Sabato scorso alle ore 13, al Salone del Libro, si è svolta la consueta premiazione del Premio Inedito delle Colline di Torino che ormai è giunto alla sua XXIII edizione: un premio unico nel suo genere, perché racchiude in sé tutte le forme contemporanee di scrittura: poesie, narrativa (romanzi e racconti), saggistica, pièce teatrali, sceneggiature cinematografiche, testi di canzoni, presentato dal direttore Valerio Vigliaturo.
Fra i finalisti della sezione saggistica la lucchese Chiara Martinelli, insegnante di materie letterarie e latino presso il Liceo Scientifico “A. Vallisneri”. Il saggio in gara consisteva nella rielaborazione della tesi di dottorato, discussa dall'autrice presso il Dipartimento di Studi Italianistici dell'Università di Pisa. L'opera consiste nell'introduzione all'edizione critica di un testo di grammatica e retorica, scritto sul finire del sec. XIV dal letterato pisano Francesco da Buti, meglio noto come uno dei primi esegeti in volgare della Commedia. “Sono felice e stupita che l'opera abbia riscosso interesse” – ha detto l'autrice - “in un'epoca in cui gli studi umanistici si trovano in condizione di subalternità rispetto a studi di altro tipo, è bello che sia stata preso in considerazione un testo che ci parla di grammatica, retorica e delle radici della nostra lingua”.