“Abbiamo sempre lasciato uno spazio aperto all'interno del nostro catalogo per la pubblicazione di raccolte poetiche, un genere spesso non abbastanza ben accolto sugli scaffali delle librerie, ma necessario per poter dare voce ad autori che attraverso una particolare sensibilità e cultura linguistica sanno condurci nell'universo della complessa arte della sintesi tra musicalità e contenuti”; è quanto afferma Francesca Fazzi, che annuncia, proprio nella “Giornata Mondiale della Poesia”, per i tipi della Pacini Fazzi editore, l' uscita del volume di Fabio Greco, - molto noto in città anche per la sua lunga carriera di insegnante di Italiano e Latino nei Licei lucchesi, di cui 30 al Vallisneri - , volume che verrà presentato il prossimo 9 aprile nella Sala ex Antica Armeria con il Patrocinio della Provincia di Lucca.
Una asciutta raccolta di Canzoni libere, titolo che – come l'autore stesso scrive nella nota introduttiva – richiama “nella lingua della poesia, un genere metrico che, da una parte, si rifà al modello della canzone antica (o petrarchesca), e dall’altra se ne allontana, rompendo con certi suoi vincoli troppo stringenti”. “Modello e trasgressione, regola e libertà, dove la regola è garanzia d’una libertà che non sia anarchia”, così, con efficacia, Fabio Greco ci chiama alla lettura lettura colta e intrigante della sua raccolta che si conclude, non casualmente, con le versioni ritmiche di 5 Carmi Oraziani, testimonianza della sensibilità e perizia metrica dell'autore - qui traduttore - che coniuga nell'esercizio di restituzione dall'antico sensibilità metrica e colta eleganza anche nella scelta delle forme e dei contenuti.
Fabio Greco, nato a Montalcino nel 1946, risiede a Lucca.
Laureato in lettere a Pisa con lode, per quarant’anni ha insegnato italiano e latino nei licei (30 anni al Liceo scientifico di Lucca). Dal 2002 al 2009 ha collaborato con l’Università di Pisa (con varie modalità contrattuali) alla formazione degli insegnanti di liceo.
I suoi studi sulla lingua e sulla letteratura italiana si sono tradotti in impegnative collaborazioni con prestigiose case editrici, tra cui soprattutto Zanichelli e Laterza. Eccone un essenziale resoconto bibliografico: PROPOSTE (con Claudio Venturi) , Zanichelli, Bologna 1997; ITINERARI NEL NOVECENTO, Zanichelli, Bologna 2001; ANTOLOGIA DI CANTI DALLA COMMEDIA, Zanichelli, Bologna 2004; ITALIANO PER TUTTI. Guida pratica alle regole e agli usi della lingua italiana, Laterza, Bari 2010; ITALIANO PER TUTTI. BENVENUTI! Letture e attività per studenti non madrelingua, Laterza, Bari 2010; LETTURE IN CHIARO, Laterza, Bari 2013.
Fabio Greco, nato a Montalcino nel 1946, risiede a Lucca.
Laureato in lettere a Pisa con lode, per quarant’anni ha insegnato italiano e latino nei licei (30 anni al Liceo scientifico di Lucca). Dal 2002 al 2009 ha collaborato con l’Università di Pisa (con varie modalità contrattuali) alla formazione degli insegnanti di liceo.
I suoi studi sulla lingua e sulla letteratura italIana si sono tradotti in impegnative collaborazioni con prestigiose case editrici, tra cui soprattutto Zanichelli e Laterza. Eccone un essenziale resoconto bibliografico:
Fabio Greco – Claudio Venturi, PROPOSTE, Zanichelli Bologna 1997
Vol. A Scritture e testi
Vol. B. La prosa letteraria
Vol.C. La poesia e il teatro
Fabio Greco, ITINERARI NEL NOVECENTO, Zanichelli, Bologna 2001
Vol.1, In fondo all’anima
Vol.2, Dentro alal realtà
Vol.3 Attraverso la scrittura
Fabio Greco, ANTOLOGIA DI CANTI DALLA COMMEDIA, Zanichelli, Bologna 2004
Fabio Greco, ITALIANO PER TUTTI. Guida pratica alle regole e agli usi della lingua italiana, Laterza, Bari 2010
Fabio Greco, ITALIANO PER TUTTI. BENVENUTI! Letture e attività per studenti non madrelingua, Laterza, Bari 2010
Fabio Greco, LETTURE IN CHIARO., Laterza Bari 2013
Con l’espressione canzone libera si intende, nella lingua della poesia, un genere metrico che, da una parte, si rifà al modello della canzone antica (o petrarchesca), e dall’altra se ne allontana, rompendo con certi suoi vincoli troppo stringenti.
Come la canzone trecentesca, la canzone libera è organizzata in ampie stanze di endecasillabi e settenari, che prevedono anche il ricorso a rime. Tuttavia non adotta, del modello, alcune rigidità costitutive. Ad esempio l’alternanza di endecasillabi e settenari non deve mantenere lo stesso schema nel passaggio di stanza in stanza, così come non ha regole la lunghezza di ciascuna stanza. Liberissima è inoltre l’alternanza di versi rimati e no.
Si tratta dunque d’un tipo di poesia che contempera modello e trasgressione, regola e libertà, dove la regola è garanzia d’una libertà che non sia anarchia. La qual cosa è, a ben vedere, il carattere preminente d’ogni lingua poetica.
Per la sua ampia struttura, la canzone libera si presta a un tipo di poesia che procede, più che per illuminazioni, per riflessione e narrazione. Non a caso fu genere carissimo a Leopardi, che lo adottò per i suoi capolavori.