Si è conclusa domenica pomeriggio, con la replica dello spettacolo Ezra in gabbia, la settimana dedicata a Pea, Pound e Pasolini, realizzata dal Teatro del Giglio e patrocinata dal Comune di Lucca e dal Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, in collaborazione con l’Associazione Amici di Enrico Pea. Sette intense giornate ideate con l’intento di portare alla luce, per la prima volta, il filo rosso che lega i tre poeti, sintetizzato dalla loro ‘irregolarità’ nel milieu culturale del Novecento, e sviluppato attraverso conferenze, incontri con il pubblico, performance e spettacoli teatrali che hanno consentito di presentare al Teatro del Giglio l’articolato rapporto tra i tre grandi autori.
«Si tratta di una sfida vinta dal Teatro del Giglio - commenta l’amministratore unico Giorgio Lazzarini - che dimostra di essere sempre più protagonista nel panorama culturale cittadino e nazionale, visto l’interessamento di numerosi media. Questa settimana inedita tra poesia e teatro è stata il frutto della collaborazione di enti e menti vivaci, all’insegna della sperimentazione e del non conformismo. Voglio ringraziare il gruppo di lavoro formato da Giovanna Bellora, Luciano Luciani e Simone Pellico, coordinati dal direttore artistico del teatro Cataldo Russo.»
«Il bilancio è positivo - continua Lazzarini - per la varietà degli appuntamenti proposti e per il numero delle persone coinvolte, sia come pubblico che come protagonisti. Una menzione particolare va agli studenti del Liceo Classico N. Machiavelli di Lucca, coadiuvati dai professori Delia Tocchini e Stefano Fanucchi, che ci hanno regalato un’interpretazione originale dei Canti pisani. Il complesso avvicendarsi, in così pochi giorni, di conferenze, performance e spettacoli teatrali è stato reso possibile dalla professionalità e dalla competenza dello staff del Giglio, che conferma di essere un’eccellenza.»
«Non era facile affrontare tematiche e suggestioni offerte da personaggi di questo calibro senza perdersi nella loro complessità e nelle vicende anche esistenziali che li hanno contraddistinti. La città ha risposto in maniera matura all’apertura proposta dal Teatro del Giglio verso temi complicati, che però oggi consentono, doverosamente, un confronto serio, approfondito e senza pregiudizi di sorta. Il materiale raccolto - conclude Lazzarini - può consentire futuri sviluppi di questo progetto, che ha sicuramente attirato l’attenzione sia del pubblico che degli addetti ai lavori.»