Confartigianato imprese Lucca si esprime favorevole al decreto sostegni varato da Mario Draghi poiché, con i decreti ristori, sono state penalizzate le attività della filiera legata ad altre aziende costrette a chiudere per le misure restrittive di questo ultimo anno.
''Purtroppo – dichiara confartigianato imprese Lucca – non possiamo dire lo stesso per le somme stanziate nei confronti delle piccole e medie imprese e per i privati dato che, con tali cifre è impossibile pagare un affitto, figuriamoci le utenze ed i dipendenti. Dal presidente ci saremmo aspettati un atto composto da maggior coraggio proprio per andare incontro alle piccole e medie imprese. Le aziende hanno bisogno di essere aiutate per evitare di farle chiudere definitivamente dato che, non hanno usufruito, o se lo hanno fatto in minima parte, di servizi quali Tari, Tosap, costo del personale e così via''.
Molte aziende rischiano, per non licenziare personale, di chiudere definitivamente, mentre gli altri provvedimenti, come ad esempio la proroga del periodo di sospensione della riscossione di tutte le entrate tributarie al 30 aprile sono semplicemente un differimento del pagamento sul quale bisognerebbe interrogarsi in vista di ciò che, prima o poi, dovrà comunque essere pagato.
''Non vi è alcun riferimento ai codici Ateco – prosegue confartigianato – nemmeno per lo stanziamento di 600 milioni di euro per la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione, si riduce il canone speciale Rai del 30 per cento per le strutture ricettive ma, tutto questo, ci sembra ben poca cosa rispetto alle reali necessità delle nostre imprese. Sarebbe necessario aiutare il settore manifatturiero ed artistico, soprattutto per le consegne che hanno avuto nell'anno 2020 e che, poi, sono state bloccate a causa della pandemia. Oltre a tutto questo non ci sono state nuove commesse di lavoro e, di conseguenza, mancano le risorse per poter guardare al futuro.
Le imprese hanno bisogno di circa 30 mila euro a fondo perduto poiché richiedere finanziamenti alle banche sarebbe, per loro, un ulteriore passo verso la fine.
Non importa chi per primo si farà avanti, che sia lo Stato o che sia la regione Toscana, serve, però, qualcuno che si occupi di questa situazione'' - conclude confartigianato imprese Lucca.