“Crediamo che temi come la tassa di soggiorno o l’ultima deroga ai limiti di emissioni acustiche nella ‘zona arancione’ nel centro storico debbano prevedere un dialogo costante con le associazioni di categoria che non sono certo la controparte di Palazzo Orsetti. Purtroppo dobbiamo registrare ultimamente una mancanza di concertazione su questioni che vedono le attività commerciali come soggetti più che interessati. Ci auguriamo che si riapra la strada del dialogo come era stato fatto nelle prime settimane dall’insediamento della nuova giunta Pardini”. Confesercenti Toscana Nord, con una nota della sua presidenza area lucchese, interviene sull’ultimo provvedimento del comune in questo caso legato alle deroghe ai limiti di emissioni.
“Crediamo che questo provvedimento doveva essere inserito in un riordino più ampio del regolamento dei pubblici esercizi nel centro storico e non solo – aggiunge Confesercenti Toscana Nord -. Regolamento che a nostro avviso ha bisogno sicuramente di un aggiornamento in alcun aspetti. Poteva essere l’occasione giusta, quella delle deroghe, per fare un ragionamento più complessivo ascoltando proprio le associazioni di categoria. Pensiamo ad esempio alla questione della rimozione di sedie e tavoli dopo l’orario di chiusura, regola che crediamo debba essere eliminata vista l’impossibilità per molte attività del centro storico di applicarla”.
Confesercenti Toscana Nord chiede quindi al sindaco Pardini “la ripresa di quello spirito di collaborazione che ci aveva manifestato in campagna elettorale e che si è un po’ perso nelle ultime settimane. Ci sono ancora tante questioni da affrontare, come piazza Anfiteatro o la riqualificazione del mercato Don Baroni o ancora il degrado nel parcheggio dell’ex scalo merci alla stazione fino alla destinazione dei nuovi proventi della tassa di soggiorno, che hanno bisogno di una stretta collaborazione tra Comune e associazioni”.