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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
22 Maggio 2020

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Sono passati cinque giorni dal quel tanto atteso 18 maggio. Cinque giorni trascorsi in un lampo di cui ogni secondo è stato assaporato come non mai. Un lunedì mattina apparentemente normale, fatto di negozi e bar aperti - e lo sarebbe anche stato se stessimo scrivendo appena tre mesi fa - In quello appena passato, però, la saracinesca alzata ha avuto tutt'altro significato. L'emozione di riconquistare una forma di quotidianità perduta.

Così è avvenuto pressoché in tutta Italia e Lucca non è stata da meno. A confermarlo in prima persona Stefano Vinci, titolare del negozio di abbigliamento Pesi e Vinci. Piazza Bernardini, luogo in cui è situata l'attività in questione, ha ricominciato a sentire i passi delle persone, percepire i sorrisi sotto le mascherine e la voglia immensa di ripartire. 

"Noi abbiamo chiuso a inizio marzo, prima del fatidico decreto. Nell'aria c'era troppa tensione e abbiamo preferito agire così - spiega Stefano, ancora incredulo di trovarsi all'interno di quelle sue amate mura - A essere sincero pensavo che sarebbe stata questione di due, tre settimane al massimo, poi ogni volta veniva annunciata la proroga e sono aumentate le preoccupazioni. Oggi, con immensa gioia, possiamo dire essere di nuovo qui, pronti ad accogliere i nostri clienti facendoli sentire a casa, in totale sicurezza".

Già, perché il loro, come quello di molti altri negozi, è uno spazio confortevole proprio come quello delle mura domestiche. Un periodo durato più del previsto, in cui spesso la fine nemmeno s'intravedeva, ma loro non si sono mai sentiti soli: "Ogni giorno ci arrivavano chiamate, i nostri clienti non ci hanno mai abbandonato e lunedì è stato come se loro avessero accolto noi. Quelli più intimi sono passati a salutare e a comprare qualcosa, anche solo come segno di buon auspicio ed è stata un'emozione indescrivibile, la stessa che non provavo dai primi tempi".

Come tutti, si rendono conto che il pericolo non sia scampato, non sia improvvisamente scomparso e che la prudenza al momento sia la nostra migliore amica. Prima della riapertura il negozio è stato sanificato due volte e adesso in ogni stanza si possono trovare guanti, mascherine e gel igienizzanti messi lì a disposizione di ogni persona: "Teniamo molto al fatto che chiunque possa sentirsi al sicuro e devo dire che la maggior parte della gente sta reagendo bene a questi primi giorni. Il rispetto e l'unione non mancano mai e questo penso sia il lato positivo della medaglia. Il futuro non possiamo prevederlo, ma è necessario essere speranzosi e positivi facendoci forza l'un con l'altro - continua a raccontare Stefano, tra un cliente e l'altro - Il nostro è uno spazio molto ampio e facciamo entrare quattro clienti alla volta divisi tra uomo e donna, per ora ci basta così. Vedere il sorriso delle persone che varcano la soglia dell'entrata, anche solo attraverso gli occhi, è già un riscatto per tutti questi mesi di difficoltà".

Foto Ciprian Gheorghita

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