Cna Lucca esprime soddisfazione per la ripresa dei pagamenti da parte del Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (FSBA) a favore dei lavoratori delle imprese artigiane.
Finalmente, dopo l’intervento della Cna e delle altre organizzazioni datoriali e sindacali, è stato effettuato il trasferimento dei fondi al FSBA che consente di sbloccare una situazione di drammatica difficoltà, ormai ferma ai primi aprile.
In provincia di Lucca, al 30 aprile, avevano richiesto le prestazioni del FSBA 1.971 imprese per 7.092 dipendenti, per un importo di 7.803.342,20.
A livello toscano la nostra provincia si colloca al terzo posto dopo Firenze, Arezzo, per dipendenti e al quinto posto per gli importi richiesti.
In provincia di Lucca l’artigianato conta 11.136 imprese, con oltre 18.000 dipendenti (dati al 30 giugno 2020).
Queste aziende possono utilizzare due strumenti per gli ammortizzatori sociali sulla base dell’attività: il 65% delle imprese può accedere al FSBA, mentre il 35% (comparto dell’edilizia e del marmo) può utilizzare la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) gestita dall’INPS.
I settori più colpiti nella fase del Covid sono stati il calzaturiero (62%), i servizi alla persone e alle imprese (60%), seguiti dal marmo, nautica, meccanica e legno (57%). I settori in assoluto che hanno riportato meno danni sono stati quelli dei trasporti e alimentari (25%).
“Quella approvata è una tranche di 516 milioni che dovrebbe assicurare il pagamento delle prestazioni per il mese di aprile e una parte di maggio – conferma Andrea Giannecchini, presidente della Cna di Lucca - mentre per il rimanente di maggio, giugno e luglio, abbiamo stimato serviranno altri 500 milioni di euro. Il Ministro Nunzia Catalfo ha garantito il proprio interessamento per finanziare ulteriori settimane di sostegno al reddito, visto che molte imprese artigiane hanno già esaurito le diciotto settimane previste e non sono ancora nelle condizioni di ripartire”.
La Cna, nelle prossime settimane, continuerà la sua battaglia per il sostegno alle imprese, tramite la velocizzazione dell’erogazioni ancora scoperte e l’allungamento del periodo di sostegno al reddito.
“Ci auguriamo che il prossimo accredito sia effettuato con una tempistica rispettosa delle necessità di migliaia di famiglie – continua Giannecchini - L’artigianato, anche nelle crisi precedenti, ha sempre dimostrato di voler mantenere il proprio personale, considerandolo un valore e una risorsa dell’impresa”.