Come ogni settimana anche questa volta il nostro Cip, al secolo Ciprian Ghoerghita, fotografo della Gazzetta di Lucca, ha voluto immortalare una realtà ai tempi del Coronavirus. E' toccato alla Versilia, da Viareggio fino a Forte dei Marmi, con la Passeggiata deserta e con i viareggini, ma anche i camaioresi, i pietrasantini e i fortemarmini che hanno rispettato rigorosamente le disposizioni governative. Ne è venuto fuori un paesaggio surreale, impossibile da ripetersi, con spiagge senza un cane - davvero, nemmeno un amico a quattro zampe - e locali chiusi quando, di questi tempi e con questo clima, sarebbero stati presi d'assalto.
La Versilia, ma non soltanto lei, è, realmente, in ginocchio. Il Covid-19 l'ha sdraiata completamente e sarà molto difficile recuperare il tempo, ma, soprattutto, l'incasso perduto. Il turismo ha subìto cancellazioni di prenotazioni già fatte da anno in anno e non sa nemmeno se, la prossima estate ormai alle porte, potrà, quantomeno, riprendere come sempre.
I lavoratori stagionali, i titolari di stabilimenti balneari, i ristoratori e gli esercenti bar e locali pubblici, le discoteche, i negozi di abbigliamento e di calzature oltreché di qualsiasi altro genere, piangono lacrime amare e difficili da asciugare nel breve tempo.
Le misure draconiane di questo Governo, spinte fino al 3 maggio e chissà se anche dopo, stanno distruggendo un'economia che dà da mangiare a decine di migliaia di persone. Sarà, probabilmente, uno tsunami di dimensioni mai viste.
Eppure, nonostante la dittatura del Coronavirus, la bellezza dei luoghi è ancora più struggente. Tutto è come prima, come sempre, come sarà. E allora dalla Versilia si può inviare un appello virtuale ai cugini di Lucca affinché, nelle prossime settimane, non si dimentichino, al momento di scegliere, se e quando sarà possibile, le proprie vacanze, del loro litorale. La Versilia ha bisogno di tutti, di Lucca ancora di più: è un legame affettivo e storico, diremmo quasi antropologico, che unisce le due realtà. Con queste immagini, in tempi in cui, prigionieri tra quattro mura sembra non esserci speranza, Cip ha voluto trasmettere qualche emozione capace di regalare, il giorno di pasqua, un po' di fiducia e di speranza.
Buona pasqua a tutti.