E’ in pieno svolgimento la seconda fase della campagna che la Cna Benessere e Sanità ha avviato nel giugno scorso per mettere in luce gli aspetti positivi del lavoro regolare nei settori dell’acconciatura, estetica, tattoo e piercing.
“Nel settore dei servizi alla persona, la “concorrenza sleale” degli operatori abusivi è ormai un fenomeno diffuso e radicato – spiega Renza Giannini, presidente Cna estetica Lucca - il tasso di irregolarità nelle attività di acconciatura ed estetica risulta pari al 27,6 per cento. Si tratta del valore più alto osservato tra i vari settori e che supera di gran lunga quello medio nazionale (14,4 per cento). Si tratta di un dato evidentemente inaccettabile, aggravato dalle conseguenze della pandemia e dal proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio, senza curarsi dei limiti imposti dalla normativa di settore e dai regolamenti comunali”.
Per questo motivo, le imprese del settore avvertono con forza la necessità di interventi incisivi rispetto a questo tema. L’abusivismo nei comparti della cura della persona, infatti, oltre a mettere a repentaglio la salute dei clienti, getta discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legalità.
“Lavorare nella legalità vuol dire tutelare la salute dei cittadini offrendo servizi sicuri e di alta qualità - spiega Francesco Rovai, presidente acconciatori Cna Lucca - Allo stesso tempo chi lavora nella legalità tutela i propri lavoratori, sostiene l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese”.
La campagna si è articolata su un calendario di iniziative che ha coinvolto attivamente gli imprenditori nelle attività di diffusione e sensibilizzazione. L’associazione ha infatti previsto di fare diverse uscite sui social media con immagini d’impatto e di sicuro interesse. In questa seconda fase i saloni delle diverse attività esporranno nei locali e sui loro social delle locandine specifiche per sensibilizzare la clientela a rivolgersi sempre ai veri professionisti del benessere”.