A seguito dei molti casi di "truffa del catalogo" denunciate dai cittadini lucchesi, che consiste nel far firmare attraverso l'inganno un modulo spacciato per un semplice catalogo pubblicitario e che poi viene utilizzato per costringere le vittime a pagare somme che superano i tremila euro, Federconsumatori ha oggi reso pubblico che la società in questione ha annullato i contratti contestativi, liberando le vittime dal giogo della truffa.
"Prendiamo atto della disponibilità dimostrata dalla società venditrice, ad ogni modo – dichiara Fabio Coppolella, presidente di Federconsumatori Lucca – ci preme sottolineare che il codice del consumo vieta espressamente le pratiche commerciali aggressive che consistono in ripetute e moleste visite al domicilio del consumatore al fine di indurlo alla sottoscrizione del contratto. In particolare, il divieto deve considerarsi maggiormente valido laddove il contratto venga proposto con la formula 'senza impegni', inducendo così il consumatore ad assumere una decisione che non avrebbe altrimenti preso, se fosse stato informato correttamente prima della proposta".