Sono i giovani i protagonisti di quest'estate un po' anomala e alquanto strana, giovani che durante la quarantena hanno maturato le idee e le hanno trasformate adattandole in modo resiliente alla nuova situazione, ragazzi e ragazze che hanno unito i loro talenti in modo creativo e originale.
Perché piangersi addosso? Alcuni progetti sarebbero rimasti nel cassetto a causa del lockdown, ma no, l 'entusiasmo creativo creativo è stato irrefrenabile e non è stato possibile tenere chiusa in un cassetto l'idea di una sfilata di moda come elemento di unione e di confronto sui temi della bellezza, con un occhio rivolto alla riflessione sui diritti umani. E così poco a poco, dopo un primo momento di smarrimento, l'idea ha preso a camminare facendosi strada e trovando altre vie e nuovi stimoli di riflessione, proprio in riferimento ai fatti di cronaca che si sono ripetuti durante la chiusura totale e relativi alla violenza domestica dei mesi trascorsi in casa. A questo punto, il creativo della Scuolina Raggi di Sole, il fashion designer, Manusha Perera, propone di fare la sfilata digitale, sa bene come realizzare i suoi bozzetti e li propone a Ilaria, altra volontaria, che, con pazienza e sapiente abilità, si presta al lavoro prezioso di tagliare e cucire gli abiti. Poi Manusha trova altre volontarie come modelle e l'idea avanza, si fa ancora più strada, si aggancia alla realtà e dal confronto costante si pensa di dare voce alle donne che hanno subìto situazioni di violenza, si sogna, si progetta, a volte si fanno voli pindarici e si finisce a terra, ma sempre con la volontà di tornare in piedi, bisogna avere la forza di osare con quello che abbiamo, che tutto sommato non è poco: abbiamo una bellissima città che ha bisogno di essere conosciuta, curata amata, perché è parte della nostra identità! E l'idea continua il suo cammino, allora, si pensa ad un percorso cittadino che valorizzi i luoghi, gli abiti, la riflessione.
A questo punto l'idea si è fatta grande, ha spazio, ma mancano i mezzi! La fiducia è tanta non si dispera, infatti fortunatamente arriva la collaborazione del Cesvot e il patrocinio del Comune. Si coinvolgono altri giovani che, abbracciando con entusiasmo la proposta, forniscono un concreto aiuto nella realizzazione del progetto offrendo volontariamente la professionalità e gli strumenti. Ci guardiamo alle spalle e vediamo che l'idea pulsa, vive ed è grande, è sorretta da una rete di volontari, ora la sfilata di moda digitale ha un titolo, "Riflesse". Il titolo è enigmatico, ma richiama lo specchio, la bellezza fugace, il riflesso di Lucida nel laghetto dell'orto Botanico, quindi ci rende ancora più protagonisti della nostra città, la parola induce alla riflessione sull'importanza della solidarietà e dell'unione per vincere la paura ed agire fronteggiando con resilienza le vicissitudini, insomma ci sarebbe ancora molto da dire molto, ma aspettiamo il video e per il momento ringraziamo tutta la rete solidale che ha permesso all'idea di concretizzarsi. Il grazie più accorato va a Manusha Perera che ha animato e curato tutta la progettazione e ha permesso la sua realizzazione; a Ilaria Fratini il grazie più sentito per aver creduto fin dall'inizio in questa avventura e per aver dedicato il suo tempo alla realizzazione degli abiti; grazie a tutte le modelle, a Lavinia Andreini, Irene Passaglia, Cassandra Gerardi e a tutto il team della Polyedric Vision, a Rusiru di RA Graphics, ad acconciature ManyMany, alla Make up artist Francesca Coppedé, a Calzature Fillungo 200, alla fotografa ANA Ursu, all'Hotel Ilaria per la location Backstage e ovviamente al Cesvot, al Comune di Lucca e alla Scuolina Raggi di Sole per aver creduto e supportato questa iniziativa importante per i giovani, per il territorio e per il significato di cui è promotrice.