Cinture di sicurezza sugli scuolabus di Capannori: soddisfatto l'Automobile Club di Lucca, che prosegue così la propria campagna "A Scuola sicuri"., per portare le cinture di sicurezza sugli scuolabus del territorio. «Accogliamo con gioia la scelta dell'amministrazione capannorese di puntare sulla sicurezza dei nostri studenti - commenta il presidente dell'Automobile Club, Luca Gelli -. Far viaggiare i ragazzi su scuolabus moderni, efficienti e dotati di cinture di sicurezza è un gesto di grande attenzione e consapevolezza. Ci fa piacere, quindi, che anche il Comune di Capannori abbia recepito le linee guida di "A Scuola Sicuri", la battaglia di civiltà che portiamo avanti con convinzione dal 2017 per far diventare obbligatori i sistemi di ritenuta sugli scuolabus. Una battaglia che è già stata accolta da alcuni comuni della nostra provincia e che ora speriamo possa diventare legge dello Stato a tutti gli effetti, andando quindi a interessare l'intero paese. In attesa della norma, le singole amministrazioni comunali possono fare moltissimo, indicando la presenza delle cinture di sicurezza a bordo come uno dei requisiti per aggiudicarsi la gara sul trasporto scolastico. Ci piacerebbe ora, per ringraziare il Comune di Capannori sulla scelta operata, poter apporre il bollino giallo e blu di "A Scuola sicuri" sugli scuolabus del comune, magari all'interno di una giornata dedicata all'educazione stradale, da fare prima della fine della scuola, come abbiamo già fatto anche a Seravezza e a Pietrasanta».
A SCUOLA SICURI. La campagna "A scuola sicuri" è nata grazie all'osservazione di una maestra di una scuola elementare di Lucca che, dopo una lezione di sicurezza stradale tenuta proprio da Aci Lucca, notò l'assenza di cinture sullo scuolabus sul quale sarebbero saliti i bambini. L'Automobile Club Lucchese accolse e condivise la preoccupazione dell'insegnante e dal 2017 ha lavorato con forza per superare quella stortura normativa che prevede l'obbligo di allacciarsi le cinture sui bus laddove presenti, ma non ne impone la presenza sugli scuolabus. Da allora, molta strada è stata fatta e nel 2018, grazie anche all'interessamento del senatore Massimo Mallegni, la proposta è diventata disegno di legge, approvato all'unanimità nelle commissioni parlamentari di Camera e Senato. La nuova norma attende ora le ultime discussioni in Aula per diventare legge effettiva del nuovo Codice della Strada.