Il colosso mondiale Valmet, leader tecnologico e di servizi del settore tissue, è un’azienda finlandese che vanta oltre 220 anni di storia industriale, con 17.500 professionisti al suo interno, e che fornisce tecnologie di processo, automazione e servizi per le industrie della cellulosa, dell’energia e della carta a clienti in tutto il mondo.
Nel novembre 2023 il gruppo tecnologico tedesco Körber (ex Fabio Perini) ha raggiunto un accordo per l’acquisizione della sua Business Area Tissue da parte di Valmet. A quasi un anno dal cambio di proprietà, nella giornata di martedì 10 settembre, l’azienda finlandese ha aperto le porte dello stabilimento di Mugnano per illustrare, alla stampa locale, la propria storia ma, soprattutto, per presentare il nuovo management e la strategia globale per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione, anche sul nostro territorio. Lo ha fatto nel corso di una presentazione molto dettagliata tenuta dal vice presidente di Valmet (Head of Valmet Tissue Converting Business Unit) Samppa Ahmaniemi, affiancato da Andrea Meoli, direttore delle risorse umane e Gianfranco Agnusdei, direttore commerciale dell’azienda. Quello che è oggi l’azienda Valmet, con oltre 20.000 impiegati in tutto il mondo dislocati in 60 unità produttive e con 32 centri di ricerca e sviluppo, è un progetto globale che ha ben 220 anni di storia. “L’azienda – come ha spiegato il vice presidente Samppa Ahmaniemi – ha un solido profilo finanziario ed un portafoglio di attività equilibrato e, grazie a questo sviluppo, si è aperta la strada verso il futuro”. Il Tissue Converting Italia di Valmet conta, nel proprio contesto globale, 650 dipendenti distribuiti nelle tre unità di Lucca, Porcari e Bologna. Tre unità fondamentali e di grande valore tecnologico e strategico che hanno spinto l’azienda finlandese all’acquisizione della Körber. Ma, come ha spiegato Gianfranco Agnusdei:” Più che un’acquisizione la Valmet ha fatto una vera è propria integrazione, dal momento che ha completato la propria filiera manifatturiera che, dalla prima parte del processo di produzione della carta, si completa con quella del converting, ramo del settore che da decenni sviluppiamo nei nostri stabilimenti di Lucca”. Andrea Meoli, direttore delle risorse umane delle aziende italiane di Valmet, ha tenuto a sottolineare l’importante percorso di riorganizzazione aziendale, iniziato dal gennaio 2024, che ha portato sì alla riduzione di 65 unità nell’organico della precedente proprietà ma che ha permesso, anche grazie all’integrazione con Valmet, la sospensione della cassa integrazione nello scorso mese di marzo. “Non c’erano più i presupposti legali per poter proseguire con la cassa integrazione – aggiunge Meoli – per la necessità di inserimento di nuovo personale, con conoscenze e competenze diverse da quello precedente, ma giustificati e necessari per ordini di vendita che prima non avevamo”. La giornata dedicata agli organi di stampa è proseguita con la visita all’interno dello stabilimento. Un momento che ha permesso agli invitati di entrare nel cuore del sistema produttivo di una storica azienda lucchese, da decenni leader nel settore della produzione di impianti di trasformazione della carta. La visita è stata guidata da Andrea Crotti, chief operations officer, e Claudio Tori che hanno spiegato, di fronte ad un nuovo modello (in linea n.d.r) in fase di assemblaggio, la “Horizon”, tutti i passaggi costruttivi, le caratteristiche strutturali, le componenti tecniche e gli apparati di sicurezza, insomma, l’eccezionale ed affascinante concentrato di tecnologia di queste macchine che, in pochi minuti, trasformano e confezionano bobine di semplice carta in carta igienica, piuttosto che fazzoletti, tovaglioli o rotoloni ad uso domestico. La giornata del Press day si è conclusa con la vista al “Tissue Performance Center”, un vero e proprio concentrato di tecnologia, che permette all’azienda di fornire assistenza e di risolvere eventuali problemi di rendimento delle macchine utilizzate da tutti i propri clienti, in ogni parte del mondo, grazie ad un sistema di controllo “da remoto”.