Ridotti obblighi e responsabilità a carico del datore di lavoro sono stati raggiunti con l’ordinanza regionale per ripartire in sicurezza negli ambienti di lavoro. E’ quanto emerge dal tavolo di confronto tra la Regione Toscana, categorie economiche e parti sociali che si è tenuto per semplificare le misure per il contenimento del contagio. Al tavolo ha preso parte anche la Cna il cui lavoro è stato convergere su una serie di regole a misura di artigiani e piccole imprese che potranno procedere alla sanificazione anche con semplice acqua e varechina auto dichiarando la pulizia dei locali aziendali, ricorrere ad acqua e sapone per la detersione delle mani, prevedere divisori solo in mancanza della distanza di sicurezza. Nel caso non si riesca a garantire la distanza di 1,8 mt fra ciascuna postazione di lavoro, potranno essere installati dei pannelli o le mascherine FFP2. Se queste non si trovano, potranno essere sostituite con due chirurgiche. L’utilizzo dei guanti monouso non sarà obbligatorio.
Si tratta di interventi di agevole attuazione e con alternative sostenibili in caso di difficoltà di approvvigionamento di dispositivi di sicurezza: un risultato sollecitato a gran voce da tutti i settori per non appesantire la fase 2 dal punto di vista organizzativo ed economico, oltreché sul piano delle responsabilità in capo al datore di lavoro.
“E’ stato un confronto lungo e approfondito – ha detto Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca - soprattutto sul tema delle regole di sanificazione e sul distanziamento sociale. Anche la questione dei test sierologici è stata oggetto di dibattito e si è giunti ad una soluzione ragionevole. Con questo quadro di garanzie e sicurezze sanitarie definite, non concedere ai settori produttivi strategici della nostra Regione di riaprire sarebbe un grave errore e un danno enorme per la competitività del sistema economico regionale. Il tempo è scaduto, dobbiamo far riaprire tutte le imprese partendo immediatamente da quelle a maggior tasso di concorrenza internazionale.”
Adesso, con queste linee guida sulla sicurezza, da applicare in maniera rigorosa, si apriranno tavoli con specialisti di Cna e delle altre associazioni e si definiranno i protocolli di sicurezza dei diversi comparti produttivi e di servizio.
Al centro del confronto anche un “Patto di Responsabilità per la sicurezza e la ripresa” sottoscritto da Regione, Cna Toscana, forze sociali, ANCI e UPI che, riprendendo il Patto di Sviluppo del luglio 2019, si pone l’obiettivo di gestire l’exit strategy in materia condivisa ed in tempi urgenti, partendo da una piattaforma regionale sulla sicurezza che consente ai territori intervenire secondo la specificità produttiva, in una logica di distretto.