamo abituati alla disabilità nella nostra società, da qui l’esigenza di essere accompagnati attraverso un percorso per imparare un nuovo modo di genitorialità”
“Il sentire dell’essere umano – conclude Trapanese - è molto più potente dell’agire.”
“Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”, disse la Volpe al Piccolo Principe di Antoine De Saint Exupéry: parlando degli adulti che dimenticavano di essere stati bambini. Bisogna uscire dagli schemi e cercare nuove vie lanciando il cuore oltre l’immagine della disabilità.