Cgil e Uil, rappresentate rispettivamente da Fabrizio Simonetti, Segretario Generale Cgil provincia di Lucca, Edoardo Gandolfo, Segretario Cgil Lucca, Massimiliano Bindocci, Segretario Uil Toscana Nord, e Guido Carignani, coordinatore Uil Pensionati, hanno presentato nella mattinata di martedì 14 novembre le ragioni dello sciopero generale di venerdì 17, che coinvolgerà tutte le regioni del centro ed alcuni comparti a livello nazionale, e le modalità di partecipazione ad esso dalla provincia di Lucca. La conferenza stampa che si è tenuta nella sala conferenze degli uffici della Cgil Lucca, in Viale Luporini 1115/F, è servita per ribadire l'urgenza di una mobilitazione per contrastare l'indirizzo economico-sociale che viene dato da questa legge di bilancio. Dalla provincia di Lucca partiranno quindi 15 autobus organizzati dalla Cgil Lucca per permettere di far raggiungere la manifestazione di Firenze ad oltre 700 persone, e anche la Uil ha organizzato dei pullman che dovrebbero portarvi altre 200 persone circa. È quindi prevista una partecipazione molto abbondante per questo importante appuntamento.
La legge finanziaria per il 2024 non risponde infatti alle svariate necessità del Paese, a partire dai problemi legati all'inflazione, il cui valore reale sarebbe ben superiore a quello calcolato dall'Istat e applicato dal governo alla rivalutazione delle pensioni.
"I lavoratori, con l'inflazione dello scorso anno, hanno di fatto perso un mese e mezzo di retribuzione in termini di potere di acquisto – ha dichiarato Massimiliano Bindocci – e la finanziaria non migliora in alcun modo la loro situazione, mentre il fisco favorirà maggiormente i ricchi a discapito delle fasce medio-basse, come ad esempio con la tassazione al 15% dei lavoratori autonomi, mentre le entrate dei dipendenti sono sottoposte ad un'aliquota ben superiore".
"Non avevamo alcun pregiudizio nei confronti di questo governo, tanto che la presidente Meloni ha partecipato al nostro congresso nazionale, ma il suo operato ci ha poi portato ad andare in piazza per reclamare i nostri diritti in più occasioni – spiega Fabrizio Simonetti - Questo sciopero generale era inevitabile, perché chiede al governo di ridiscutere questioni di importanza ed impellenza tali da non poter rimandare il confronto in proposito".
Per quanto riguarda il tentativo di precettazione da parte della Commissione di Garanzia, i sindacati si sono espressi in difesa del diritto allo sciopero dei lavoratori, affermando che andranno avanti anche per i comparti precettati (ad eccezione del trasporto aereo) e che si faranno carico delle eventuali vertenze che ne potrebbero derivare.
Venerdì 17 incroceranno quindi le braccia su tutto il territorio nazionale i lavoratori di trasporti, pubbliche amministrazioni, scuola, poste, nettezza urbana e lavanderie industriali. Lavoratori, pensionati e sindacati convergeranno quindi a Firenze per dire "adesso basta!" a politiche economiche e sociali che fanno il bene di pochi a dispetto delle difficoltà di molti!