Vivo, sociale e aperto a tutti con un unico obiettivo: rimettere al centro la persona e la comunità per un luogo inclusivo e compartecipato. Così sarà il mercato del Carmine, proprio con queste caratteristiche volute dalla società 4223 che si è aggiudicata il bando del comune di Lucca per la riqualificazione della struttura.
Si tratta di un gruppo di lucchesi provenienti da settori diversi con esperienze lavorative all'estero che vogliono rilanciare il mercato con idee innovative e all'insegna dell'ecosostenibilità.
Il progetto coinvolge tutte le realtà ed eccelenze territoriali che vanno dal settore agricolo a quello artigianale e imprenditoriale ponendo attenzione su tre principi: la sostenibilità ambientale, l'economia circolare e la cultura.
4223 - come si chiama la società - indica i metri del giro di mura ed è formata da sette persone ognuna delle quali presenta ruoli, competenze e professionalità diverse. Ne fanno parte: Matteo Mattia Gemignani (amministratore e rappresentante legale, responsabile coordinamento rapporti istituzionali e programmazione strategica operativa e finanziaria), Bartolomeo Pampaloni (amministratore, responsabile coordinamento contenuti culturali e artistici), Marco De Santi ( responsabile coordinamento della progettazione), Giacomo Gregori ( responsabile amministrativo), Lucia Isabella Mezzanotte (responsabile coordinamento e organizzazione eventi), Alessandro Paoletti (responsabile coordinamento della progettazione) e infine Elena Pardini ( responsabile comunicazione e ufficio stampa, coordinamento culturali ed artistici).
"Il progetto si ispira ad un altro all'estero e vuole essere un catalizzatore di tutte le eccelenze lucchesi - ha spiegato l'imprenditore Gemignani -. Rappresenta la rinascita del centro storico sopratutto per ch lo abita, un posto che si prepara per il futuro al cui interno ci sarano molti spazi verdi e altri in affitto. Inoltre coloro che vengono da fuori possono raggiungere il mercato del Carmine grazie ai servizi alla mobilità offerti".
In cosa consiste il progetto?In uno spazio sociale al cui interno è possibile trovare botteghe alimentari, botteghe degli artigiani, attività di somministrazione e ristorazione, il chiostro verde (è la trasformazione del chiostro del mercato), uno spazio dedicato al co-working rivolto agli studenti delle scuole locali e uno spazio per bambini. Quest'ultimo si baserà sul gioco, su forme di apprendimento, socializzazione, manualità ma soprattutto su corsi a tema a seconda dell'età. Il tutto coordinato e affiancato da educatori ed insegnanti. Non solo dunque apprendimento ma anche aree riservate alle arti e mestieri, oppure agli eventi privati e temporanei come i "Pop-up temporary store" e attività di marketing.
Riguardo la ristrutturazione del mercato del Carmine avverrà in due fasi diversi: la prima vedrà il completamento del lato est della chiesa entro la fine del 2022, la seconda l'intera area del mercato entro la fine del 2025. Secondo l'assessore Francesco Raspini, che era presente insieme a Chiara Martini, l'amministrazione ha investito molto per il mercato del Carmine. Il comune investirà 400 mila euro per il rifacimento degli infissi, un importo proveniente da un bando regionale. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca invece avrebbe dovuto finanziare il progetto riguardante il chiostro, ma il comune di Lucca ha vinto un bando e con l'arrivo dei soldi del Pnrr (24 milioni di euro) l'ente non finanzierà più la struttura.
Il progetto, come hanno più volte sottolineato gli esperti, è rivolto alla gente e al pubblico" dove poter fare un aperitivo o prendere un caffè insieme ad un amico. Ma al tempo stesso gioire, parlare e vedere il mercato pieno di persone.